Presa di posizione di Alessio Ciacci, candidato sindaco di Alleanza per i beni comuni sull’imminente inaugurazione del Polo tecnologico di Segromigno Monte. “Ci troviamo di fronte a una vaga e fumosa prospettiva di un incubatore di impresa – afferma Ciacci – a sostituzione del CeSeCa, ovvero, una sorta di doppione del polo di Sorbano: ricordiamo a tutti che il costo della struttura di Segromigno ha avuto un onere complessivo di 5 milioni, di cui 3 investiti dalla Regione Toscana”. Prosegue Ciacci: “Dopo aver dimenticato per anni il progetto scientifico proposto da una commissione ad hoc voluta dal Comune di Capannori, è tutt’oggi da definire il ruolo della scuola Normale di Pisa, con un nuovo piano scientifico da costruire”.
Ciacci e Abc pongono allora una domanda: “Quale sarà il ruolo e l’impegno economico del Comune una volta che il Polo passasse a funzionare concretamente? Parliamo dunque di denaro pubblico. “L’ente di piazza Aldo Moro – rincara Ciacci - ha speso nel 2010 300mila euro, nel 2011 296mila e nel mese corrente ha deciso una perizia di variante con incremento di ulteriori 41mila 179 euro, tutto finanziato – sottolinea – con oneri di urbanizzazione ovvero con i soldi dei cittadini”. Ciacci snocciola ulteriori capitoli di denaro pubblico che stanno interessando il Polo tecnologico: “L’amministrazione ha pensato bene di acquistare un quadro per un totale di 8mila 500 euro, inoltre si finanziano interventi a professionisti tra cui 31mila 500 euro per lavori elettrici straordinari e per il 2014, con apposita determina, si stabilisce di ‘individuare un professionista che provveda alla progettazione dei lavori di decorazione e arredamento’ per 7mila 400 euro: un pozzo senza fondo – conclude Ciacci - realizzato per beltà altrui ma con i soldi dei capannoresi”.