Con un valore della produzione pari a 3 milioni e 870 mila euro ed un costo della produzione di poco superiore a 3 milioni e 713 mila euro, la commissione Affari istituzionali, presieduta da Marco Manneschi (Idv), all’unanimità, ha espresso parere favorevole sul bilancio di previsione 2014 dell’Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana (Irpet), con proiezione triennale.
È stato il direttore Stefano Casini Benvenuti ad illustrare l’atto, sottolineando che nel 2014 i costi per le attività destinate alla Regione Toscana sono pari a 3 milioni e 753 mila euro, mentre l’importo totale stimato dei contributi regionali è pari a 3 milioni e 620 mila euro, con uno sbilancio di euro 133mila 250. Tale perdita è compensata dagli utili sulle attività rivolte a soggetti diversi dala Regione Toscana per euro 128mila 400 e dal saldo positivo della gestione finanziaria di euro 4mila 850. Benvenuti ha rilevato che per il secondo anno consecutivo si registra un significativo taglio del contributo regionale ordinario. Dopo la riduzione di 370 mila euro nel 2013, si prevede, al momento, un’ulteriore riduzione di circa 136mila 400 euro nel 2014. Complessivamente, il contributo ordinario diminuisce di oltre 500mila euro rispetto al 2012, con una riduzione pari al 16,6 per cento delle risorse iniziali. Il direttore ha sottolineato che l’Istituto ha già realizzato nell’ultimo biennio un significativo contenimento dei costi, specie derivanti dalla riduzione del personale, e che, nel contempo, le attività realizzate per Regione Toscana sono aumentate in quantità, complessità ed urgenza. “Le stime favorevoli dell’attività commerciale testimoniano della diffusione dell’attività dell’istituto all’esterno dell’ambito regionale istituzionale – ha rilevato – Tale attività, però, è soggetta alle mutevoli dinamiche economico-finanziarie del mercato. L’attività extra-istituzionale non dovrebbe coprire il deficit derivante dall’attività istituzionale, ma rafforzare le capacità di autofinanziamento dell’Istituto”. Benvenuti ha infine espresso qualche preoccupazione sul personale, ridotto di ben 14 unità su 44, e con numerosi contratti a termine in scadenza.
Secondo Alessandro Antichi (Forza Italia) la spending review dovrebbe svilupparsi su altri fronti e non nei confronti di un istituto regionale che rappresenta “il cervello” dell’amministrazione. “Va posto piuttosto il problema del suo rafforzamento – ha affermato – con attività svolte anche per conto dei gruppi consiliari ed una soluzione per il personale precario”.
Gabriele Chiurli (gruppo Misto) ha segnalato che i contributi regionali non coprono neppure i costi delle attività richieste dalla Regione stessa, mentre il trasferimento della sede rappresenta un onere aggiuntivo. “Non solo l’istituto deve pagare un affitto più elevato – ha dichiarato – ma la villa ha bisogno anche di lavori di manutenzione”. A suo parere nelle attività di ricerca sono stati trascurati green economy ed energie rinnovabili.
“È il massimo sforzo che può essere fatto in questo quadro complessivo”, ha affermato Marco Spinelli (Pd), sottolineando la “correttezza ed il buon senso” alla base del bilancio.
Il presidente della commissione Marco Manneschi ha suggerito un’ipotesi di ricerca sugli effetti economici positivi che produrrebbe una lotta efficace alla criminalità organizzata nella nostra regione.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale