La lista civica Repubblica Fiorentina comunica altri nuovi nomi

Paolo Manneschi

Si fanno altri nomi per la lista civica 'Repubblica Fiorentina'. Era stato annunciato fin dall’inizio, dal candidato sindaco Paolo Manneschi, che ci sarebbero state alcune sorprese e adesso, dopo la prima giornalista Camilla Mencarelli adesso è la volta di un altro giornalista, Lorenzo Mossani, anche lui un ex del Partito Democratico.

“Le presentazioni non mi piacciono – spiega Mossani - e mi trovo anche in difficoltà a raccontarmi ma voglio che chiunque non mi conosca sappia chi vota o chi non vota”.

“Sono di origine contadine – ci racconta il candidato - anche sono nato in Oltrarno nel cuore di Firenze. Quest’anno ho 36 anni e non mi sento giovane come Renzi. Forse perché sono precario dopo 15 anni di lavoro e a settembre mi sposerò non sapendo se potrò dare una stabilità alla mia famiglia. Sono giornalista pubblicista dal 2007, ora adetto stampa della Savino Del Bene, squadra che milita in A2 di volley. Mi occupo d'informatica e sono responsabile delle pagine sportive di un periodico fiorentino.

La mia passione, oltre alla politica, è allenare. Sono orgoglioso di sedere sulla panchina degli Allievi B della Ludus '90 e del rapporto con ogni singolo ragazzo”.

“In politica sono attivo fino ai tempi del Liceo – prosegue Mossani - prima nei circoli operai poi nelle file del PD. Ho fatto parte dell'assemblea cittadina ma ho strappato la tessera perché credo nella politica, intesa come sociale, e poco nelle poltrone. Ho radici di sinistra delle quali vado fiero ma credo che del 2014 sia inutile sventolare una bandiera. L'Italia, in questo caso Firenze, ha bisogno di risolvere problemi, bisogna trovare soluzioni e qualsiasi idea l'accetto volentieri. Adesso non guardo più se la soluzione viene da chi era di sinistra o di destra, basta trovarla: velocemente. Non sopporto più di vedere fiorentini senza lavoro, senza casa, senza una meta, fiorentini che hanno smesso di lavorare. Non sopporto di essere chiamato “bamboccione” se mi hanno tolto anche il diritto al lavoro. E soprattutto non voglio vedere la città più bella del mondo che non più una ‘bottega’ di artigiani, fatti chiudere per aprire quelli che chiamo gli INDIAN'S MARKET. Non tollero che vada persa la fiorentinità. Firenze deve crescere come città europea e cosmopolita senza perdere le sue radici e tradizioni.

Voglio essere presente e lottare per la sopravvivenza delle e piccole e medie imprese. Parole? Parole sono state fatte da chi non è riuscito a sfruttare in risorsa economica la città più bella del mondo. Progetto e sogno una via chiamata “Arte e mestieri fiorentini” dove il turista paga per vedere soltanto con quale abilità un piccolo Leonardo Da Vinci da un pezzo di legno possa realizzare un capolavoro. Progetto che ogni singolo fiorentino torni nel suo quartiere e possa essere fiero di essere fiorentino. Potrei parlare ore, ma ora mi piacerebbe sentire parlare i miei concittadini e sentire le loro storie, sicuramente più interessanti delle mie”.

Lorenzo Mossani ha scelto di venir via dal PD e di impegnarsi in questa nuova avventura non a caso ma pensandoci bene. Dopo anni di esperienza politica seguita senza candidarsi adesso ha deciso di cercare di far qualcosa di concreto e agire in prima persona.

“Perché ho scelto Repubblica Fiorentina? – conclude Lorenzo Mossani - Perché vicino a me c'è un gruppo di persone “professioniste” che attraverso la meritocrazia hanno realizzato questa realtà e perché in questo progetto al primo posto ci sono i fiorentini, dimenticati o forse mai considerati da chi ha voluto costruirsi una carriera politica facendo una marcia su Roma. Ora tocca a me, anzi a voi. 100? Punti, ne basta uno: Firenze.”

Fonte: Repubblica Fiorentina

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