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Un contributo di Alessandro Spinelli: "Ecco perché l’Istituto Agrario deve nascere in Valdelsa"

La Fattoria di Meleto

"Esiste anche una precisa ragione storica che rende Castelfiorentino la sede più congeniale per una vigorosa rinascita dell’istruzione agraria nell’Empolese Valdelsa.  E’ qui, infatti, e non altrove, che si sono sviluppate le prime radici delle scuole di agraria a livello mondiale. I fatti: nel 1840 viene istituita presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Pisa una cattedra di “Agricoltura e Pastorizia”, embrione dell’odierna Facoltà di Agraria pisana, la prima nel mondo. A dirigere la cattedra non è un personaggio scelto a caso: il suo nome infatti è Cosimo Ridolfi, marchese di Meleto, naturalista legato all’Accademia dei Georgofili (fu amico di Capponi e Viesseux), che diversi anni prima, nel febbraio del 1834 (esattamente 180 anni fa) aveva avuto un’idea brillante: realizzare nella sua Villa di Meleto (Castelfiorentino) una vera e propria scuola di agricoltura, la prima in Italia.

A Meleto, gli allievi alternavano lo studio al lavoro, la teoria alla pratica. Assistevano alle lezioni e si applicavano sui libri, ma poi cercavano di comprendere i “segreti” della terra cimentandosi in quei lavori manuali che i contadini facevano tutti i giorni. Allo scopo di consentire agli allievi di fare esperienza, fu lo stesso Ridolfi a dotare la scuola di Meleto di un “podere sperimentale” di quasi 15 ettari. I risultati di queste esercitazioni venivano poi pubblicati da Cosimo Ridolfi sul “Giornale Agrario Toscano”. Fu così che nella scuola agraria di Meleto si formarono i primi giovani, destinati ad un luminoso avvenire. Quando, nel 1844-45, Cosimo Ridolfi lasciò la cattedra di “Agricoltura e Pastorizia” e la direzione dell’Istituto Agrario Pisano, gli succedette Pietro Cuppari, che era stato allievo di Ridolfi nella scuola di Meleto: a Cuppari sarebbe poi spettato il compito di gettare le basi della moderna Economia Agraria".

Alessandro Spinelli, storico e giornalista, autore fra l’altro di un saggio sull’associazionismo agrario a Pisa e Livorno 1880-1914 (“Rassegna Storica Toscana”, n.2, 1995) e della parte terza del volume su “La Confagricoltura nella Storia d’Italia” (Il Mulino, 1999, a cura di Sandro Rogari).

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