gonews.it

Attivi i contributi per prevenire gli sfratti. Nel 2013 aiutate 44 famiglie

foto di archivio

Torna per il terzo anno consecutivo lo strumento straordinario della Regione. Erogazione deliberata dall’assemblea del Lode. Per i quattro Comuni valdelsani disponibili oltre 90mila euro

Attivi i contributi per prevenire gli sfratti
I Sindaci: “Strumento per aiutare le persone in temporanea difficoltà. L’anno passato 44 le famiglie aiutate con queste risorse straordinarie”

Contributi regionali per prevenire gli sfratti per morosità incolpevole. Per il terzo anno consecutivo, torna il bando regionale, già pubblicato, che interessa congiuntamente i Comuni di Poggibonsi, Colle di Val d’Elsa, San Gimignano, Casole d’Elsa. Per partecipare c’è tempo fino al 31 dicembre 2014.

“L’anno passato - dichiarano i Sindaci dei Comuni coinvolti – grazie a questa misura straordinaria abbiamo potuto aiutare 44 famiglie.

Tutte situazioni in cui questi contributi si sono dimostrati utili a prevenire gli sfratti per morosità che coinvolgono le tante famiglie in temporanea difficoltà.

La situazione sul fronte casa è ormai sempre più preoccupante e sono numerose le persone che hanno difficoltà a pagare l’affitto, con ripercussioni poi gravi anche sui proprietari ed è fondamentale attivare tutte le misure possibili per contrastare quella che è una vera e propria emergenza”.

Le risorse sono stanziate dalla Regione Toscana e la loro erogazione è deliberata dall'assemblea provinciale del Lode (Livello Ottimale Di Esercizio) che riunisce tutti i sindaci dei 36 Comuni sulle politiche abitative. Le risorse disponibili sono suddivise in proporzione agli sfratti per morosità eseguiti prendendo come riferimento le aree di competenza territoriale di quelle che erano le tre sedi del Tribunale nella Provincia. Per i quattro Comuni valdelsani le risorse disponibili sono oltre 90mila euro.

L’importo del contributo erogabile ha un tetto massimo di 5mila euro, comprensivi di spese legali, e resta legato alla morosità incolpevole pregressa del conduttore che richiede il beneficio unitamente al proprietario che si dichiari disponibile a rinunciare alla procedura di sfratto nel momento in cui riceve il contributo.

Nel caso invece in cui il proprietario, che ha avviato la procedura di sfratto, non è disponibile ad abbandonare la procedura e ricevere il finanziamento, per l’inquilino sotto sfratto resta la possibilità di richiedere un contributo fino a 2.000 euro per la caparra nella stipula di un nuovo contratto di locazione con altro proprietario.
Per i quattro Comuni valdelsani le domande dovranno pervenire presso la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa e saranno poi le Amministrazioni a fare gli opportuni controlli.

Chi può partecipare

Potrà partecipare al bando l’inquilino che al momento della presentazione della domanda è residente in un alloggio ubicato in uno dei quattro Comuni e che versa in una situazione economica precaria con reddito non superiore a 20mila euro di Isee, che non sia titolare di quote superiori al 30 per cento di diritti di proprietà, usufrutto o altro su altri immobili, purché sia pendente un procedimento di intimazione di sfratto per morosità ancora non eseguito. Alla domanda, corredata da una serie di documenti che attestano la situazione di perdita del lavoro o diminuzione del reddito a causa della crisi economica o di grave malattia, dovrà essere allegato un impegno scritto del proprietario a rinunciare a proseguire l’iter procedurale dello sfratto in essere o, nel caso di procedura già oltre la convalida di sfratto, a sottoscrivere un nuovo contratto a condizioni migliorative per l’inquilino. In caso di valutazione positiva dell’istanza presentata, il Comune competente darà il via a Siena Casa che potrà procedere a liquidare il contributo sulla base dell'ordine cronologico di presentazione.
La domanda dovrà essere presentata alla Ftsa su modelli predisposti e disponibili presso i Comuni e la Ftsa stessa, anche sui rispettivi siti, tramite raccomandata o direttamente presso la sede

Exit mobile version