"Noi non ci possiamo scegliere le agenzie pubblicitarie, non siamo signori feudali, e quindi è stata selezionata da un gruppo di funzionari. Questo è il prodotto e non si può mettere in discussione facilmente. Sarà sicuramente efficace dal punto di vista della comunicazione visto che ha già fatto discutere molto".
Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, rispondendo alle domande dei giornalisti in merito alle polemiche sulla campagna promozionale 'Divina Toscana'.
"Quando la Regione utilizza immagini del patrimonio paesaggistico e artistico - ha ribadito - forse è bene dettare un codice a cui chi partecipa per elaborare queste immagini e fare promozione si attenga. Se il codice piacerà anche a qualche Comune o privato potrà farlo. Dobbiamo evitare che sia la politica a esprimere pareri che non gli competono". Il governatore ha spiegato di sentirsi però "vicino a chi non piace e dice di stare attenti a questo taroccamento della Toscana. La via di uscita è quella di chiedere a degli esperti di fare un codice per quando facciamo le gare".
Scaletti, una campagna non è un album fotografico
''Una campagna pubblicitaria può piacere o meno'' e ''giustamente il presidente della Toscana Rossi ha proposto di dotarci di un ulteriore strumento di verifica sulla missione e i contenuti delle campagne e sulla coerenza rispetto alle aspettative della Regione. Non si può però pensare che una campagna pubblicitaria sia la stessa cosa di un album fotografico''.
Lo ha detto l'assessore toscano alla cultura Cristina Scaletti, rispondendo alle domande dei giornalisti in merito alle polemiche suscitate dalla campagna promozionale 'Divina Toscana'. ''Mentre un album fotografico ha una valenza descrittiva - ha aggiunto - una campagna pubblicitaria si muove su altri fronti e deve creare suggestioni, avvalendosi di contrasti e paradossi. Dove subentra l'aspetto della creatività si introduce un elemento di variabilità e discrezionalità che genera l'opinione e che sta alla base della diffusione della campagna stessa''.
''La campagna, ci ha sottolineato l'agenzia, non voleva enfatizzare un luogo piuttosto che un altro ma raccontare un'idea, un'emozione, e raffigurare la Toscana in generale'', ha osservato Scaletto che ha precisato: ''Mai avremmo pensato un'attenzione così ampia nei confronti di questa campagna'', ''speriamo vengano più turisti in Toscana''.
