Il rettore Tesi: "La riforma dell'Università non è servita. Non c'è nessuna strategia di rilancio"

Alberto Tesi
"Se le Università hanno dimostrato un grande senso di responsabilità verso i propri compiti fondamentali nella didattica e nella ricerca, non possiamo dire altrettanto guardando a ciò che hanno fatto, in materia di Università, i governi che si sono succeduti in questi ultimi anni. La riforma doveva servire a rilanciare le Università verso un ruolo di rilievo nel contesto europeo della ricerca e dell'alta formazione. E' evidente che ciò purtroppo non è avvenuto".
Lo ha detto il rettore dell'ateneo fiorentino Alberto Tesi, nel corso della cerimonia di conferimento del titolo di professore emerito a 19 dell'università. "Insieme alla riforma e alla contestuale riduzione dei finanziamenti sono state introdotte molte norme e vincoli che hanno finito per ledere pesantemente l'autonomia delle Università da ogni punto di vista - ha aggiunto -. La questione diventa adesso ancora più urgente proprio nel momento di avvio del programma Horizon 2020 e alla vigilia del rinnovo del Parlamento europeo che precede il semestre di Presidenza italiana. Nessun aggiustamento contabile e nessuna strategia di rilancio possono supplire alla mancanza di una politica verso i giovani e verso i sistemi educativi".
"Il nostro Ateneo ha fatto la sua parte nell'attuazione della legge di riforma. Con l'esercizio 2014 è stato anche attivato il passaggio alla contabilità economico-patrimoniale ed è stato completato il primo bilancio unico di Ateneo. Si può quindi affermare che l'Ateneo ha rispettato i tempi previsti nell'attuazione della riforma".
"Dal 1 gennaio del 2013 - ha spiegato Tesi - sono infatti attivi i nuovi Dipartimenti che ereditano dalle Facoltà i compiti fondamentali nel reclutamento del personale e nella gestione della didattica. Dal 1 marzo 2013 sono attive le Scuole di Ateneo che svolgono un importante ruolo di coordinamento delle attività formative dei corsi di studio. Anche tutti gli altri organi, Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Nucleo di Valutazione, e così via, sono già operativi da tempo. Si è trattato di un percorso che abbiamo cercato di rendere partecipato e trasparente, e che è stato ed è tuttora molto impegnativo".
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa