Un'interrogazione al ministro dei trasporti: "Una metropolitana leggera fra Firenze e Livorno"

Gli onorevoli Nicchi, Nardi e Quaranta hanno presentato questa interrogazione per chiedeure una metropolitana leggera fra le città di Firenze, Pistoia, Lcca, Pisa e Livorno.

Per sapere, premesso che:

nell'area Firenze, Pistoia, Lucca, Pisa, Livorno, vive circa il 40% dell'intera popolazione della Toscana (circa 2 milioni di abitanti a fronte di un complessivo di 3.679.000 abitanti) e si realizza quasi il 50% della produzione economica toscana (con migliaia di imprese che hanno la necessità anche dell’aeroporto di Pisa e del porto di Livorno. Un lungo itinerario di città e periferie confinanti e comunicanti tra loro);

l’unica risposta che è stata data ad oggi, all’esigenza di mobilità delle persone e delle merci, è l'intenzione di realizzare la terza corsia sull'autostrada A11 Firenze/Mare, che costerà oltre due miliardi di euro ed è scelta di ulteriore cementificazione della Toscana e che, bene che vada, andrà a regime nel 2025, pensando, unici in Europa, che anche tra 10 o 15 anni tutto sarà uguale ad oggi, e potrà ancora esistere un modello di mobilità individuale tutta su gomma, ereditata dal secolo scorso;

il servizio ferroviario toscano presenta delle criticità, con tempi di percorrenza indicibili, fuori dagli standard minimi europei; 

la domanda di mobilità può essere soddisfatta anche attraverso la razionalizzazione degli orari e tempi dei servizi e promuovendo tutte le  forme possibili di mobilità.

In Europa si realizzano tranvie elettriche, metropolitane, piste ciclabili, ovunque si sperimentano soluzioni alternative di mobilità, ci si prepara e si costruisce gradualmente l’alternativa. La competitività del Paese dipenderà tutta dagli esiti di questa sfida giocata in campo europeo;

il 17 gennaio 2014 i sindaci di Pistoia e Lucca Bertinelli e Tambellini hanno proposto un’iniziativa istituzionale congiunta alla Regione, ai sindaci e ai presidenti delle province di Lucca, Pistoia, Prato e Firenze a favore del raddoppio e della velocizzazione della linea ferroviaria Viareggio-Firenze e volta ad accelerare gli interventi per la realizzazione di un efficiente collegamento metropolitano lungo la tratta Viareggio-Lucca-Pistoia-Prato-Firenze, dato che - affermano i sindaci - appare urgente la necessità di una svolta nell’attenzione e nell’impegno ad ogni livello, a partire dalle Ferrovie e dal Governo nazionale che devono avere l’obiettivo di rendere più efficienti le reti regionali, per produrre risultati concreti con adeguati finanziamenti per il raddoppio e la velocizzazione della linea;

il 21 gennaio 2014, il Presidente della regione Enrico Rossi ha espresso la necessità di un raddoppio di binario nella linea Pistoia Viareggio per velocizzare i tempi di percorrenza, affermando che “per raddoppiare la Pistoia-Lucca servono solo 400milioni” e che “non è una spesa eccessiva per una linea utilizzata da 40mila pendolarial giorno”. E che “Governo e Ferrovie devono ora occuparsiprioritariamente del TPL efare gli investimenti necessari”. E che “la Regione è pronta a fare la sua parte, contribuendo all'investimento”;

nello studio sulle infrastrutture ferroviarie (a cura di L. Boccia e G. Beneforti) pubblicato nel giugno 1973 era stato affermato che ” nelle proposte di intervento della Regione Toscana sono previsti necessari raddoppi e ammodernamento della ferrovia Pistoia, Lucca, Pisa (nel primo quinquennio) e della tratta Lucca Viareggio (nel secondo quinquennio)”, e che “il ruolo di Pistoia sarebbe stato nettamente riqualificato”;

nella Conferenza Programmatica della Provincia di Pistoia del 1974 era stata raccolta questa necessità;

  in un documento unitario del luglio 1977, firmato dal Presidente della Provincia di Pistoia e da Pci, Dc, Psi, Psdi, Pri e indirizzato alla Regione Toscana, era scritto che "Le forze politiche pistoiesi ritengono che sia necessario il raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Lucca-Viareggio e il completamento della Lucca-Pisa-Livorno,per facilitare gli indispensabili collegamenti con l'aeroporto e il porto. E che “quest'opera avrebbe rappresentato  per Pistoia la priorità assoluta;

nel Programma Regionale di Sviluppo 1979/1981 era stato confermato che era stata raggiunta un'intesa con l'azienda F.S. per la progettazione del raddoppio della ferrovia Pistoia-Lucca-Viareggio;

nello studio di fattibilità tecnica dell’Ing. Angelo Pezzati presente nel Piano di indirizzo territoriale regionale del 1987 (cif. ingegneria Ferroviaria, ottobre 1987) era stato dimostrato che il raddoppio dei binari ferroviari ad ovest di Pistoia era tecnicamente possibile e che, con opportune e limitate variazioni di tracciato, si potevano raggiungere velocità assai elevate, fino a 140 Km/ora;

in conseguenza di tale studio il CdA di F.S. nel 1987 aveva deliberato il raddoppio della ferrovia Pistoia-Lucca (delibera n.115 del 1987) e l'allora Ministro dei Trasporti (con delibera n. 481 bis) aveva ratificato tale decisione prevedendo il relativo finanziamento (il progetto era caduto nel dimenticatoio come conseguenza di una successiva crisi di governo);

nel Convegno del 9 giugno 2000, che si era svolto a Pistoia sul tema "La metropolitana per lo sviluppo", nella relazione di Tiziano Federighi (Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di Ricerca Ferroviaria Train), era stato affermato che " il raddoppio dei binari adovest di Pistoia va considerata una necessità anche per il la funzionalità del Sistema Metropolitano tra Pistoia e Firenze, perché i treni provenienti da Lucca sono quelli che provocano ritardi che fanno un danno grave al SFMperché provocano la riduzione conseguente dei potenziali utenti” :-

 Si chiede:

quali risoluzioni il Governo intende adottare per risolvere i bisogni della mobilità delle persone e delle merci nell'area Firenze, Pistoia, Lucca, Pisa, Livorno, in modo da poter soddisfare l’esigenza dei collegamenti veloci tra  le diverse città e il capoluogo regionale, principale centro attrattore di interessi e traffici con il minor impatto ambientale possibile, per poter cadenzare il flusso dei treni sui molti tratti a binario unico in termini molto più rapidi e frequenti di quanto si verifica ora ed investendo in treni ed in sistemi di segnalazione più moderni per alleviare i disagi dei pendolari e favorire l'utilizzo della ferrovia per gli spostamenti di studenti e lavoratori in questo pezzo della Toscana.

Se il Governo ritenga prioritario investire nella costruzione di una metropolitana leggera di superficie nel tragitto ferroviario Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Pisa, Livorno.

Fonte: Ufficio stampa

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