Processo Meredith Kercher, slitta a dopo le 21 la sentenza. I fratelli della vittima: "Difficile perdonare"

In attesa della sentenza al palazzo di giustizia di Firenze (da twitter)

Slitta a dopo le 21 la sentenza del processo di secondo grado bis a Firenze per l'omicidio di Meredith Kercher. Lo ha annunciato la cancelleria della Corte d'assise d'appello di Firenze.

Dopo che una funzionaria aveva annunciato che alle 20 sarebbe stata fornita una nuova indicazione sul possibile orario dell'uscita dei giudici dalla Camera di consiglio che dura ormai dalle 10 di stamani, l'orario è stato ulteriormente procrastinato dalle 21-21:30.

''Hanno ancora un po' da fare'' si era limitata a dire la funzionaria.

ORE 21

Stephanie e Lyle Kercher, sorella e fratello di Meredith, sono arrivati nell'aula della Corte d'Assise d'Appello di Firenze dove a breve è attesa la nuova sentenza di secondo grado per l'omicidio della studentessa inglese. Hanno preso posto accanto ai legali che li rappresentano come parte civile, Francesco Maresca e Serena Perna.

I giudici sono ormai da quasi 9 ore in camera di Consiglio

La Corte d'assise d'appello si è infatti ritirata poco dopo le 10 di stamani. Qualche minuto fa ai giudici sono stati portati dei caffè.

L'aula si è intanto riempita di curiosi che stanno affollando la parte riservata al pubblico. Tanti anche gli avvocati, i loro collaboratori e i giornalisti presenti.

I fratelli di Meredith, molto difficile perdonare 

"Credo che a questo punto sia molto difficile perdonare perché non sappiamo ancora cosa sia successo realmente. Personalmente non credo sia un'opzione, non penso di essere in grado di perdonare ma come ho già detto è stato un lungo processo. Non sono in grado di dire cosa accadrà dopo".

Lo ha dichiarato a Sky tg24 la sorella di Meredith, Stephanie Kercher. Il fratello Lyle ha aggiunto: "Io personalmente non credo riuscirò a perdonare. Credo ci voglia una grande forza di volontà e un forte credo religioso per trovare la strada del perdono. Credo sia stato facilmente dimenticato quello che è stato fatto a Meredith.

Quando leggo il verbale di ciò che le hanno fatto salto alcuni paragrafi perché è stato è davvero orribile. E penso che ognuno dovrebbe leggerli dettagliatamente e sapere cosa le hanno fatto e chiedersi se sia possibile perdonare qualcuno che ha fatto una cosa simile a tua sorella. Per me è impossibile".

Raffaele non sarà in Aula, Amanda spegne Tv

Raffaele Sollecito non sarà in Aula per la lettura della sentenza nel processo di appello bis per l'omicidio di Meredith Kercher. Amanda Knox, intanto, in casa con la madre a Seattle, ha spento la Tv e attende notizie dai suoi difensori. Sollecito, stamani in Aula, aveva annunciato che sarebbe stato presente alla lettura della sentenza.

Nel corso del pomeriggio ha invece preferito rinunciare ed avrebbe lasciato Firenze insieme ai suoi familiari.

Non è comunque ancora chiaro dove Sollecito attenderà la sentenza. Forse a casa di alcuni parenti, ma sulla destinazione viene mantenuto un riserbo assoluto. "Non ce la facciamo" si è limitato a spiegare il padre, Francesco Sollecito. Sui banchi della difesa ad attendere la sentenza i suoi legali, gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori.

Negli Stati Uniti è invece rimasta la Knox. La giovane americana è a casa dalla madre e rimane in contatto con i suoi difensori, gli avvocato Carlo Dalla Vedova e Luciano Ghirga, via sms. La giovane americana è "preoccupata e stanca", hanno spiegato i legali.

A loro continua a chiedere indicazioni sugli sviluppi della giornata. A Seattle la Knox ha comunque spento la Tv a casa ed attende notizie sulla sentenza di Firenze da una telefonata dei suoi difensori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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