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Omicidio Meredith Kercher, condannati Amanda Knox (28 anni e 6 mesi) e Raffaele Sollecito (25 anni)

La lettura della sentenza da parte del presidente della corte d'assise di appello, Alessandro Nencini

Amanda Knox è stata condannata a 28 anni e sei mesi e Raffaele Sollecito a 25 per l'omicidio di Meredith Kercher. E' la sentenza della corte d'appello di Firenze.
Divieto di espatrio per Raffaele Sollecito e nessuna misura cautelare per Amanda Knox. Lo ha deciso la corte d'appello di Firenze.

Impassibili i familiari di Meredith Kercher alla lettura della sentenza di condanna. Hanno stretto le mani ai loro legali e hanno scambiato qualche parola con il pg. "Non è tempo di festeggiare". Così il fratello di Meredith Kercher, Lile, ha commentato la sentenza di condanna nei confronti di Raffaele Sollecito e Amanda Knox. Pur accogliendo le richieste dei loro legali, i fratelli di Mez, Lile e Stephanie, hanno ascoltato composti la lettura della sentenza. "Capisco perché Raffaele e Amanda non fossero qua". Uscendo dall'aula Lyle ha poi aggiunto, riferendosi alla sentenza: "è la cosa migliore che potevamo sperare". "Grande soddisfazione" è stata espressa anche dal legale della famiglia Kercher, l'avvocato Francesco Maresca.

Amanda Knox è rimasta ''impietrita'' appena saputa la sentenza di condanna, ma non ha pianto e non ha parlato. Cosi' uno dei suoi legali, Carlo Dalla Vedova, che ha comunicato, via telefono alla studentessa americana che e' a casa della madre, la decisione della corte d'appello di Firenze.

"E' stata una bella botta, faremo ricorso, Amanda è innocente": così uno dei difensori di Amanda Knox, Luciano Virga, commentando la sentenza.

"Riteniamo questo un passaggio. Doloroso ma solo un passaggio". Così l'avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Raffaele Sollecito, dopo la sentenza di questa sera della Corte d'Assise d'Appello di Firenze. Il legale ha annunciato che la decisione sarà impugnata in Cassazione.

"Questo processo - ha sottolineato l'avvocato Bongiorno - è andato non bene ma benissimo. Perché é assolutamente vuoto di prove e di indizi. Crediamo di averlo dimostrato. Il fatto che questo sia stato l'esito allunga solo la fatica e la sofferenza di Raffaele". Riguardo al ricorso in Cassazione, il difensore di Sollecito ha detto che "ci sarà ancora un ping pong". "Non credo - ha aggiunto - che possa esserci una motivazione idonea a giustificare la presenza di Raffaele nella casa del delitto. C'è una perizia geometrica che lo esclude".

Sollecito, annichilito dopo sentenza in Tv

Ha appreso della sentenza di condanna nell'appello bis per l'omicidio di Meredith Kercher dalla Tv, Raffaele Sollecito, che è apparso "annichilito" ad uno dei suoi difensori, l'avvocato Luca Maori. Il giovane pugliese è rimasto senza parole.
"Siamo esterrefatti - ha detto l'avvocato Maori - perché è la prima volta che qualcuno viene condannato con prove che dicono il contrario. È comunque solo una tappa di questa vicenda". È incredulo Raffaele Sollecito. Il giovane è stato sentito così, telefono, dall'avvocato Giulia Bongiorno. Sollecito avrebbe già raggiunto casa sua in Puglia

Amanda a Abc, spaventata da sentenza ingiusta

''Sono spaventata e rattristata da questa sentenza ingiusta'', cosi' Amanda Knox, alla Abc giudica la sentenza della Corte d'Appello di Firenze.

Amanda: Mi aspettavo di meglio, accuse inconsistenti
"Essendo stata in passato giudicata innocente, mi aspettavo di meglio dal sistema giudiziario italiano. Contro di me un apparato accusatorio inesistente''. Cosi' Amanda Knox commenta, in una nota, la condanna dalla Corte d'Appello di Firenze.
Questa dura condanna "non è una consolazione per la famiglia Kercher", e credo che tutta la vicenda sia "sfuggita di mano".
''La mia famiglia ed io - sottolinea Amanda in una nota - abbiamo sofferto molto da questa persecuzione ingiusta. Quindi ha attaccato il sistema giudiziario italiano, osservando che e' stata vittima di ''indagini grette e piene di pregiudizi, della riluttanza ad ammettere errori''. Contro di lei, secondo Amanda s'é ricorso a ''testimonianze inattendibili e un apparato accusatorio e probatorio inconsistente e infondato''.

Ad Amanda aumentata pena per reato calunnia

Rispetto alla sentenza di condanna di primo grado emessa nel dicembre 2009 dalla Corte di primo grado di Perugia, i giudici d'appello di Firenze hanno aumentato di due anni e sei mesi la pena inflitta ad Amanda Knox perchè hanno ritenuto aggravato il reato di calunnia commesso dalla ragazza americana nei riguardi di Patrik Lumumba.
In particolare i giudici hanno ritenuto che Amanda accusò Lumumba per assicurare a sé l'impunità dal reato di omicidio (aggravante prevista dall'articolo 61 n. 2 del codice penale). Proprio per questo la pena per il reato di calunnia è stata elevata rispetto al primo grado. A Raffaele Sollecito - che non rispondeva di calunnia - è stata confermata la pena decisa dai giudici di primo grado: 25 anni di reclusione.

Corte, per Raffaele concreto pericolo fuga
Amanda è legittimamente negli Stati Uniti

Raffaele Sollecito "ha evidenziato la disponibilità di supporti logistici in paesi in relazione ai quali lo Stato italiano non risulta legato da accordi di assistenza giudiziaria". E' quanto scritto nel dispositivo con cui la Corte d'Assise di Firenze ha disposto il divieto di espatrio per Raffaele Sollecito. Per lui "sussiste concreto e attuale pericolo di fuga". Nessuna misura è stata stabilita invece per Amanda perché, dopo l'assoluzione in appello a Perugia, "trovasi legittimamente nel suo paese di origine" e "non sussiste pericolo di fuga da territorio nazionale".

La Corte di Assise d'Appello di Firenze ha disposto per Raffaele Sollecito il divieto di espatrio, con il ritiro del passaporto, per il pericolo di fuga. I giudici fiorentini - secondo il loro dispositivo - hanno infatti ritenuto che il giovane abbia sviluppato supporti logistici in Paesi con i quali l'Italia non ha trattati di estradizione. La misura cautelare non è stata invece disposta per la Knox in quanto la corte non ha ravvisato il pericolo di fuga essendo la giovane "legittimamente" residente negli Stati Uniti.

Procuratore Crini: mai soddisfatti di infliggere condanne 

"Non si è mai soddisfatti di infliggere condanne alle persone". Così Alessandro Crini, sostituto procuratore generale a Firenze, ha risposto a chi gli chiedeva se fosse soddisfatto. "Ma se dopo tante ore di camera di consiglio è finita in questo modo, sono professionalmente rinfrancato per aver detto cose utili", ha aggiunto.

Lumumba, Amanda sa cosa accadde
Convinto che sentenza sarebbe stata confermata

''Ero convinto che la condanna sarebbe stata confermata, Amanda sa cosa è successo. Lo ha detto Patrick Lumumba, in aula dopo la lettura della sentenza di condanna per la Knox e per Raffaele Sollecito.

 Sap, sentenza rende giustizia a lavoro polizia 

"La sentenza della Corte d'Assise di Appello di Firenze rende giustizia allo straordinario lavoro della polizia scientifica e della squadra mobile di Perugia, messo troppe volte in discussione in questi anni". E' quanto afferma in un comunicato Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap, commentando la condanna di Amanda Knox e Raffaele Sollecito per la morte della studentessa inglese Meredith Kercher.

In Usa bufera su Twitter contro giudici italiani 

La condanna ai danni di Amanda Knox provoca una bufera di proteste negli Stati Uniti. Un'onda d'indignazione che scoppia sui social network dove in tanti, tantissimi, attaccano a caldo, in modo violento il sistema giudiziario italiano e le sue procedure. ''Incapaci per anni di condannare Berlusconi, ora fanno un altro pasticcio con Amanda''. Attacca Ben dalla Florida. ''La giustizia italiana e' morta del tutto. Sembra che possano tenere alla sbarra la gente sino a quando non ottengono il verdetto che vuole l'accusa''. In tanti non capiscono, da questa parte dell'oceano, come mai si possa fare un secondo processo, sulla stessa vicenda. ''Tutta questa storia non ha alcun senso - twitta un ragazzo di colore - prima é stata in galera per 4 anni, poi assolta, liberata, e ora di nuovo condannata''. ''Si tratta di un sistema corrotto - attacca un'altra utente di Los Angeles - che oggi prova a salvarsi la faccia alle spese della povera Amanda. Lo sapete che il killer é già in galera?''. E ancora, senza mezzi termini: ''il sistema giudiziario italiano é la cosa più corrotta presente nell'universo''. ''Sono un avvocato - ammette Steve - ma il sistema italiano mi lascia interdetto&hellipAmanda Knox ora é di nuovo colpevole? ''. E sono in tanti, tantissimi, che descrivono la nostra magistratura un 'joke'', uno scherzo, una barzelletta, una ''farsa di proporzioni epiche''. Qualcosa che ha ''zero credibility'', credibilità nulla. ''Sono sicuro - anticipa un altro tweet - che ci sarà un altro giudizio. Altri giorni di paga per gli avvocati. Giustizia italiana ha il record assoluto del tempo impiegato per raggiungere un nulla di fatto''.

 

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