Scende il numero di giovani che trovano lavoro nell’Empolese Valdelsa, mentre diventano gli over 35 quelli interessati dalla fetta più grossa dei contratti. È quanto emerge dal rapporto sul mercato del lavoro dell’Unione dei Comuni Circondario presentato oggi, giovedì 30 gennaio, all’Agenzia per lo Sviluppo di via delle Fiascaie a Empoli. A illustrarlo il sindaco di Castelfiorentino delegato a Lavoro e Formazione Giovanni Occhipinti, il consulente di ASEV Riccardo Sgherri e la responsabile del Centro per l’Impiego Laura Fulceri.
L’ANDAMENTO GENERALE
Il primo semestre 2013 ha registrato poco più di 10mila avviamenti, in calo rispetto alle rilevazioni precedenti di almeno 10.500 posti. “La consistenza degli avviamenti del semestre – spiega Sgherri – torna ad essere purtroppo quella del 2009, anno di maggior morso della crisi”.
Il mercato del lavoro dell’Empolese Valdelsa continua a invecchiare: ormai l’età media dei destinatari degli avviamenti oltrepassa i 39 anni e quelli destinati agli Under 30 sono scesi al 26%: erano oltre il 36% ancora solo nel 2009. In compenso gli avviamenti al lavoro sono cresciuti di numero nelle fasce di cosiddetta ‘maturità produttiva’: il picco si sposta per la prima volta tra i 35 e i 39 anni. Ogni anno in media si perdono tra il 2 e il 4% di posti di lavoro destinati ai giovani.
La metà dei contratti è a tempo determinato, uno su 4 a tempo indeterminato. La parte restante riguarda tirocini, avviamento, somministrazione e stage. I rapporti di forza tra le varie formule contrattuali restano più o meno invariati rispetto al passato: si registra una piccola crescita del lavoro interinale e del tirocinio. Unico dato degno di nota è la fortissima flessione del lavoro intermittente.
Permane la differenza tra Empolese e Valdelsa, con quest’ultima che fa maggior ricorso a tempo determinato (67%) e meno al tempo indeterminato (14%), al contrario dell’Empolese.
Per quanto riguarda la disoccupazione al 30 settembre scorso le persone che dichiaravano di essere senza lavoro negli undici comuni (Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli e Vinci) era 24.269, l’anno precedente nello stesso giorno erano 22.237, nel 2011 17.496, segno di come sia forte la crisi sul territorio. Sempre in quella data erano 5.963 le persone che usufruivano della cassa integrazione in deroga, il 30,1% in più rispetto al dato dell’anno precedente.
GLI STRANIERI
Gli avviamenti al lavoro locali sono sempre più ‘internazionali’: la percentuale che interessa gli stranieri continua a mantenersi oltre il 25% del totale. Non cambiano i rapporti di forza, con cinesi, romeni, albanesi, marocchini e senegalesi tra le prime nazionalità. Si assiste però a un aumento della consistenza di queste maggiori etnie e una diminuzione di quelle minori.
I due territori si continuano a muovere diversamente anche quanto ad insediamenti: i cinesi sono ‘empolesi’ e gli albanesi ‘valdelsani’.
I SETTORI
Le confezioni, l’istruzione e le attività agricole raccolgono la maggioranza degli avviamenti in termini assoluti. Aggregando per macrosettori (agricoltura, industria, terziario) si dirigono per il 53% al terziario, per il 37% all’industria ed il restante 10% all’agricoltura. C’è quindi una leggera risalita della quota di avviamenti dell’industria e un leggero calo del terziario.
LE CONCLUSIONI DI GIOVANNI OCCHIPINTI
“Come Unione dei Comuni Circondario Empolese-Valdelsa abbiamo impegnato tutte le risorse a nostra disposizione, in particolar modo nella formazione professionale, rendendoci assieme alla Provincia di Pisa l’ente intermedio più virtuoso. Fondamentale è stata la collaborazione con ASEV e le altre agenzie formative del territorio”.
“Nel frattempo per il 2014 non abbiamo avuto ancora le risorse europee: la Regione Toscana ha erogato 334mila euro che sono meno della metà di quanto avevamo annualmente a disposizione. Abbiamo necessariamente dovuto rivedere l’orario dei Centri per l’Impiego, chiuso le aule Trio e l’osservatorio sul mercato del lavoro: se continuerà così questo sarà il penultimo strumento che presenteremo. Intanto anche il personale dei Centri è passato alla Provincia di Firenze anche se comunque le decisioni strategiche restano in capo all’Unione dei Comuni”.
