Centro oncologico di Villa Ragionieri, la Regione smentisce il raggiungimento di un accordo con la proprietà

Villa Ragionieri a Sesto Fiorentino

“Non c’è nessun accordo con la proprietà di Villa Ragionieri”. Così l’assessore regionale alla Sanità Luigi Marroni ha risposto in aula ad un’interrogazione del consigliere Gabriele Chiurli (Gruppo misto) sull’ipotetico acquisto del centro oncologico Villa Ragionieri da parte della Regione Toscana.

Nell’interrogazione il consigliere chiedeva conferma su indiscrezioni di stampa sull’imminenza di un accordo di passaggio da privato a pubblico della struttura sanitaria e i termini economici di questa eventualità.

“Il polo oncologico – ha detto Marroni – ha visto un passaggio di proprietà lo scorso anno, con i nuovi proprietari ci sono stati contatti e sono state delineate alcune possibilità. Ad oggi – ha chiarito l’assessore – ogni iniziativa nel rapporto pubblico privato viene regolata da procedure nazionali”.

“Insoddisfatto” si è dichiarato il consigliere Chiurli, “perché – ha detto – non si parla di accordi ma di soli contatti. Il Consiglio non è però informato dell’indirizzo di questi contatti. Ricordo – ha concluso il consigliere – che siamo di fronte ad un buco di 13 milioni di euro”.

La posizione di Chiurli

“Tra la proprietà del centro oncologico Villa Ragionieri e l’assessorato alla Salute ci sono stati contatti esplorativi”. E’ quanto emerge dalla risposta fornita oggi in Aula dall’assessore regionale Luigi Marroni all’interrogazione presentata da Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta).

“L’assessore – dichiara il consigliere regionale - non ha né confermato né smentito le indiscrezioni comparse sulla stampa circa l’interessamento della Regione al centro oncologico fiorentino, nonostante che la struttura sia in perdita di 13 milioni di euro”.

“Ad oggi non c’è nessun accordo relativo all’eventuale acquisto – afferma Chiurli – ma la proprietà del centro avrebbe contattato la Regione per studiare possibili soluzioni future”. Secondo quanto appreso oggi dall’assessore, l’assetto societario della struttura sanitaria, che faceva capo al Gruppo Fondiaria-Sai, è cambiato durante lo scorso anno.

“Marroni ci ha rassicurato dicendo che ci terrà informati sulla vicenda – continua il consigliere – ma resta ancora da capire per quale motivo il sistema sanitario pubblico, già penalizzato da pesanti tagli, dovrebbe farsi carico di una perdita così consistente come quella accumulata da Villa Ragionieri”.

“Se c’è una strategia, forse – conclude Gabriele Chiurli -  sarà delineata nel Piano regionale socio-sanitario: solo che ad oggi, a poco più di un anno dalla fine della legislatura, il Piano non è ancora approdato in Aula e rimane un mistero per i più”.

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