
“Piombino adesso non ha più alibi e l'Autorità portuale dopo il sì del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ha approvato ieri il progetto di adeguamento del porto, può lavorare con i ritmi dell'Expo per recuperare velocità nella realizzazione delle infrastrutture portuali ed essere pronta e perfettamente in grado di gestire in piena sicurezza lo smaltimento e la rottamazione della Concordia e di altre grandi navi a fine vita. Non hanno alcun senso oggi né il toto-porti né immaginare conflitti tra porti italiani. Non c'è un problema di concorrenza con altri porti e, se occorre, sono possibili anche sinergie”. Lo ha detto il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D'Angelis in merito alle procedure di smaltimento della Costa Concordia.
“Per noi – spiega D'Angelis - il punto di partenza resta l'applicazione della Direttiva europea che prevede lo smaltimento dei relitti di quella stazza nel porto più vicino fra quelli adeguati a farlo. Il Governo questa volta non ha perso nemmeno un minuto ed abbiamo lavorato per accelerare al massimo l'adeguamento del porto con la realizzazione della piattaforma di smaltimento a norme Ue, avendo anche l'unica opportunità al mondo di poter disporre degli impianti della siderurgia con rottamazione a km zero. E' anche difficile immaginare – conclude il Sottosegretario - di poter autorizzare il relitto della Costa Concordia a percorrere lunghe 'crociere' nel Mediterraneo o in altri mari verso scali molto più distanti e fuori dall'Italia, correndo elevati rischi ambientali e con l'armatore che deve alla Toscana anche il riconoscimento di una straordinaria solidarietà nei soccorsi e una gestione successiva eccellente".
Vicari a D'Angelis, Piombino non può accoglierla
"Il sottosegretario D'Angelis persevera nell'errore e se da un lato dice che non ha senso un toto-porti, dall'altro pretende di scegliere, secondo parametri molto discutibili, dove debba essere smaltita e rottamata la nave Costa Concordia. Come lui stesso ammette Piombino non è al momento in grado di ospitare il relitto. Queste gravi carenze strutturali impongono adeguamenti ed ampliamenti infrastrutturali valutabili in circa tre anni di lavori, oltre ad una spesa di 300 milioni di euro. Invece il sito di Palermo, che ha i requisiti tecnico-strutturali-professionali idonei per ricevere a Concordia". Lo dice in una nota il sottosegretario allo sviluppo economico Simona Vicari.
"Viene quindi da chiedersi - aggiunge Vicari - secondo quali parametri D'Angelis consideri Piombino l'unico porto idoneo. Ed anche per quando riguarda la distanza vorrei ricordare che il trasferimento del relitto avverrà attraverso la nave sommergibile Vanguard, che caricherà e trasporterà in tutta sicurezza, sia per i cittadini e sia per l'ambiente la Costa Concordia. Alla luce di tutto ciò è ovvio che Palermo non solo comporta un notevole risparmio di denaro pubblico, ma anche tempi immediati per liberare l'isola del Giglio dal relitto. Perciò basta polemiche e davvero smettiamola con il toto porti, ma discutiamo in base a quelle che sono le reali potenzialità delle realtà portuali italiane".
Fonte: Ufficio Stampa
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