"Nel Consiglio Comunale di ieri sera 20/01/2014 l’Amministrazione, grazie ad un nostro emendamento è stata finalmente impegnata a presentare un piano, entro la fine del mandato elettivo, per superare l’attuale situazione che la vede proprietaria di numerosi immobili non utilizzati in centro storico e,contemporaneamente, affittuaria del palazzo di via G. del Papa con un affitto di ben 312.000 euro annui.
Un affitto non solo irragionevole in assoluto, ma che potremmo addirittura definire imbarazzante a causa della situazione finanziaria in cui sono costretti gli Enti Locali dallo scellerato patto di stabilità e, appunto, della proprietà pubblica di numerosi immobili attigui attualmente inutilizzati (due esempi su tutti: l’ex ospedale di Via Paladini e l’ex sede del SerT di Piazza XXIV luglio).
Esprimiamo grande soddisfazione poiché dopo averne fatto un gran parlare sulla stampa e dopo aver letto dichiarazioni roboanti dei vari candidati alla carica di Sindaco (fatte salve le successive lunghe dietrologiche discussioni in aula consiliare sulla primogenitura dell’idea e sul fatto che, come spesso avviene, ad una cosa si dev’essere obbligatoriamente contrari perché proposta da un’opposizione) si è riusciti a formulare un voto importante, perché per la prima volta l’Amministrazione è stata impegnata a presentare una via d’uscita dalla presente situazione. Un’impegnativa votata all’unanimità dal Consiglio Comunale.
Il nostro emendamento è stato teso infatti a non tracciare un’unica possibile soluzione al problema (facilmente strumentalizzabile dalla maggioranza) ma a presentare uno spettro aperto di ipotesi tra cui, per esempio, lo spostamento degli uffici in altro immobile oppure la permuta della proprietà del palazzo di Via del Papa con altro di proprietà pubblica attualmente inutilizzato (uno scambio e non una vendita quindi).
Questo perché l’obiettivo dev’essere quello di superare l’attuale situazione e non già di fornire soluzioni preconcette a cui poter far aggrappare il Partito Democratico dietro un generico “abbiamo altre idee”. Un “abbiamo altre idee” buono sempre per la campagna elettorale e mai per gli impegni concreti in Consiglio!
Bene se questo era, come era, l’obiettivo siamo veramente fieri d’averlo raggiunto dimostrando che quando l’opposizione si fa sui contenuti e non sulla provocazione fine a se stessa, una provocazione che consente sempre al PD di fuggire dagli impegni concreti, non solo si costringono i gruppi a prendere una posizione di merito, ma si ottengono anche risultati importanti per tutta la città.
Fiduciosi per quest’impegno cui abbiamo chiamato l’Amministrazione e che si colloca nel lavoro quotidiano che abbiamo svolto in Consiglio Comunale durante tutto questo mandato, auspichiamo anche che possa al più presto emergere in città un/a candidato/a unitario/a della sinistra per le prossime elezioni amministrative, un/a candidato/a che, senza tentativi farlocchi d’improbabili accozzaglie civiche dia continuità sui temi su cui più ci siamo spesi come gruppo comunista e come riferimento per tutta la sinistra cittadina nel corso di questi cinque anni. Un/a candidato/a che tracci in modo chiaro e semplice l’Empoli che vorremmo realizzare senza tentennamenti e mediazioni con forze estranee alla cultura della sinistra empolese. Questo nella consapevolezza, come dimostra la vicenda del Palazzo Comunale, che non occorrono alchimie strane, larghe intese e sotterfugi dorotei per conseguire obiettivi largamente condivisi. Occorrono viceversa idee chiare e concrete che sappiano contenere in modo semplice ed immediato la giusta ambizione della città di voltare pagina rispetto alla presente Amministrazione caratterizzata dal non governo ed al contempo di valorizzare gli anni in cui, grazie al PCI, la nostra città era vista dall’esterno come un modello da imitare e non come esempio negativo.
Un candidato/a insomma che sappia essere una sintesi aperta alle novità di quella sinistra diffusa che non ha una casa a livello nazionale e che auspichiamo possa marciare a braccetto, data la sovrapposizione della scadenza elettorale, ad una lista unitaria della sinistra per le elezioni europee che sostenga il leader di Syriza - il partito della sinistra greca accreditato di oltre il 25% dei consensi - Alexis Tsipras. Ciò per dimostrare che è possibile, anche in Italia e nonostante gli accordicchi sulla legge elettorale tra Renzi e Berlusconi una sinistra che sia al contempo radicale nei contenuti e di massa nelle forme.
Noi siamo fiduciosi!".