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Agente percosso all'Opg da un detenuto. Lo segnala il sindacato CNPP: "Il rispetto delle regole è diventato utopia"

L'Opg di Montelupo Fiorentino

"E' successo ancora una volta. Ieri pomeriggio presso l'OPG di Montelupo Fiorentino, un altro Assistente di Polizia Penitenziaria, F.B., è stato aggredito da un internato che, mentre si recava al cortile passeggio, senza motivo, lo ha percosso e costretto a ricorrere alle cure mediche". A dirlo è Stefania  Cozzolino, Segretario regionale CNPP (Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria), in una nota stampa in cui si preannunciano manifestazioni di protesta da parte del personale.

Di seguito il resto del comunicato.

"Solo una settimana fa, l'8 gennaio, si era verificato un altro episodio di aggressione sempre in danno di personale penitenziario che era stato preso a calci e pugni da un piccolo gruppo di internati.
Oltre al rammarico per quanto accaduto e nonostante lo scoraggiamento che tali episodi provocano, la rabbia tra il personale - che non capisce e si stupisce del fatto che ad oggi non  risulta nessun provvedimento da parte dell'Autorità Dirigente - è tanta! Il rispetto delle regole è diventato utopia, tanto che i detenuti/internati, ormai consapevoli dell'impunità loro concessa, si permettono di offendere, minacciare, oltraggiare e malmenare il personale di Polizia Penitenziaria.
Il personale in forza all'OPG è stanco di colmare le lacune degli altri Enti – soprattutto in ambito sanitario -, è stanco di subire l'indifferenza dell'Amministrazione, ed è stanco di lavorare senza obiettivi precisi, senza certezze ma con l'unica preoccupazione di tornare a casa sano e salvo alla fine del turno.
Al momento, l'unica certezza è che per aderire alle prescrizioni della Corte Europea e per evitare nuove sanzioni rispetto alle condizioni di sovraffollamento dei reclusi, il Dipartimento  dell'Amministrazione Penitenziaria pretende che gradualmente le celle degli istituti diventino mere camere di pernottamento e che i detenuti permangano il più possibile “aperti” e a Montelupo - nonostante la diversa tipologia di detenuti presenti, che renderebbe indispensabile la suddivisione tra gli stessi per operare al meglio l'attività di riabilitazione -, le celle
delle due sezioni Arno e Torre sono state aperte da mesi.
Ma non ci sono fondi per organizzare attività di trattamento, non ci sono abbastanza educatori, tecnici della riabilitazione e personale sanitario che possa seguire i pazienti durante quelle ore di apertura e di conseguenza gli internati si trovano a vagare per i corridoi da una cella all'altra pronti a scaricare le proprie tensioni scagliandosi contro l'unica figura presente nelle sezioni H 24, la prima e l'unica figura che nel bene e nel male deve interfacciarsi con l'utenza, il Poliziotto Penitenziario.
Il personale dice basta a questa situazione e chiede di uscire dalle sezioni, lasciando il posto alle figure professionali deputate alla cura e alla riabilitazione dei malati, tornando ad  occuparsi della sicurezza, intervenendo solo in caso di emergenza a soccorrere i malcapitati di turno.
Questa O.S., con separato atto, chiederà agli organi competenti un incontro urgente per discutere la modifica dell'organizzazione del lavoro attualmente vigente a Montelupo ed in assenza di iniziative al riguardo, preannuncia manifestazioni di protesta".

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