
È ancora vivo l’eco della tappa della visita pastorale dell’Arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, all’Istituto Calasanzio di Empoli. Padre Romeo Piroli, preside dell’Istituto, ha saluto l’Arcivescovo ricordando la missione degli Scolopi, religiosi e laici, “cooperatori della verità”, di evangelizzare educando mediante l’integrazione di fede e cultura – pietà e lettere – per rinnovare la Chiesa e trasformare la società secondo i valori del Vangelo creando fraternità.
Al suo saluto hanno fatto seguito quelli di Leonardo Alessi, presidente della Cooperativa Educere e di Franca Peruzzi, rappresentante dei genitori, che ha ricordato come la scuola venga scelta da tanti perché i ragazzi non sono né numeri né cognomi, ma persone chiamate con il proprio nome, come in famiglia e la presenza dell’Associazione degli Ex Alunni a testimonianza di quanto affetto rimanga nei cuori di chi ha studiato ed è cresciuto al “Calasanzio”.
Sempre la Peruzzi ha ricordato come la scuola rappresenti una sicurezza, ma ha anche fatto presente come sia difficile andare incontro alle crescenti problematiche della società e che ci vorrebbe sostegno da parte dello Stato e delle autorità per portare avanti l’ideale Calasanziano, spesso misconosciuto conseguendone una scuola paritaria disprezzata perché ritenuta riservata ai fortunati che possono permettersi di pagare la retta mensile.
Tante le domande poste dai ragazzi al prelato, alle quali Betori ha risposto con originalità e chiarezza: da come essere fiduciosi nel domani, a come trovare la strada giusta, come era nata la sua vocazione, perché la Chiesa ha sentito il bisogno di un Papa diverso da tutti gli altri e così via. Il cardinale ha quindi salutato gli alunni (dal nido al liceo) riuniti nel cortile, passando fra loro e stringendo tante mani, prima di recarsi in sala cinema dove il talentuoso pianista Damiano Paci, alunno, ha suonato così bene tanto che l'Arcivescovo ha chiesto il bis. La visita si è conclusa col pranzo insieme ai padri Scolopi in refettorio.
Fonte: Istituto Calasanzio di Empoli
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