
Dalle azioni prioritarie per il sistema sanitario regionale per l’anno 2014 all’attività e organizzazione degli Estav (ente per i servizi tecnico-amministrativi di area vasta). Questi i temi che hanno caratterizzato la seduta della commissione Sanità e politiche sociali, presieduta da Marco Remaschi (Pd).
A dare il “la” ai lavori la comunicazione dell’assessore Luigi Marroni che ha illustrato le direttrici per l’anno in corso: miglioramento liste di attesa in chirurgia, con particolare riguardo al percorso di assistenza oncologica; incremento offerta prestazioni odontoiatriche; nuovo sistema informatico regionale; gestione risorse umane, con più motivazione del personale e valorizzazione delle professionalità; sviluppo dell’approccio di genere, attraverso la salute o medicina di genere; promozione ricerca sui risultati sulla salute.
La seconda parte della seduta si è quindi incentrata sul tema Estav, introdotto da Marroni e illustrato nei dettagli dai direttori Estav Beatrice Sassi e Enrico Volpe. L’assessore ha ricordato che la Toscana si è mossa per prima, è stata lungimirante ed ha ottenuto ottimi risultati nel settore acquisti, e ciò non significa non sia suscettibile di miglioramento. Da qui la legge quadro per unificare i tre Estav in uno, creando una sorta di norma contenitore da riempire col contributo di tutti.
Ma per farlo occorre avere relazioni e dati chiari su attività e organizzazione degli Estav, illustrati nei dettagli dai direttori generali Sassi e Volpe. Una panoramica partita dal disegno strategico di tali enti, per tessere servizi unitari a livello regionale, soprattutto sul fronte acquisizione beni e servizi, ma anche sulla logistica e sui concorsi. Tra le criticità emerse: il disallineamento tra Estav al loro interno e con le aziende sanitarie e il mancato perfezionamento delle competenze sul patrimonio. Il costo complessivo annuo per il sistema Estav è stato di 58 milioni di euro, tra personale e funzionamento.
Nel corso del dibattito, che è stato anche occasione per ringraziare e salutare la dottoressa Sassi, prossima a nuovo incarico, non sono mancate domande e input: da cosa non è stato fatto della vecchia legge alla necessità di mettere a registro una serie di questioni per chiudere la legislatura con l’approvazione del piano sanitario; dalle perplessità derivanti dal passaggio ad un solo Estav se davvero il sistema dei tre enti ha ben funzionato; dall’urgenza di omogeneizzare il sistema, soprattutto sulle gare, al tempo ormai maturo per portare a casa risultati positivi.
“Accolgo i suggerimenti e le provocazioni di tutti, in senso positivo – ha concluso il presidente Remaschi – come commissione porteremo il nostro contributo per implementare una legge, entrando nel merito delle singole questioni: passare da tre Estav ad uno è da un lato un segno politico importante ma anche sinonimo di ottimizzazione sul fronte della spesa e di miglioramento in funzionalità ed efficienza”.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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