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Centro Pecci, la Regione "segue la trattativa sugli esuberi". Simoncini risponde a un'interrogazione di Sgherri

Un carrozziere a lavoro

“Seguiremo con attenzione gli sviluppi delle trattativa sindacale sugli esuberi dichiarati al Centro Pecci di Prato”. Lo ha detto l’assessore Salvatore Allocca – che ha risposto per conto dell’assessore alla Cultura Cristina Scaletti – in risposta a un’interrogazione della consigliera Monica Sgherri (FdS-Verdi) in merito agli esuberi dichiarati dal consiglio direttivo del Centro Pecci di Prato, sede del Museo di arte contemporanea. “La trattativa si sta sviluppando su un duplice tavolo di confronto”, ha spiegato Allocca: ”un tavolo formalmente costituito in base alle leggi vigenti in materia ed uno di confronto più politico, nell’ottica di individuare possibili ammortizzatori”. A chiedere di valutare “forme di sostegno al reimpiego del personale in esubero”, ha ricordato l’assessore, è stato “il consigliere di nomina regionale”, che “si farà carico di monitorare gli esiti” del confronto politico.

Allocca ha ricordato che il Centro Pecci è un’associazione privata, il cui consiglio direttivo è presieduto dal sindaco di Prato, e che il rappresentante della Regione siede nel consiglio come sostenitore economico del Pecci. Rispetto alla necessità di una nuova governance “la Regione”, ha detto Allocca, “insieme al Comune di Prato si sta impegnando a rilanciare il Nuovo Pecci per accrescerne il rilievo e il prestigio internazionale e creare buona occupazione”. La Regione, attraverso una convenzione 2012-2014, ha erogato al Centro Pecci 1,5 milioni totali. La Regione sta seguendo anche le fasi di avanzamento del progetto di ampliamento del museo, per i quali sono stati effettuati 9 milioni di investimenti. Il nuovo padiglione sarà inaugurato nel 2014, mentre i lavori saranno conclusi nel 2015. “Infine”, ha concluso Allocca, “la Regione guarda con grande favore la recente predisposizione del bando internazionale per la ricerca di un direttore del Pecci dall’alto profilo culturale, in grado di rilanciare la struttura in chiave pratese, toscana e mondiale”.

La consigliera Monica Sgherri si è detta “soddisfatta dell’interessamento della Regione, che ha investito molto nell’unica relatà toscana di arte contemporanea” e ha aggiunto che “è un bene che non sia passata inosservata la questione degli esuberi e che sia stato posto il tema della loro ricollocazione”. Sgherri ha però aggiunto “di essere perplessa, perché è paradossale affrontare l’ampliamento della struttura e il suo rilancio cominciando dalla dichiarazione di esuberi. Per questo spero che il nostro rappresentante nel consiglio direttico del Pecci monitori con attenzione la situazione e riferisca con puntualità all’assessorato e al Consiglio regionale”.

Sgherri: "Bene l’impegno della Regione, ma non sciolti alcuni paradossi di fondo fra progetto di rilancio e esuberi previsti”

Esuberi al Centro per l’Arte Contemporanea Pecci di Prato. Risposta oggi in aula all’interrogazione di Monica Sgherri. “Soddisfatta – dichiara la capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale - che emerga l’interessamento della Regione al rilancio di un centro d’eccellenza come questo e che il rappresentante della Regione nel cda abbia espresso la volontà di seguire attentamente la vertenza esuberi per contribuire ad arrivare una ricollocazione. Non sono sciolte però dalla risposta alcune perplessità, punti interrogativi, che insistono nella vicenda. Il primo è un di paradosso a cui si assiste, cioè che sarebbe più logico -. ancorché non auspicabile – che vi fossero esuberi a fronte di un ridimensionamento, mentre qui si parla di un progetto culturale di rilancio del Centro e nel contempo si prevedono riduzioni di personale, per giunta il più qualificato. E proprio su quest’ultimo punto la seconda perplessità: si possono anche fare “reti” fra musei cittadini, giungere ad economie, ma semmai incrementando il dimensionamento dei punti di eccellenza di questa rete, come è il caso della biblioteca e centro di documentazione del Pecci, i cui addetti sarebbero finiti invece nella scelta del ridimensionamento. La situazione va quindi continuata a seguire da parte della Regione, con l’obbiettivo di non perdere queste professionalità e nel contempo va seguito con attenzione il progetto culturale che va a interessare il Pecci. Noi lo faremo di sicuro.

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