I contributi per l’affitto del Comune di Scandicci relativi al 2013 ammontano a 234.558,57 euro, mentre per il 2012 erano stati erogati 211.558,57 euro. L’aumento, nonostante il taglio dei finanziamenti statali e regionali, è dovuto all'incremento della contribuzione comunale (in ogni caso facoltativa per gli enti locali), che a Scandicci è passata da 52 mila euro di due anni fa a 97 mila euro lo scorso anno.
“Grazie all'impegno dell’Amministrazione nel reperire nuove risorse da destinare agli aiuti per l’affitto – dice l’assessore alla Casa Agostina Mancini – riusciamo ad aiutare un numero maggiore di cittadini e in modo più incisivo, per far fronte ad un problema sempre più avvertito.
Le politiche per l’emergenza abitativa tuttavia non si esauriscono nei contributi affitti: abbiamo infatti erogato circa 40 mila euro per risolvere alcuni casi di sfratto per morosità incolpevole e al tempo stesso lavoriamo per reperire nuove abitazioni, ovvero i 15 alloggi Erp di via Pacini e altri 15 appartamenti a canone concordato a Badia a Settimo”.
Nei 12 mesi dell’anno scorso l’ufficio Casa del Comune di Scandicci ha anche assegnato 24 alloggi di Edilizia residenziale pubblica, tutti di risulta: 14 abitazioni sono state consegnate in base alla graduatoria generale, due alla graduatoria speciale per gli anziani e 8 per mobilità a famiglie già assegnatarie con nuove esigenze abitative; dei 16 alloggi assegnati alle graduatorie, 11 sono andati a nuclei familiari italiani e 5 a famiglie straniere.
I dati sono contenuti nel resoconto annuale dell’Ufficio Casa, che nel frattempo, lo scorso 27 dicembre, ha pubblicato il nuovo Bando generale per l’assegnazione degli alloggi Erp (la scadenza per i cittadini residenti o lavoratori nel comune di Scandicci è il prossimo 25 febbraio). Oltre agli alloggi Erp è stato assegnato anche un appartamento a canone concordato all'interno del Piip di via Mozza a San Colombano.
Tra le attività dell’ufficio Casa nel 2013 la verifica dei possedimenti immobiliari degli assegnatari di alloggi Erp, attraverso la banca dati del Sistel: in sei casi sono risultati possedimenti superiori alla norma ed è stato avviato il procedimento di decadenza; altri sette procedimenti di decadenza sono stati avviati per occupanti senza titolo, mentre tre per casi di occupazione illecita (in un caso l’alloggio è stato recuperato e già riassegnato grazie alla collaborazione con il Comando di Polizia Municipale). I procedimenti conclusi sono stati quattro, due dei quali con la ripresa bonaria degli alloggi (uno già riassegnato, mentre l’altro necessita di ristrutturazione).