Da quest’anno il progetto della ASL3 “Stretching in classe”, che ormai coinvolge più di due terzi delle scuole della provincia di Pistoia, si fa anche con la musica di Chopen a Beethoven, perché contribuisce al rilassamento e a distrarre la mente, anche se per pochi minuti, per poi far riprendere con rinnovata energia gli studi. Stretching in classe” nasce per favorire l’attività fisica nei bambini e negli adolescenti e per contrastare gli effetti della sedentarietà: sono sufficienti una decina di minuti di esercizi, tra una lezione e l’altra, per sentire subito gli effetti benefici del movimento, anche a livello psicologico.
Il progetto promosso dalle unità operative medicina dello sport e educazione e promozione della Salute, rispettivamente dirette dai dottori Nicola Mochi e Chiara Gherardeschi, è motivo di soddisfazione per la ASL3 vista la consistente adesione da parte delle scuole e anche perché si è esteso fino a diventare progetto di interesse regionale adottato anche da altre aziende sanitarie. Il progetto sarà diffuso anche nelle scuole dell’infanzia e diventerà “Stretching …che favola!”: i più piccoli apprenderanno i movimenti sotto forma di gioco.
Da quest’anno, inoltre, sono coinvolti nell’attività di stretching oltre agli insegnanti e agli studenti, anche i genitori: è stato realizzato un opuscolo dove sono illustrati e spiegati i principali esercizi di stretching così i ragazzi possono proseguire l’attività anche a casa insieme alla famiglia, ad amici e parenti.