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I disabili del centro La Palma dirottati in altre strutture. Martini (Ncd): "Si ignorano i diritti costituzionali degli invisibili"

Alessandro Martini

«Sballottati tutti i giorni per 20 chilometri da Scandicci fino a Sesto e Calenzano. È questa la situazione vissuta da 12 persone con gravi disabilità dopo la chiusura del centro diurno La Palma di viale Amendola che aveva dato loro ospitalità per quasi 30 anni». Lo denuncia il consigliere comunale Ncd, Alessandro Martini, che ha presentato un’interrogazione sul futuro del centro diurno scandiccese.

«L’epilogo – sottolinea – è arrivato dopo le due settimane di freddo patite dai cittadini disabili a causa di problemi alla caldaia dell’impianto, un copione che si era ripetuto anche il 30 novembre 2012 quando i pazienti del centro rimasero al freddo per una clamorosa svista burocratica: non era stata pagata la bolletta.

Ma oggi il problema è più serio. Il centro è chiuso da 20 giorni e il Comune non sembra intenzionato a invertire la rotta inaugurata con le clamorose disattenzioni nella gestione esposte sopra.

La legge attribuisce al Sindaco la responsabilità di garantire la salute dei cittadini nei vari aspetti, ma l’unica soluzione che il Comune è stato in grado di offrire, è stato dirottare 12 disabili gravi in strutture fuori dal territorio comunale.

Per dei disabili gravi, molti con più patologie, essere sottoposti a simili trasporti costituisce una grave fonte di stress che va incidere notevolmente sul già precario equilibrio raggiunto.

E’ evidente come, da parte della giunta e degli altri consiglieri comunali, si ritiene normale calpestare la dignità di coloro che non sono in grado di protestare. La chiusura del centro La Palma, è l’emblema di una gestione che ignora i diritti costituzionali degli invisibili (o diversamente abili) di Scandicci.
Da 5 anni denuncio con forza la mancanza a Scandicci di servizi vitali per le fasce più deboli della cittadinanza, come i disabili ma anche gli anziani non autosufficienti. È ora che gli scandiccesi si sveglino, e che prendano coscienza di una realtà amara che può interessare tutti».

Fonte: Nuovo Centrodestra

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