I lavoratori della ex Isi hanno organizzato oggi un presidio a Scandicci, bloccando prima la tramvia e organizzando poi un'occupazione simbolica degli uffici del Comune e della stanza del sindaco Simone Gheri, per chiedere un'immediata mobilitazione della politica e trovare una soluzione entro la fine dell'anno per quei 120 operai che dal primo gennaio 2014 rimarranno senza lavoro e senza diritto alla mobilità.
''E' una beffa - hanno spiegato gli operai - e questa vicenda non può finire così. Per un cavillo voluto dalla Electrolux, 120 di noi non sono stati trasferiti subito in Isi e non hanno potuto maturare le 26 settimane di assunzione prima che l'azienda fallisse. Dal primo gennaio queste persone si ritroveranno così senza lavoro e senza mobilità. Così non può finire''.
Secondo i lavoratori ''oggi abbiamo trovato una grande disponibilità da parte del sindaco Gheri che ha immediatamente chiamato l'onorevole Dario Nardella e il segretario del Pd Matteo Renzi. Non c'è però tempo da perdere, serve una soluzione politica subito e siamo stanchi di annunci mai mantenuti''. Gli operai hanno annunciato che lunedì organizzeranno un presidio sotto la sede Inps di viale Belfiore a Firenze e non hanno escluso ulteriori iniziative. ''Ormai - hanno detto - non abbiamo più nulla da perdere''.
“Chiedo al Ministro del Lavoro Enrico Giovannini un’immediata soluzione per i 120 ex lavoratori Isi, licenziati e senza diritto alla mobilità, all’interno dell’accordo ministeriale firmato nel 2008”. Sono queste le parole del Sindaco Simone Gheri al termine di un incontro con una rappresentanza di lavoratori ex Isi e i Sindacati. “Il caso particolare dei 120 lavoratori – ha ricordato in proposito il primo cittadino – è dovuto proprio al non rispetto di quell’accordo da parte degli imprenditori”.
Già nella serata di giovedì 19 dicembre il Sindaco aveva inviato una lettera al Ministro per chiedere un incontro con sindacati e istituzioni, finalizzato alla concessione in deroga della mobilità a tutti gli ex lavoratori. Nella mattina di venerdì la stessa lettera è stata inviata anche ai Presidenti delle Commissioni Lavoro della Camera Cesare Damiano e del Senato Maurizio Sacconi.
L'intervento della Regione
L'assessore alle attività produttive formazione e lavoro Gianfranco Simoncini è in contatto costante con il ministero del lavoro per trovare una soluzione che consenta di dare una copertura del reddito a tutti i lavoratori della ex Isi di Scandicci.
"Abbiamo sollecitato un parere da parte del governo fin da novembre – spiega l'assessore Simoncini – chiedendo al governo un impegno per evitare una ingiusta differenza di trattamento fra i lavoratori, in modo da rendere possibile l'accesso alla mobilità per tutti. Con una lettera al sottosegretario al lavoro Carlo Dell'Aringa, abbiamo illustrato la questione nel dettaglio, ipotizzando alcune soluzioni tecniche che avrebbero garantito per tutti i lavoratori uguale trattamento e chiesto al governo una posizione nel merito".
Una seconda lettera è partita qualche giorno fa ma, anche se una risposta formale non è arrivata, dal ministero sembra prevalere una chiusura rispetto alla possibilità di accesso alla mobilità per 120 lavoratori che, essendo stati assunti in un secondo momento, non avrebbero maturato l'anzianità richiesta per accedervi.
"Abbiamo però concordato con il ministero - avverte l'assessore – la possibilità di coinvolgere i lavoratori esclusi in un progetto, attraverso Italia Lavoro, grazie alle risorse di cui la Regione ha già la disponibilità sul programma nazionale Welfare to Work, ovvero circa 2 milioni e 250 mila euro. In questo modo sarà possibile, oltre che in attività finalizzate alla ricollocazione, assicurare loro anche un sostegno al reddito".
Gli uffici regionali, in contatto con il ministero, stanno lavorando in questi giorni per mettere a punto il progetto in modo da poter arrivare il prima possibile alla fase attuativa.
La Regione invita comunque tutti i lavoratori della ex Isi a recarsi ai centri per l'ìmpiego per iscriversi alle liste di mobilità.
