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Regione, disco verde al documento di programmazione economica e finanziaria. Bugli: "Tasse ferme". Il dibattito

Via libera al Dpef 2014. Il Documento di programmazione economica e finanziaria per l’anno 2014 è stato votato a maggioranza dall’Aula di Palazzo Panciatichi a Firenze.

La proposta di risoluzione, così adottata, conferma l’impegno ad avviare, già nel corso del prossimo anno, grazie allo stanziamento di 82 milioni di euro, la gestione del nuovo ciclo di programmazione UE, in attesa della definitiva approvazione dei Programmi operativi regionali (POR), del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 2014-2020.

Tali risorse consentiranno di mantenere un elevato target di spesa nella fase di passaggio tra la fine dell’attuale ciclo di programmazione e quello successivo, concentrando le priorità, tra le altre, sugli interventi di difesa del suolo e messa in sicurezza idraulica del territorio regionale, sulla continuità dei servizi garantiti dai centri per l’impiego, sul sostegno al lavoro e all’istruzione. La risoluzione esprime apprezzamento anche sulle priorità di intervento, che puntano a coniugare gli obiettivi della crescita e della coesione sociale, e sulle priorità di spesa, tese a rafforzare le politiche di sostegno alle parti più fragili della società, attraverso il rifinanziamento del cosiddetto “pacchetto famiglia” e nelle misure già attivate relative al prestito sociale, a sostegno dell’occupazione e per contrastare il disagio abitativo.

A tutto questo si aggiunge lo sforzo per favorire la creazione di impresa e supportare i nuovi imprenditori, con misure di semplificazione normativa e interventi di formazione all’imprenditorialità, oltre a sostenere il sistema produttivo sul versante dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, della crescita dimensionale, dell’accesso al credito e del microcredito. Sono, infine, viste con favore la conferma al livello attuale della spesa per la cultura, gli interventi a favore del diritto allo studio universitario, le azioni per garantire l’accesso generalizzato alla scuola materna e il proseguimento del “Progetto GiovaniSì” e la prosecuzione dello sforzo di revisione del modello organizzativo del sistema sanitario finalizzato ad una maggiore omogeneità delle procedure e dei livelli di servizio, alla ulteriore razionalizzazione, alla garanzia di tempi certi per il pagamento dei fornitori di beni e servizi.

Finanziaria e bilancio 2014: il consiglio approva a maggioranza

Con 32 voti a favore e 22 voti contrari il Consiglio regionale, per chiamata nominale, ha approvato la legge Finanziaria 2014. Su alcuni articoli della legge, ad esempio quelli riguardanti i finanziamenti alle opere viarie in alcune aree della Toscana, anche i gruppi del centrodestra hanno espresso voto favorevole. Il consigliere Mauro Romanelli (gruppo Misto) ha espresso voto contrario su due articoli: quello che prevede il sostegno alle famiglie, sulla base della dichiarazione Isee, che scelgono di iscrivere i propri figli alle scuole paritarie; e quello che prevede il finanziamento delle opere degli assi viari di Lucca.
Nel corso della votazione sui singoli articoli, sono stati approvati anche alcuni emendamenti. Uno di essi, primo firmatario Stefano Mugnai (Pdl), ha introdotto un ulteriore taglio del 5 per cento delle retribuzioni oltre i 90 mila euro per i nuovi contratti relativi ai ruoli apicali delle Asl. Approvato anche un emendamento presentato dall’ufficio di presidenza della commissione Sviluppo economico che prevede un impegno a garanzia delle opere di compensazione per i comuni interessati dalle opere di sviluppo del bacino geotermico di Radicondoli.
Dopo il voto sulla Finanziaria sono stati approvati anche due proposte di risoluzioni collegate. La prima, presentata da Nicola Nascosti (Pdl) prevede l’aumento delle risorse per il fondo immobiliare attraverso il quale procedere, anziché alla costruzione ex novo, all’acquisto di immobili già edificati per le residenze sociali. La seconda, firmata da Marco Carraresi (Udc), Marco Ruggeri (capogruppo Pd) e Nicola Nascosti (Pdl), impegna la Giunta a provvedere, entro il 31 dicembre del 2014, a presentare un piano di dettaglio relativo al numero del personale regionale in uscita e quello del personale con contratto a termine da stabilizzare.
Dopo il voto sulla parte finanziaria, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con 32 voti favorevoli e 22 contrari, il bilancio di previsione 2014 con proiezione pluriennale. Poco prima l’aula, all’unanimità, aveva approvato un emendamento alla proposta di legge, presentato dalla Giunta regionale, con un finanziamento di 470mila euro per il Patto Prato Sicura e le relative attività di promozione della legalità e di servizi multiculturali a favore delle comunità straniere presenti nel distretto tessile. Un ordine del giorno collegato, primo firmatario Gabriele Chiurli (gruppo Misto) impegna la Giunta ad individuare congrue risorse per il sostegno alla terapia dell’autismo. Hanno votato a favore, oltre al gruppo Misto, anche IdV, PdL, Ncd, Cd, FdS-Verdi. Pd e Udc si sono astenuti.

Approvato l’atto presentato da Gabriele Chiurli (Gruppo Misto) contro la violenza di genere

Il voto alla legge Finanziaria per l’anno 2014, in discussione nella seduta del Consiglio regionale di mercoledì 18 dicembre, è stato accompagnato dalla discussione degli ordini del giorno collegati.

Tra questi è passato quello a firma del consigliere del Gruppo Misto Gabriele Chiurli che prevede l’individuazione in bilancio delle risorse necessarie al contrasto alla violenza di genere. È stato invece respinto l’atro ordine del giorno presentato dallo stesso Chiurli che chiedeva all’Esecutivo toscano di “predisporre un nuovo e più concreto piano di dismissioni delle società non strategiche e non produttive, a partire dal ripensamento del concetto di interesse strategico regionale”. L’atto mirava inoltre a “riconsiderare complessivamente il costo del personale negli enti partecipanti” e a “dotarsi di un meccanismo di monitoraggio sulla gestione delle società partecipate”.

Respinto anche l’ordine del giorno presentato dal Gruppo Udc per individuare misure a sostegno delle aziende zootecniche colpite da attacchi di predatori. Subito dopo l’illustrazione fatta dal capogruppo Giuseppe Del Carlo, il presidente della commissione Agricoltura Loris Rossetti (Pd) ha proposto un voto di astensione con l’impegno a riprendere la discussione proprio in commissione. “La proposta è degna di attenzione e merita un doveroso approfondimento per cercare le risorse necessarie a gestire un’emergenza che è molto sentita” ha detto il presidente Rossetti. Contrari si sono espressi Rudi Russo (Cd) e Marta Gazzarri (Idv) entrambi non favorevoli alle misure indicate nel documento, tra cui la richiesta di “riconoscimento, a partire dal 2013, a tutte le aziende che hanno subito predazioni, di un indennizzo diretto per ogni capo predato e indiretto per ogni capo allevato”.

Irap: ok al testo unico sulle agevolazioni

Le micro, piccole e medie imprese potranno dedurre l’importo dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive, per tre periodi d’imposta, dalla base imponibile delle spese per il personale assunto a tempo indeterminato ed anche a tempo determinato, se gli assunti hanno un’età superiore ai 55 anni.

Lo prevede una legge, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, che azzera, inoltre, l’aliquota per le imprese costituite nel 2014 in settori innovativi ad alta e media intensità tecnologica nell'industria e nei servizi, specificamente individuati dalla Giunta regionale, per il primo anno di imposta.

È stato il presidente della commissione Affari istituzionali, Marco Manneschi (Idv), ad illustrare il testo unico, che mette ordine negli sgravi fiscali alle imprese. La legge ripropone le agevolazioni già adottate per le Onlus, le cooperative ed imprese sociali, le aziende di servizi alla persona, le aziende di noleggio autovetture, autocarri ed altri veicoli pesanti, con una riduzione dell’aliquota base dello 0,92 per cento. Per le piccole imprese nei territori montani la riduzione è pari allo 0,46 per cento, ma non si applica se il valore della produzione supera i 75 mila euro.

Novità, invece, sul fronte delle certificazioni. L’aliquota per le imprese certificate Emas è ridotta dello 0,60 per cento nei tre periodi successivi a quello in cui è stata ottenuta la registrazione, mentre non vengono ulteriormente prorogate le agevolazioni per le certificazioni ISO 14001 (sistema di gestione) e SA 8000 (responsabilità sociale). I risparmi così ottenuti, più un plafond di 3 milioni di euro, serviranno per la competitività delle imprese, in particolare per la riduzione dell’aliquota ordinaria dello 0,50 per cento per le reti d’impresa e per le imprese che sottoscrivono protocolli di insediamento, e la riduzione dell’1,50 per cento per le piccole e medie imprese che si insediano ex novo in aree integrate di sviluppo.

È riconosciuto un credito d’imposta Irap non superiore ai 15 mila euro complessivi per le microimprese che nel 2014 e nel 2015 investono in progetti di internazionalizzazione e per le micro e piccole imprese che nel triennio 2013-2015 realizzano un sistema di gestione integrato ed ottengono almeno due certificazioni riconosciute da standard internazionali. Sono esentati dal pagamento dell’Irap le attività commerciali nei territori montani che svolgono altri servizi d’interesse della comunità.

Le agevolazioni fiscali previste dalla normativa regionale per la valorizzazione del paesaggio e della cultura sono estesi alle persone fisiche, sono escluse, invece, le imprese in difficoltà economica, le banche e le fondazioni bancarie, le compagnie di assicurazione.

Nel caso la normativa regionale preveda per le imprese una pluralità di aliquote, si applica quella più vantaggiosa. Le riduzioni dell’aliquota Irap non si applicano alle imprese che operano nel settore agricolo ed alle cooperative della piccola pesca, nel caso risultino inferiori alle agevolazioni già previste dalla legislazione nazionale, alle banche ed alle società di investimento.

“Non prorogare le agevolazioni per le certificazioni ISO 14001 e SA 8000 è un peccato, perché abbiamo raggiunto livelli di eccellenza”, ha dichiarato da Nicola Nascosti (PdL), invitando la Giunta regionale a tornare, in corso d’opera, su questa decisione.

Marco Taradash (Nuovo centrodestra) ha espresso dubbi sull’applicazione “quasi automatica” degli sgravi previsti, come indicato dalla relazione illustrativa al testo di legge. “Si deve tenere conto del tipo di azienda e delle sue condizioni – ha affermato –. Avremmo preferito che fossero indicati criteri oggettivi e validi per tutti, ma questo abbiamo e questo votiamo”.

"Misure straordinarie (e tasse ferme) contro una crisi straordinaria". Bugli spiega la manovra 2014

"Ad una crisi che, nonostante la presenza di alcuni segnali di ripresa economica, si rivela ancora con un impatto sociale straordinario, abbiamo risposto con misure straordinarie: per la famiglia e la coesione sociale e per la crescita, risparmiando ma trovando anche le risorse necessarie per nuovi investimenti. E tutto questo senza aumentare le tasse ai cittadini: anzi, in molti casi rendendole per le imprese più leggere".

Parte da qui l'assessore della Toscana Vittorio Bugli per spiegare la proposta di bilancio e la finanziaria 2014 che l'aula del consiglio regionale ha iniziato a discutere ieri e voterà nel pomeriggio.

Non era scontato. L'assessore ricorda infatti come la manovra portata in aula, oltre alla straordinarietà del momento, ha dovuto necessariamente tenere conto dei tagli che ci sono stati: 500 milioni in meno l'anno dal 2011, a cui si aggiunge l'8 per cento tolto alla sanità dal 2010 ad oggi. A conti fatti l'anno prossimo la Regione Toscana potrà spendere un po' meno di 9 miliardi, 300 milioni in meno dell'anno scorso: 6 miliardi e 600 milioni è da sola la spesa per la sanità. C'è poi un problema legato ai fondi europei, quelli per l'economia e il sociale. Si è chiuso un ciclo e le risorse per la programmazione per i prossimi sette anni arriveranno non prima della fine del 2014. Così la Regione, in parte, ha deciso di anticiparle di tasca propria.

"Abbiamo retto - sottolinea Bugli - mantenendo inalterato il nostro sistema di welfare, senza aumentare le tasse e risparmiando risorse significative con un'attenta e razionale spending review su risorse e affitti. Ma abbiamo anche provato a fare qualcosa di nuovo: aumentando gli investimenti e mettendo in campo provvedimenti innovativi".

"Il nostro obiettivo - ha proseguito - era di tenere la barra dritta puntando su coesione sociale, crescita ed innovazione", le tre parole chiave che hanno ispirato questa manovra. Coesione sociale, crescita e innovazione per aiutare chi è più in difficoltà, "perché dalla crisi si esce tutti assieme", e "per farci trovare pronti quando la ripresa arriverà davvero": da un lato il welfare, il piano famiglia, i prestiti a tasso zero a chi è rimasto senza stipendio e il prestito sociale, giusto per fare qualche esempio, dall'altro gli aiuti alla crescita e ai giovani con il progetto Giovanisì, gli sgravi per le imprese che investono e i bonus per chi innova e prova a promuoversi all'estero.

Dai bonus bebè agli sgravi sull'Irap, i provvedimenti più significativi del bilancio 2014

Sostegno ai più deboli e aiuti per la crescita e le imprese, pubblica amministrazione più snella e bonus fiscali, senza inasprire la pressione fiscale. Ecco in breve alcune tra le misure più significative del bilancio e della finanziaria 2014 proposta della giunta e che il consiglio regionale ha votato oggi.

Bonus bebè, figli e prestiti - Il piano famiglia deciso dalla giunta conferma per il 2014 le misure varate ad agosto, ovvero 700 euro una tantum per ogni nuovo nato, 700 euro l'anno per ogni figlio disabile ed altrettanti per le famiglie con almeno quattro figli. Unico limite: avere un Isee non superiore a 24 mila euro. A queste misure si aggiungono i prestiti, fino a tremila euro a zero interessi in tre anni, per chi ha perso il lavoro o non riscuote da almeno due mesi, e il prestito sociale (anche in questo caso fino a 3.000 euro) per le famiglie con maggiori difficoltà. Per maggiori dettagli collegati alla sezione Toscana solidale.

Cento milioni per l'economia e fondi europei - L'assessore al bilancio Vittorio Bugli ricorda anche i 100 milioni, al netto delle risorse europee, con cui la Toscana sosterrà il sistema economico, il turismo, il commercio, l'agricoltura e le iniziative culturali sul territorio e appunto gli 82 milioni di anticipo sui fondi europei, in modo che in attesa delle risorse della prossima programmazione gli interventi e gli investimenti in corso non si interrompano.

Autosufficienza e pubblica amministrazione più snella - La giunta ha proposto anche di rifinanziare con 78 milioni (destinati a diventare 85 nel corso dell'anno) il fondo per la non autosufficienza, privo da tempo oramai di risorse e coperture nazionali che erano state azzerate. "Continueremo a risparmiare sulla spesa pubblica e in particolare sugli affitti -- aggiunge l'assessore -- ma vogliamo anche investire su una pubblica amministrazione efficiente, dinamica e capace di rinnovarsi, che paga i fornitori in tempi rapidi e che sia più snella, perché è l'elemento che può fare la differenza e rendere un territorio più competitivo".

Minibond, pagamenti ed housing sociale - Nel bilancio e nella finanziaria trovano spazio i minibond: la Regione garantirà con 3 milioni chi sottoscriverà quelli emessi da imprese toscane. Ci sono altri 2,5 milioni per il contributo in conto interessi da riconoscere ai fornitori del servizio sanitario regionale che presentino i loro crediti a società di factoring, riscuotendo prima. La Regione stanzia anche 5 milioni per aderire ad un fondo di housing sociale, dove pubblico, privato e privato sociale si mettono insieme per riattivare il mercato delle costruzioni e dare una risposta a chi cerca casa e non ha i requisiti per un alloggio popolare ma neppure può permettersi un affitto a prezzi di mercato.

Tasse ferme e sconti - Quanto alla tasse non sono previsti aumenti. Il bollo auto da pagare rimane lo stesso dell'anno scorso. Aliquote e scaglioni dell'addizionale regionale Irpef -- che si paga in modo differito, l'anno successivo per il precedente - rimangono quelle del 2013. Sull'Irap addirittura le agevolazioni e gli sconti aumentano di tre milioni, passando da 13 a 16 milioni. "Abbiamo deciso di ridurre le tasse alle imprese che decidono di investire in Toscana, a quelle che assumono, che vogliono crescere e alle imprese innovative" riassume Bugli. Qualche esempio? " Le aziende che decideranno di investire in Toscana risparmieranno il 40% sull'Irap, le imprese high-tech addirittura non pagheranno niente di Irap per un anno". Sconti confermati anche per chi investe su cultura e paesaggio.

Anticipati i fondi europei e stanziati 50 milioni per prevenire il dissesto idrogeologico

La Regione Toscana ha deciso di anticipare da subito 82 milioni del fondi europei per il ciclo di programmazione 2014-2020. La scelta di anticipare, con risorse regionali, l'avvio del nuovo ciclo di programmazione comunitaria è per l'assessore al bilancio Vittorio Bugli una delle novità assolute del bilancio 2014, discusso oggi dall'aula del consiglio regionale.

"Si tratta - sottolinea - di un tratto assolutamente distintivo della manovra". Di 82 milioni 42 sono già disponibili, mentre per gli altri 40 la Regione ricorrerà ad un prestito. L'approvazione dei programmi operativi del Fesr, Fse e Feasr, ovvero gli strumenti europei per lo sviluppo regionale, le politiche sociali e l'agricoltura, è prevista per l'autunno del prossimo anno. L'obiettivo dell'anticipazione è mantenere alta la spesa nella fase di passaggio tra l'attuale ciclo, in scadenza, e quello successivo.

Tra gli investimenti finanziati con il bilancio del prossimo anno l'assessore pone invece l'accento sulla tutela del territorio e la prevenzione del rischio sismico, a cui è stato riservato un posto di rilievo. La Regione continuerà a chiedere al Governo di liberare dai vincoli del patto di stabilità interno gli investimenti di prevenzione e messa in sicurezza perché, ha ricordato Bugli, "una regione come la nostra che quest'anno ha avuto tre eventi alluvionali gravi e un sisma non può affogare di patto di stabilità". "Ma anche in questo contesto - ha rivendicato - abbiamo provato a trasformare le nostre fragilità in occasioni di crescita, stanziando risorse importanti, oltre 50 milioni, per interventi volti a prevenire il dissesto idrogeologico".

Altri 3 milioni sono invece destinati ad alimentare un fondo in conto interessi per finanziare interventi privati per l'eco-efficienza energetica e la messa in sicurezza sismica, che si affiancheranno ai bonus nazionali sulla ristrutturazione. E' previsto anche un piano per adeguare gli edifici pubblici. Si punta in questo modo alla crescita di settori nuovi dell'economia.

Ammirati (FI): “Nel bilancio non c'è prospettiva di sviluppo e senza sviluppo non c'è ripresa"

"Tentare di spiegare la crisi della Toscana solo con la mancanza di finanziamenti statali non é serio" ha ribattuto Paolo Enrico Ammirati (PDL) alla maggioranza.

"I dati Irpet sono a disposizione di tutti - ha aggiunto il Vice Presidente del gruppo PDL - e dicono che questa crisi parte da lontano. Si tratta del fallimento di un centralismo dirigista che ha prodotto politiche depressive e dannose".

Un giudizio negativo legato alla mancata rendicontazione dei risultati, ma anche ai metodi amministrativi degli ultimi due Governatori della Toscana: "Rossi ha raccolto l'eredità di Martini - ha sottolineato Ammirati - occupandosi di alimentare la macchina del consenso e trascurando la programmazione".

Fra le richieste del Vice Presidente del PDL il bando per il trasporto pubblico locale, il piano socio sanitario e il programma di competitività delle imprese: "Li aspettiamo da tre anni e mezzo" ha commentato Ammirati.

"Nel bilancio non c'è prospettiva di sviluppo e senza sviluppo non c'è ripresa" ha concluso l'esponente del PDL.

Gambetta Vianna (PT/Nuovo Centrodestra): “Documento inconcludente. Manca concretezza”

«Il Dpef 2014 è un atto inconcludente e deludente. Manca la concretezza su temi fondamentali quali il lavoro, la crescita e lo sviluppo e non viene programmato in maniera certa il futuro della nostra regione». È il commento del capogruppo di Più Toscana/Nuovo Centrodestra, Antonio Gambetta Vianna, sul Documento di programmazione economica e finanziaria per l’anno 2014 al voto in Consiglio regionale.

«Per poter programmare il futuro – chiosa Gambetta Vianna – sarebbe auspicabile fare delle valutazioni oggettive degli errori del passato, andando ad intervenire su cosa non va, cercando di migliorarlo o direttimente di tagliarlo. Ma il non valutare a fondo le cose è il grande limite della Giunta toscana. E l’assenza di valutazioni porta inevitabilmente a una cattiva programmazione. Questo atto continua ad essere troppo generico e vuoto; non si danno delle vere e proprie priorità, ma si dà un po’ a tutti per arrivare, alla fine, a bloccare la ripresa scontentando tutti».

Secondo l’esponente del Nuovo Centrodestra, «se per esempio guardiamo al lavoro, la Giunta ha deciso di puntare ancora soprattutto sui Centri per l’Impiego senza, però, riformare il sistema della formazione professionale né quello delle politiche del lavoro. Una politica, questa, estremamente fallimentare che va a sommarsi anche alla non calendarizzazione delle infrastrutture, che sono fondamentali per aumentare il lavoro».

E, sulla Legge Finanziaria 2014, «la macchina regionale costa troppo. Per l’Amministrazione Regionale si arriva a spendere 5 volte di più rispetto a quanto si spende per l’economia e 10 volte di più rispetto a quanto si spende per le politiche ambientale. Così non va».

Chiurli (Democrazia Diretta), “Disoccupazione giovanile da record. E continuiamo a dare la paghetta ai giovani. Ritardo clamoroso sulla programmazione”

“Solo tagli, in ogni settore. Nessuna misura per la crescita”. Con queste parole il consigliere Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta) liquida bilancio e finanziaria regionale per il 2014. “Emerge il quadro di una Toscana al limite, di un’economia messa a dura prova, che le Istituzioni inseguono senza riuscire a sostenere”.

“Gli sgravi IRAP sono solo per pochi eletti, molte norme sono inapplicabili – continua Chiurli - e resteranno inapplicate. Gli aiuti alle famiglie sono ben poca cosa in confronto al sacrificio che gli stiamo chiedendo”.

“Siamo la regione più vecchia d’Italia e abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile da record (i dati Istat sono di questi giorni). Il tasso di disoccupazione generale supera quota 10%, compresi quelli che hanno smesso di cercare. Tra i giovani la situazione è peggiore: sono 102mila quelli che non trovano lavoro. Più 60mila ragazzi che non studiano né lavorano (il 19% degli under 34). E la Regione cosa fa? Si limita a dare la paghetta ai ragazzi. Abbiamo messo in bilancio 32 milioni per tirocini e servizio civile. Ma su più di 10mila tirocini retribuiti finanziati finora dalla Regione, solo 130 si sono tradotti in un posto fisso”.

“Il resto – continua Chiurli - sono solo tagli. Cresce solo l’impegno per la difesa del suolo, ma l’ambiente resta la Cenerentola del bilancio, la strategia a cui destiniamo meno soldi di tutte”.

Intanto il Consiglio ha bocciato il pacchetto di aiuti per le imprese che avevamo proposto. Con la motivazione (riferita dal segretario regionale Pd Ivan Ferrucci) che la Regione aveva già fatto abbastanza. Giudicate voi”.

“Negli ultimi mesi ho sentito parlare spesso, anche da parte del Presidente Rossi, del fatto che mancano i soldi da parte dell’Unione Europea. Il Presidente si faccia promotore, allora, di un serio dibattito per uscire da questa Europa. Noi – conclude il consigliere Chiurli - glielo consigliamo e lo sosterremo lungo questo percorso”.

Ruggeri (Pd): “Anticipati i fondi Ue, finanziata la tutela del territorio, garantito il welfare: in tempi di tagli grande sforzo della Toscana”

“C’è stata una riduzione evidente dei trasferimenti dallo Stato alle regioni, di cui ci siamo fatti carico e che abbiamo cercato di arginare con uno sforzo che, va riconosciuto, ancora manca a livello centrale e nazionale. Per questo rivendico con soddisfazione quanto inserito nella legge finanziaria, che in tempi di così grandi difficoltà ha previsto misure stringenti per garantire l’inclusione sociale e fondi al welfare, il rilancio dell’impresa e la tutela dell’ambiente, con un’attenzione particolare per il rischio idrogeologico e sismico. Tratto distintivo di questa manovra è l’anticipazione con 82 milioni di euro del nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020, un modo per portare avanti progetti in itinere che si sarebbero bloccati a causa del ritardo dell’erogazione di risorse comunitarie, segno evidente che è stata riconosciuta l’importanza dei fondi europei per lo sviluppo della nostra regione. Un altro capitolo fondamentale riguarda la tutela dell’ambiente, con lo stanziamento di 50 milioni di euro per la difesa del suolo, e di tre milioni destinati a finanziare l’intervento di soggetti privati per l’adeguamento energetico e la messa in sicurezza sismica degli edifici, un contributo importante alla prevenzione e un sostegno a imprese che operano in questi settori. Mai venuta meno l’attenzione al welfare, con la conferma del ‘pacchetto famiglia’, del prestito sociale e del fondo per la non autosufficienza e alle necessità delle piccole imprese, che costituiscono il tessuto della nostra economia, con il rifinanziamento del microcredito”.

Così Marco Ruggeri, capogruppo Pd Regione Toscana, intervenuto in aula durante la discussione sulla legge finanziaria nella seduta odierna del Consiglio regionale.

Lavoro, Giuseppe Del Carlo (Udc): "Tirocini anche per aziende individuali senza dipendenti. Passato un nostro emendamento"

Il Consiglio regionale della Toscana, questo pomeriggio, ha espresso a larghissima maggioranza, e con soli due voti di astensione, la possibilità di applicare i tirocini per i giovani anche ad aziende individuali senza dipendenti, cosa non consentita fino a oggi. Pertanto, a breve sarà discussa un'integrazione alla legge già in vigore sui tirocini con l'estensione di una serie di diritti (coperti finanziariamente), in base ad un emendamento inserito nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria del 2014 (DPEF), e proposto dal gruppo dell'Udc. “Esprimo soddifazione per questo provvedimento – afferma il capogruppo Giuseppe Del Carlo – che viene incontro alle richieste delle categorie economiche, artigiani e commercianti in particolare, che da molto tempo chiedevano di poter usufruire di questo diritto che darà la possibilità a numerosi giovani di fare tirocinio con la speranza di uno sbocco concreto nel mondo del lavoro”.

Pdl, 'contromanovra' alla finanziaria della Toscana. Permetterà di mitigare gli effetti dell'aumento Irpef per 224 milioni nel 2014

Una 'contromanovra' alla finanziaria toscana per 'mitigare' nel 2014 l'aumento, per 224 milioni di euro, della pressione fiscale a livello regionale, secondo quanto dettato dalla finanziaria 2013, che prevede un incremento dell'Irpef a partire dal prossimo gennaio. E' questo il senso di una serie di emendamenti alla finanziaria 2014, presentati dal Pdl e illustrati oggi, tra gli altri, dal capogruppo in Consiglio regionale Giovanni Santini e dai consiglieri, ed estensori dei documenti, Nicola Nascosti e Stefano Mugnai.

''Questa finanziaria parte da un'ulteriore imposizione - ha sottolineato Santini - che è insostenibile per i cittadini e le imprese toscane. Presentiamo una serie di misure che permettono invece di lenire questi effetti, attraverso risparmi su una serie di spese ormai divenute 'comuni' per la Toscana''. Gli interventi, hanno spiegato Nascosti e Mugnai, ''prevedono una serie di misure sulla spesa corrente della Regione che permetterebbero di risparmiare l'inasprimento dell'Irpef per i redditi sotto i 55 mila euro, vale a dire 2,1 milioni di toscani''. Tra le misure proposte, la creazione di un apposito fondo per la riduzione fiscale (operativo a partire dal 2015), in cui confluiscano le risorse provenienti dalla lotta all'evasione fiscale in Toscana, che ammontano a circa 120 milioni di euro. Altri 40 milioni, secondo il Pdl, ''sarebbero ottenibili dismettendo le varie partecipazioni detenute dalla Regione''.

A questi si aggiungerebbero 84 milioni che sarebbero ottenibili attraverso una serie di risparmi sulla spesa corrente regionale. Altre risorse, è stato spiegato ancora, potrebbero poi arrivare ''dismettendo definitivamente le società della Salute, diminuendo da 12 a 3 le Asl, alienando il patrimonio immobiliare della sanità da cui ottenere 160 milioni di euro, e tagliando del 5% le indennità delle figure apicali del sistema sanitario toscano, che hanno un costo medio annuo di 9 milioni di euro''.

Per il consigliere Pdl e portavoce dell'opposizione Stefania Fuscagni ''su 9 miliardi di bilancio, la Toscana ne spende 6 per la sanità e uno per l'amministrazione. Questo vuol dire che la nostra Regione spende 5 volte di più per la propria macchina che per la cultura, l'economia e la formazione messe insieme''.

 Chincarini (Cd): "Finalmente la mia battaglia per l'abolizione delle Sds ha successo"

"Oggi una delle più importanti battaglie che ho condotto da quando sono in Consiglio regionale ottiene un grande successo: nel 2014 il Sistema Sanitario Regionale supererà le Società delle Salute". Lo dichiara, in una nota, Maria Luisa Chincarini, Capogruppo di Centro Democratico in Consiglio regionale della Toscana, commentando l'approvazione di un emendamento collegato alla Finanziaria 2014 che prevede l'abolizione delle Società della Salute, impegnando l'Assessore Luigi Marroni a presentare una proposta di superamento delle SdS entro marzo 2014.

"Sono tre anni e mezzo, spesso da sola e troppo spesso inascoltata, che chiedo di rivedere il modello delle Società della Salute", spiega Chincarini. "Presentando la mozione per il superamento delle Sds, poi trasformata in emendamento collegato, ho voluto porre l'accento sui limiti della Finanziaria 2014, un testo dalle molti luci, specie per quanto riguarda il sostegno alle famiglie, ai giovani e alle imprese dinanzi alla crisi, ma anche alcune ombre che devono essere cancellate".

"Infatti, pur esprimendo un parere complessivamente positivo all'impianto della Finanziaria 2014, ho ribadito in Aula che si deve fare di più, soprattutto per quanto riguarda la sanità, di cui sono convinta si debbano ridurre i costi inutili (quelli della burocrazia, per intenderci) per mantenere il suo carattere di universalità e difendere i servizi essenziali", ha concluso Chincarini. "Questo è il senso della mia proposta di superamento delle Sds Le spese inutili devono essere risparmiate e reinvestite nel miglioramento del nostro sistema-sanità. La Semplificazione e lo snellimento burocratico rappresentano la via maestra per far uscire la nostra sanità dalle secche in cui si è incagliata: soltanto così possiamo difendere la più importante eccellenza della nostra Regione".

Mugnai (PdL): “Se si aspettava la Giunta, campa cavallo”

«Di fronte ad una Giunta che si scorda delle sue funzioni di governo o che è incapace di esercitarle, è necessario che almeno il Consiglio si assuma la responsabilità di decidere. È con questo spirito che insieme alla collega Maria Luisa Chinacarini abbiamo presentato un emendamento collegato al Documento di Programmazione Economica e Finanziaria, oggi all’esame dell’Aula, per porre la parola fine ad una vicenda, quella delle Società della salute, che si trascinava in maniera imbarazzante da mesi. Con una Giunta evidentemente incapace di esprimere una parola di chiarezza. Del resto l’ultimo Piano Sanitario è scaduto da quattro anni, ed ancora siamo in attesa della proposta di nuovo piano da parte della Giunta stessa». Così Stefano Mugnai, consigliere regionale PdL e vicepresidente della commissione Sanità, a commento dell’approvazione dell’emendamento, proposta da Mugnai stesso e dalla consigliera di Centro democratico Maria Luisa Chincarini, che impegna la Giunta a smantellare le Società della Salute. Un emendamento in principio ancora più incisivo in tema di riduzione e accorpamento della struttura amministrativa del sistema socio-sanitario toscano.

«Nel testo originario – spiega Mugnai – non ci si limitava a dire game over alle Società della Salute ma si impegnava inoltre la Giunta ad iniziare il percorso per un serio accorpamento delle Aziende Sanitarie. Sul nostro testo erano confluite le firme di tutti i gruppi di opposizione e di alcuni gruppi di maggioranza. Insomma il Pd si trovava sostanzialmente isolato in Aula, tutto impegnato com’era nella difesa ideologica di una posizione, quella delle Sds, che ormai è una battaglia di retroguardia. Solo per evitare questa plastica evidenza si sono visti costretti ad approvare l’emendamento», aggiunge il vicepresidente della commissione prima di manifestare la soddisfazione per l’obiettivo raggiunto e lanciare un’ulteriore sfida alla Giunta per i prossimi mesi.

«Questo è un risultato fondamentale. Finalmente qualcuno batte un colpo, se non lo fa come al solito la Giunta, almeno lo fa il Consiglio. Peccato che con la forza dei numeri il Pd ha ottenuto di stralciare dall’emendamento la parte sul taglio delle Asl. Ancora una posizione di retroguardia. Ma non dubitino: in passato abbiamo fatto approvare la mozione sul’accorpamento degli Estav, e in questi giorni, con anni di colpevole ritardo, è all’esame della commissione una proposta di legge che finalmente prevede un unico Estav; oggi è il turno dell’approvazione di un nostro atto per chiudere definitivamente le Società della Salute. Resta l’accorpamento delle Asl, e anche su questo obiettivo noi non molliamo – conclude Mugnai – convinti che la forza del buon senso prevarrà sulla logica dei numeri d’Aula. Peccato che il Pd toscano se ne accorga s

Finanziaria, anticipazione fondi Ue, Ferrucci (Pd): “Scelta che dà continuità a politiche di sviluppo”

“Una scelta importante, che permette di anticipare l’avvio del nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020, di garantire quindi una continuità con politiche di sviluppo già intraprese con il ciclo precedente e di mantenere alta la spesa in questa fase di passaggio. Utilizzare presto e bene i fondi comunitari è e resta comunque una priorità: l’anticipazione di risorse regionali è un atto lungimirante ma che ovviamente non ci esime dal farci trovare pronti per la prossima programmazione con obiettivi certi e priorità ben chiare, sempre con un occhio attento a giovani e impresa, a sostenibilità ambientale e infrastrutture importanti”.

Così Ivan Ferrucci, consigliere regionale Pd e segretario Pd Toscana, commenta la scelta della Regione Toscana di anticipare con 82 milioni i fondi Ue che verranno messi a disposizione nei prossimi anni, una misura contenuta nella Finanziaria regionale approvata nella seduta odierna del Consiglio regionale.

empre con qualche anno di ritardo rispetto a chi, come noi, queste battaglie le inizia in solitudine per poi scoprire cammin facendo nuovi compagni di viaggio».

Riordino sgravi fiscali alle imprese, Ferrucci (Pd): “Giusta direzione per il rilancio”

“Alleggerire il cuneo fiscale, fornire incentivi a imprese innovative, che assumono e che decidono di investire sul territorio. Sono ingredienti necessari alla crescita per questo quanto approvato oggi dimostra la correttezza dell’approccio della Regione ai problemi economici che stiamo vivendo. Confermare l’abbattimento dell’Irap, introdurre ulteriori sgravi fiscali e non fare mancare un aiuto alle imprese con strumenti come il microcredito o i minibond, come previsto in finanziaria, sono tutti elementi positivi per dare una mano concreta alle imprese e vanno nella direzione giusta per uscire dalla crisi. Occorre ora una riflessione seria e attenta su com’è cambiato il nostro sistema economico, per capire su quali settori concentrarci e con che modalità e poi affrontare una riforma complessiva del sistema formativo, anche in vista della futura abolizione delle province e della necessità di individuare una soluzione per i centri per l’impiego”.

È il commento di Ivan Ferrucci, consigliere regionale Pd e segretario Pd Toscana, alla legge regionale sul riordino degli sgravi fiscali alle imprese e ai provvedimenti economici contenuti nella legge finanziaria, entrambi provvedimenti approvati nella seduta odierna del Consiglio regionale.

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