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Alluvione a Ponterosso, l'assessore Crescioli: "Le indagini chiariranno le responsabilità". Calò: "Provincia evasiva"

Renzo Crescioli

Risposta scritta a interrogazione “Alluvione a Ponterosso Figline Valdarno (…)” del 24/10/2013. Ecco, di seguito, il testo inviato ai consiglieri di Rifondazione Comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi dall'assessore provinciale all'Ambiente Renzo Crescioli.

"Si premette innanzitutto che l’evento del giorno 21/10/2013 per il territorio di Figline Valdarno è stato caratterizzato da piogge eccezionali. Tale termine si può infatti ritenere appropriato da momento che dall’esame del report di evento redatto dal Centro funzionale della Regione Toscana e scaricabile dal sito dello stesso www.cfr.toscana.it/ si ricava che alla stazione “Il Palagio”, di riferimento anche per il torrente Ponterosso, le cumulate di pioggia per le durate di 1, 3 e 6 ore di pioggia hanno corrisposto rispettivamente a tempi di ritorno delle stesse calcolati in 121 192 e 225 anni.
Da tale esame si ricava che le piogge hanno superato anche la portata duecentennale che secondo le disposizioni di legge vigenti viene ancor oggi utilizzata per il dimensionamento delle strutture quali i ponti.
Partendo da quanto sopra e premettendo che sono in corso da parte della Polizia Idraulica indagini, in merito alle quali non risulta possibile relazionare, preme mettere in evidenza quanto segue.
Ad oggi a questa Amministrazione non risulta che il Ponte.... sia mai stato autorizzato ne’ dalla Provincia di Firenze ne’ dal Genio Civile (che aveva tale competenza fino al 2001) dal punto di vista idraulico ne’ tantomeno che lo stesso sia mai stato concessionato sotto il profilo dell’occupazione demaniale.
Peraltro la Provincia di Firenze aveva già chiesto al Comune di Figline con nota n.342368 del 19/12/2007 di verificare la legittimità urbanistica dell’opera che appariva non autorizzata in linea idraulica.
Il Comune di Figline ha emesso ordinanza di demolizione n.11 del 19/11/2013, ordinando... la demolizione del ponte entro 30 gg dal ricevimento della stessa.
Personale della Difesa del Suolo ha potuto documentare dettagliatamente l’accaduto in quanto era sul posto nei momenti immediatamente successivi l’evento ad ha continuato a seguire le operazioni sia per tutta la giornata del 21 Ottobre che per tutti i giorni della settimana seguente l’evento, facendo sopralluoghi per la redazione delle schede di protezione civile e per l’esecuzione dei primi interventi ritenuti indifferibili e urgenti.
Scendendo nelle dinamiche dell’esondazione, risulta chiaro dai sopralluoghi effettuati e dai documenti acquisiti durante l’evento che l’esondazione del Ponterosso è avvenuta a causa dell’accumulo di materiale flottante che ha provocato l’occlusione sia della luce sottostante il ponte che dello spazio superiore a causa dell’accumulo del materiale alle ringhiere.
Tale fenomeno, scatenante la fuoriuscita dell’acqua e la contestuale riduzione di portata, ha conseguentemente impedito l’entrata in funzione delle casse d’espansione realizzate dal Comune di Figline a valle delle stesso.
Circa le competenze, la Provincia è competente sul Ponte Rosso solo per quanto riguarda gli aspetti di Autorizzazione, concessione demaniale, nonché per gli aspetti di Polizia idraulica; la manutenzione del corso d’acqua è demandata dalla legge Regionale 79/2012 alla ex Comunità Montana ora Unione dei Comuni del Pratomagno. Si ricorda altresi che la manutenzione in corrispondenza di opere di attraversamento spetta al proprietario dell’opera stessa. Si precisa che al momento dell’evento lo stato di manutenzione nel tratto vallivo del Ponterosso risultava ottima e il materiale accumulato presso il ponte si presume sia giunto a valle conseguentemente al crollo di alcune briglie nel tratto interno al campeggio che ha innescato numerose frane di sponda.
Per quanto riguarda le responsabilità le stesse saranno appurate dagli organi competenti nell’ambito delle indagini in corso.
Nel breve periodo si lavorerà ad un alleggerimento del sovralluvionamento del Ponterosso oltre che con l’abbattimento del ponte, anche con l’eliminazione di una briglia a valle dello stesso ponte che attualmente favorisce un accumulo di detriti.
In tempi meno brevi il Comune potrà utilizzare, di concerto con Regione Toscana e con questa Amministrazione, fondi regionali ed in parte della Provincia (questi ultimi ammontanti a circa 400.000 euro), oltre a fondi propri, destinati appunto al Torrente Ponterosso, oltre che al Cesto, al fine di una sistemazione più generale dell’area".

ALLUVIONI A PONTEROSSO, CALO': "PROVINCIA EVASIVA"
Alluvioni a Ponterosso (Figline Valdarno): la Provincia di Firenze, dice il capogruppo di Rifondazione comunista Andrea Calò, "risponde dopo 40 giorni dalla presentazione di una interrogazione urgente da parte nostra in modo incompleto ed evasivo. Gli atti sono secretati, e le indagini ancora in corso". Di seguito il testo di una nota rilasciata da Andrea alò.

"Dopo 40 giorni dalla presentazione di una nostra interrogazione urgente in merito 'all’alluvione a Ponterosso Figline Valdarno, e agli eventi disastrosi conseguenti' ritenuti da noi un ennesimo esempio di cattivo governo del territorio, di assenza di buone pratiche e di atti concreti di difesa del suolo, di riduzione del rischio idrogeologico, di messa in sicurezza e prevenzione è arrivata la risposta dell’assessore all’ambiente della Provincia di Firenze.

Si tratta di una risposta incompleta, sommaria e a tratti evasiva.

Intanto prendiamo atto che sono ancora in corso da parte della Polizia Idraulica delle indagini che a tutt’oggi non è dato sapere su che cosa e quando avranno un termine. Certo auspichiamo che le indagini possano terminare almeno prima della soppressione delle Provincie.

Inoltre nulla dice dell’esito del sopralluogo effettuato il 23 ottobre 2013 da parte dei funzionari del dipartimento di Protezione Civile del Ministero, della Regione Toscana e della Provincia di Firenze per verificare , le cause , gli effetti e i danni delle esondazioni e monitorare lo stato in cui versano i torrenti Ponterosso, Cerviano, e Cesto.

Chissà se anche questo sopralluogo è soggetto a segreto istruttorio? Mentre non ci hanno messo a conoscenza sulle dinamiche dell’esondazione del materiale documentale prodotto dal personale della difesa del suolo della Provincia di Firenze citato nella risposta ma non esibito.
Tutta questa parte rimane avvolta nel mistero.

Totalmente ignorata dalla Provincia di Firenze la vicenda di S. Biagio e sulle cause che avrebbero determinato l’alluvione, tra le quali avevamo segnalato la presenza di “un cantiere non correttamente eseguito sulla variante di Via Grevigiana”.

Nel merito non corrispondano al vero le dichiarazioni dell’assessore provinciale quando ci racconta che “…al momento dell’evento lo stato di manutenzione del tratto vallivo del Ponterosso risultava ottimale…” ci sono articoli e report usciti sui quotidiani che segnalavano prima degli eventi alluvionali le criticità dell’alveo e del fondo del torrente, evidenziandone l’assenza di manutenzione ordinaria, sfalcio e pulitura.

Inoltre quando l’Assessore parla di materiale flottante che avrebbe impedito “…l’entrata in funzione delle casse d’espansione realizzate dal Comune di Figline a valle dello stesso…” si dimentica in modo colpevole che gli Enti avrebbero dovuto mettere a norma tutto il territorio, quindi non ci si stupisca se la mancata prevenzione emessa in sicurezza del territorio rivela l’esistenza di materiali di ogni tipo.

Infine non brillano le performance del Comune di Figline sulle verifiche attivate in merito alle legittimità urbanistiche di opere non conformi alle linee idrauliche del famoso ponte ...
Rifondazione Comunista tornerà nuovamente sull’argomento inerente le alluvioni su Figline Valdarno in merito alle indagini, e la materiale documentale ancora oscurato e non reso pubblico".

Fonte: Provincia di Firenze

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