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Salumificio Piacenti del gruppo Parmacotto, chiudono i reparti amministrativi e commerciali. L'azienda chiede la mobilità per 5 dipendenti

Si punta a decentrare i comparti nella sede principale di Parma. La Flai Cgil sta seguendo la trattativa: "Preoccupati per questa decisione, speriamo non sia l'inizio di un depotenziamento"

Il Salumificio Piacenti di proprietà Parmacotto a Badia Elmi, frazione di San Gimignano (foto gonews.it)

Il Salumificio Piacenti di proprietà Parmacotto a Badia Elmi, frazione di San Gimignano (foto gonews.it)

Sarà un Natale con molti punti interrogativi per i 5 dipendenti del Salumificio Piacenti di Badia a Elmi, frazione del comune di San Gimignano, nelle mani del gruppo Parmacotto. I reparti amministrativi e commerciali saranno dismessi nel 2014 e accentrati nello stabilimento centrale di Parma, aprendo la strada alla procedura di mobilità che il 25 novembre la proprietà ha indirizzato ai lavoratori. Le trattative da parte della Flai Cgil, con il responsabile Francesco Baccanelli, sono state avviate nelle scorse settimane e un nuovo incontro è previsto per il 19 dicembre. La decisione da parte dei vertici aziendali viene inquadrata in un ambito di riorganizzazione industriale. La speranza è che non sia il primo passo per un depotenziamento futuro ed ulteriore di questa realtà. Ma quando ci saranno questi tagli? "Sicuramente nel 2014, una volta che saranno chiusi i registri e il bilancio del 2013 ma la telefonata per comunicare ai dipendenti che la loro esperienza con Parmacotto è conclusa potrebbe arrivare da un giorno all’altro”, prosegue Baccanelli.  Lo stabilimento in terra senese, a due passi da Certaldo, vede impegnati decine di dipendenti dell’Empolese Valdelsa: sono 36 dipendenti più altri 10 interinali. Castelfiorentino, Cerreto Guidi, questi alcuni paesi da dove provengono i lavoratori del salumificio che dal maggio 2007 è entrato a far parte totalmente del gruppo Parmacotto.

Il Salumificio Piacenti di proprietà Parmacotto a Badia Elmi, frazione di San Gimignano (foto gonews.it)

Il responsabile per la Flai Cgil, Francesco Baccanelli è molto preoccupato: “Abbiamo espresso le nostre perplessità all’azienda, c’è un primo passo di accentramento delle funzioni ma i reparti commerciali ed amministrative devono restare in questa sede, fare tutto per telefono o mail non sembra la soluzione migliore, anche se il nocciolo principale è la questione dei 5 posti di lavoro. Il settore alimentare, a scapito di altri comparti, vive fasi alterne di crisi e questo deve far riflettere sulle soluzioni che si possono mettere in campo” prosegue Baccanelli. Nel giugno 2009 un investimento da 4 milioni di euro ha consentito l’apertura di un altro stabilimento, di fronte a quello già esistente, dotato di due linee produttive per la produzione di salumi affettati su una superficie di 40mila metri quadri.  Il Salumificio Piacenti ha molti tratti in comune con Parmacotto: è stata un’azienda familiare, da sempre indissolubilmente legata al territorio, ma nel contempo con una forte propensione verso i mercati esteri, uno spirito artigianale che nel tempo ha accompagnato l’utilizzo delle più moderne tecnologie.

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