Festa di fine lavori di restauro nel pomeriggio di sabato 14 dicembre 2013 per il Palazzo comunale storico, la “Fabbrica” - come era definito nella delibera del 25 febbraio 1869 che ne fissava la costruzione - “ad uso di Ufizio comunale, delle scuole, e dei loro maestri”. "Si chiamerà proprio la Fabbrica dei saperi - ha annunicato il Sindaco Simone Gheri durante la festa di fine lavori - in omaggio al nome storico e ai servizi che ospiterà, ovvero gli uffici della pubblica istruzione e dell'istituzione Scandicci Cultura e l'Urban Center". Da gennaio la “Fabbrica dei saperi” tornerà infatti ad ospitare servizi comunali importanti, ovvero i servizi Educativi, l’istituzione Scandicci Cultura, tutti gli uffici del Centro risorse educative e didattiche Cred (attualmente in affitto in una palazzina in via Rialdoli) e a piano terra l’Urban Center, un nuovo spazio di informazione e comunicazione metropolitano sullo sviluppo del territorio e del tessuto urbano. Tra i lavori realizzati, una passerella in vetro e acciaio per il collegamento tra le due ali dell’edificio ( foto). Nel corso della festa di fine lavori, alla presenza del Sindaco Simone Gheri, l’illustrazione della progressione dell’intervento di restauro e degli interventi più importanti effettuati.
L’importo totale per il restauro del Palazzo comunale storico è stato di 1.733.346,15 euro, finanziato per 220 mila euro con proventi da alienazioni, in parte con un contributo regionale del Piuss finalizzato alla realizzazione di un Urban center metropolitano e per la somma restante con mezzi propri dell’Amministrazione. Ad aggiudicarsi i lavori la ditta Ccc Consorzio cooperative costruzioni di Bologna, con la ditta esecutrice Cooperativa Cellini di Prato che è subentrata in corso d’opera alla Tecno coop di Campi Bisenzio e alla Cooperativa edile Montemaggio di Colle Val D’Elsa. L’intervento di restauro e adeguamento impiantistico funzionale è stato interamente progettato dagli uffici tecnici del Comune.
Il Palazzo comunale storico si trova in piazza Matteotti e delimita col retro dell’edificio piazza Piave; costruito tra il 1869 e il 1870, inizialmente, come si legge nei documenti dell’epoca, ospitava l’Ufizio comunale, le Scuole maschili e femminili, i quartieri pel Maestro e per la Maestra ed un loggiato per le contrattazioni in occasioni di fiere e mercati. La struttura fu sede del Comune (inizialmente Casellina e Torri, dal 1929 Scandicci) fino ai primi anni settanta, quando il Municipio fu spostato nell’attuale edificio in piazza della Resistenza; da allora il Palazzo comunale storico, destinato a Centro delle tradizioni popolari, Casa della Cultura e Biblioteca, fu utilizzato prevalentemente per quest’ultima funzione fino al marzo del 2009, quando la Biblioteca comunale è stata trasferita nei locali dell’ex scuola Duca degli Abruzzi, completamente rinnovati, in piazza Cioppi. Una prima risistemazione esterna dell’edificio fu fatta nel 2003 in occasione dell’intervento di rinnovo di piazza Matteotti, quando l’edificio fu dipinto con l’attuale colorazione.
Fonte: Comune di Scandicci - Ufficio Stampa
