Il 6 Dicembre, al cospetto di Maria Santissima, Madre dei bimbi, è stato inaugurato il Presepe Artistico di Cigoli. Alla fine della celebrazione presieduta da S.E. Mons. Fausto Tardelli, in onore del XXVII anniversario della restituzione della sacra immagine, è stato tagliato il nastro della maestosa opera d’arte definita da Don Giampiero Taddei, rettore del Santuario, “il più bello di sempre”.
Tre mesi di duro lavoro ha coinvolto i volontari del gruppo parrocchiale “I giovani presepisti”.
Ma la storia di questo presepe è assai antica. La grande passione e, soprattutto, il significato di amore e familiarità che il presepe trasmette, ha spinto, da molti anni a questa parte, a costruirne sempre di nuovi e sempre più belli, in maniera che ognuno potesse assaporare la nascita di Gesù nel suo significato autentico.
Già alla fine del 1800 i parroci che si sono susseguiti a Cigoli, costruivano un presepe di dimensioni modeste all´interno della chiesa, sotto l´altare maggiore; le statue, di grandi dimensione, suscitavano non poche emozioni, in tutti coloro che si mettevano ad ammirarlo.
All´inizio degli anni settanta, per opera del gruppo Scout di Cigoli, coadiuvati dall´allora pievano Don Cesare Gemignani, e dall´odierno parroco Don Giampiero Taddei, si decise di iniziare ad allestirlo all´interno delle sale parrocchiali, adiacenti alla chiesa, in modo e maniera tale che anno dopo anno si susseguissero presepi delle più svariate tipologie: da presepi ad altezza d´uomo, a miniature di grande effetto scenico con paesaggi molto suggestivi.
Alla fine degli anni novanta Don Giampiero decise di dare una notevole spinta in avanti all´arte presepistica cigolese, dando vita nel 2001 al "Gruppo Giovani Presepisti" di cui tuttora ne è Presidente Onorario e indispensabile guida spirituale.
Fu così che dallo stesso anno di fondazione del gruppo costituito da 7 volontari fondatori, e diretto dal Dott. Ferreri Andrea , decise di costruire il primo" Presepe Artistico di Cigoli", coprendo una area di circa 30 metri quadrati con un ruscello d´acqua e i primi effetti luminosi gestiti con centraline elettroniche molto semplici. Come prima edizione riscosse un discreto successo registrando circa un migliaio di visitatori dalle zone limitrofe.
Spinti dall´entusiasmo e dalla immensa passione, il gruppo decise di ampliare le dimensioni del presepe, passando già nell´anno successivo a costruire su una superficie di circa 60 metri quadrati,ed aumentare il livello di dettaglio inserendo maggiori effetti luminosi sempre più complessi, e i primi personaggi in movimento.
Mano a mano che gli anni passavano la tecnica continuava ad affinarsi, l´esperienza cresceva, la bellezza del presepe e la cura verso i dettagli aveva raggiunto un livello molto elevato, tanto da indurre moltissimi visitatori, anche da zone lontane della Toscana, a venire a visitarlo con grande interesse sia artistico che spirituale. Fu così che nell´edizione del 2004 si decise di dare vita a d un mercatino di solidarietà con articoli natalizi di ogni genere, il cui ricavato serviva a finanziare una scuola in Bolivia e una nel Benin,entrambe adottate dalla parrocchia di Cigoli.
Intanto nell´edizione 2006 il presepe arrivò a coprire un´area di circa 80 metri quadrati, e inserendo la tecnologia computerizzata per la gestione degli effetti luminosi riscuotendo un successo enorme, raggiungendo la quota di ottomila visitatori!
Nello stesso anno il Gruppo Giovani Presepisti, che raggiunse il numero di 20 volontari, decise di finanziare parte del progetto “Sophia” diretto da Don Anthony Kollamparampil, riguardante la costruzione di un villaggio scolastico in India per bambini poveri, attraverso le entrate ricavate dal mercatino di solidarietà, continuando perpetuamente negli anni successivi e adottando dal 2008, anche i progetti della Diocesi “Natale di carità” quest anno riguardante il finanziamento del centro di accoglienza la “Querce di Mamre”.
Le edizioni successive hanno rappresentato la massima espressione dell’arte presepistica cigolese fino a raggiungere nell’edizione di quest’anno il massimo delle sue dimensioni,circa 100 metri quadrati, occupando tutto lo spazio disponibile nei suggestivi locali adiacenti al Santuario della Madre dei Bimbi e raggiungendo un livello di dettaglio quasi maniacale.
Nazareth e la Galilea con il suo paesaggio rigoglioso, Betlemme, rappresentata nella sua realtà operosa e contadina attraverso una serie di mestieri in movimento e le relative abitazioni, e infine Gerusalemme , in tutta la sua maestosità, in cui sono state riprodotte con minuziosità e facendo riferimento agli schemi presenti su Vangeli unificati,le mura, la spianata con il tempio sullo sfondo, di fronte al castello di Erode, il quale rivolto verso le abitazioni controlla l’operato e le attività dei propri sudditi, mentre dinnanzi al tempio i Sommi Sacerdoti discutono tra loro e con i soldati romani. Superata la valle del Cedron, si erge il monte degli ulivi, uno dei luoghi della passione, e che al momento ospita grandi greggi al pascolo e uccellini “veri” sui rami.
Queste tre scene sono unite dal fiume e ruotano attorno all’elemento essenziale e principale della rappresentazione, la grotta della Natività, a grandezza naturale, dove il visitatore può entrare ed immergersi nel calore familiare della Sacra Famiglia.
Il tutto è avvolto in un ambiente reso maggiormente suggestivo dai giochi di luce che riproducono l’intero ciclo giornaliero, dalla notte con la luna e le stelle, al giorno con il sole pieno, e dall’alba umida e fredda al caldo tramonto serale, gestiti elettronicamente da un centro di gestione computerizzato che sincronizza il tutto.
Per ulteriori informazioni www.madrebimbicigoli.it

Fonte: Ufficio Stampa