Si sono sfidate 3 squadre in un campo esagonale. Alla fine hanno vinto i Gladiatori
L’appuntamento a Colle di Val d’Elsa ha visto sfidarsi 3 squadre con regole diverse dal calcio tradizionale
Il progetto The Game è stato realizzato dall’artista Danilo Correale, vincitore del XIV Premio Ermanno Casoli che per questa edizione sostiene anche la candidatura di Siena a Capitale Europea per la Cultura 2019
Un campo esagonale, tre porte, tre squadre con 18 giocatori pronti a sfidarsi contemporaneamente in una partita di calcio in tre tempi, diversa da quelle tradizionali nelle regole e nello spirito di competizione e di unione. È quella disputata ieri, domenica 8 dicembre allo stadio comunale “Gino Manni” di Colle di Val d’Elsa per il progetto The Game, realizzato dall'artista Danilo Correale, vincitore del XIV Premio Ermanno Casoli promosso dall’omonima Fondazione, che ha visto in campo i dipendenti di tre aziende valdelsane - ColleVilca srl, PR Industrial Srl (ex Pramac) e Trigano Spa - coinvolti fin dai mesi scorsi nel progetto.
Accolti e supportati dal calore delle rispettive tifoserie, le tre squadre - Real Cristal per i dipendenti di ColleVilca srl, Gladiatori per PR Industrial Srl ed Esuberanti 301 per Trigano Spa - si sono affrontate in due tempi di 20 minuti ciascuno e in un terzo tempo “creativo”, che, dopo 10 minuti di gioco regolare, ha lasciato spazio alla libera creatività ed espressività delle squadre. Come prevede il modello trialettico alla base del calcio a tre porte teorizzato dal pittore danese situazionista Asger Jorn (1914-1973), la partita ha visto crearsi sul campo alleanze strategiche improvvisate sul momento, con grande correttezza e spirito di sana competizione.
Il punteggio, calcolato soltanto sulla base dei gol subiti e non di quelli realizzati, ha visto trionfare in campo la squadra dei Gladiatori.
Al team degli Esuberanti 301 è andato il premio per la migliore interpretazione del terzo tempo creativo, mentre la Real Cristal ha conquistato il premio per la migliore interpretazione del rapporto fra tribuna e campo. A ogni formazione l’artista Danilo Correale ha consegnato l’atto costitutivo della squadra e un omaggio in cristallo. A vincere su tutti, però, è stata la voglia dei giocatori di partecipare a un progetto che nei mesi scorsi li ha visti protagonisti assoluti, insieme a Correale, coinvolgendoli nella preparazione della partita - dalle regole ai nomi, stemmi e colori delle squadre - sviluppando un nuovo modo di interagire con gli altri e valorizzando lo sport come momento di aggregazione e di rispetto dell’avversario.
Il Premio della Fondazione Ermanno Casoli (Fec), promosso con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e curato da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fec, si pone l’obiettivo di promuovere l’arte come modello etico di comportamento in grado di incentivare l’innovazione in ambienti sociali e organizzativi e di portare l’arte contemporanea nel mondo dell’impresa, coinvolgendo le persone che vi lavorano. Per la XIV edizione, la Fondazione ha spostato il Premio dalle Marche, dove si svolge solitamente, al territorio senese, accogliendo l’invito di Pier Luigi Sacco, direttore di candidatura per Siena Capitale Europea per la Cultura 2019 e offrendo alla Valdelsa l’opportunità di sostenere questo importante obiettivo.
“Il progetto The Game - spiega l’artista Danilo Correale - è stato sviluppato insieme ai dipendenti delle tre aziende valdelsane, con cui abbiamo costruito un percorso di confronto che ha portato fino alla partita. Mettendo insieme soggettività diverse, abbiamo dato forma all’identità di tre squadre, una comunità temporanea che si è sfidata sul campo basandosi su collaborazione, gioco e partecipazione”. “La capacità di artisti come Danilo di sovvertire e sfidare le regole - aggiunge Marcello Smarrelli, curatore del Premio della Fec - crea nuove interazioni e rappresenta il punto di partenza di tutti i processi di innovazione, facendo incontrare l’arte contemporanea con il mondo dell’impresa”. “Colle di Val d'Elsa - commenta il primo cittadino colligiano, Paolo Brogioni - ha accolto con grande interesse questo progetto che unisce tradizione, innovazione, cultura, sport e nuove forme di socializzazione, valorizzando un legame fra territorio e arte contemporanea che sosteniamo da tempo anche con altre iniziative. Ringrazio la Fondazione Ermanno Casoli per aver voluto coinvolgere la nostra città e il tessuto industriale, economico, sociale e culturale della Valdelsa offrendoci anche l’opportunità di sostenere concretamente la candidatura di Siena a Capitale Europea per la Cultura 2019, un’occasione di rilancio e promozione che tutto il territorio senese è pronto a sostenere”.
La prossima tappa e ultima del progetto sarà la realizzazione di un film mediometraggio per documentare l’intero processo creativo di The Game, dagli incontri dell’artista con i dipendenti agli allenamenti sportivi fino alla partita di ieri. Il video sarà installato nelle sedi delle tre aziende coinvolte e presentato a Siena nel mese di marzo.
Fonte: Comune di Colle Val D'Elsa - Ufficio Stampa
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