
L’edilizia residenziale pubblica toscana può contare ora su una normativa di riordino. La commissione Mobilità e infrastrutture presieduta da Fabrizio Mattei (Pd) ha infatti licenziato, con voto favorevole a maggioranza, una proposta di legge sull’”alienazione degli immobili di edilizia residenziale pubblica finalizzata alla razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio di Erp”. A favore si sono espressi i gruppi della maggioranza, mentre il gruppo Pdl ha espresso voto contrario. La legge è frutto di un lavoro durato lunghi mesi ed è stata completamente modificata in Commissione da una serie di emendamenti, illustrati dal consigliere Paolo Bambagioni (Pd), che su basi diverse ha coordinato il gruppo di lavoro sul testo.
L’atto disciplina l’alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, definendo criteri maggiormente selettivi e basati su alcuni principi: alienazione consentita esclusivamente per esigenze di sviluppo del servizio pubblico e di razionalizzazione ed economicità di gestione degli immobili; determinazione del prezzo di vendita più vicino ai valori di mercato delle case, anche se agevolato in relazione alle condizioni oggettive degli acquirenti; prevenzione di possibili speculazioni da parte dei nuovi proprietari, attraverso vincoli alla cessione e locazione degli alloggi ceduti e previsione di un bonus di uscita dal patrimonio di Erp. Le condizioni di alienabilità sono individuate dai Comuni in forma associata nell’ambito di Lode (livello ottimale di esercizio) e i proventi derivanti dalle alienazioni sono destinati esclusivamente all’incremento dell’offerta abitativa e alla riqualificazione degli alloggi Erp. E’ previsto inoltre un piano regionale di cessione del patrimonio Erp, vengono stabiliti i criteri per cui gli assegnatari hanno diritto ad acquistare l’alloggio e si definiscono le modalità per stabilire il prezzo.
In sede di votazione, che ha visto il sì di Fabrizio Mattei (Pd), Paolo Bambagioni (Pd) e Giuliano Fedeli (Idv), Eugenio Giani (Pd) ha annunciato voto favorevole spiegando che si tratta di un provvedimento “che consente di fare, pur presentando alcuni aspetti che non convincono e che dovranno essere monitorati”. Hanno votato contro la proposta di legge Giovanni Santini (Pdl), Paolo Enrico Ammirati (Pdl) e Jacopo Ferri (Pdl). Le critiche del gruppo Pdl si sono incentrate sull’intero pacchetto degli emendamenti, che vanifica completamente il lavoro della sottocommissione. Secondo Santini, inoltre, “in questo modo si toglie dignità ai Comuni”, mentre Ferri ha fatto notare che “con i nuovi criteri si passa da un potenziale stimato di 22 mila alloggi cedibili a un 500-600 alloggi vendibili ogni anno”.
Fonte: Regione Toscana
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