Si tolse la vita a poco più di trent’anni, Sylvia Plath, poetessa e scrittrice statunitense conosciuta per le sue poesie ma anche per il romanzo semi-autobiografico “La campana di vetro” pubblicato con lo pseudonimo di Victoria Lucas. Sposata con il poeta e drammaturgo inglese Ted Hughes, è stata assieme ad Anne Sexton, a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta, l’autrice che maggiormente ha contribuito allo sviluppo della cosiddetta “poesia confessionale”.
Ma è stata anche autrice di vari racconti e soprattutto del dramma teatrale “Tre donne”, trasmesso alla radio per la prima volta nell’estate del ‘62 dalla Bbc, incentrato sui monologhi in forma di confessione di tre giovani donne ricoverate in un reparto di Maternità.
A mezzo secolo dalla sua scomparsa, in occasione della Festa della Toscana, il Consiglio regionale rende omaggio ad una artista geniale e capace di percorrere strade inedite in ambito letterario e poetico. Si svolgerà infatti a Palazzo Bastogi domani pomeriggio, martedì 3 dicembre, ore 17.30, la performance “Tre voci per Sylvia”.
Dopo l’introduzione di Liana Borghi, nella Sala delle Feste, saranno Consuelo Ciatti, Marion D’Amburgo ed Ornella Grassi a riproporre “Tre donne”, il poemetto in cui, ambientato in un ospedale, si intrecciano le esperienze e le sensazioni di tre giovani donne, i loro sentimenti ed i differenti stati d’animo. Se una è lì per partorire e lo farà, un’altra lo vorrebbe ma ha avuto un aborto spontaneo, mentre la terza non vuole quel figlio ed è in ospedale per abortire.
La Plath, nata nel ‘32, da Hughes ebbe due figli. Si suicidò nel febbraio ‘63 pochi mesi la separazione dal marito.