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Firmato il 'codice etico' del distretto conciario, il ministro Orlando: "Un modello da esportare"

Il ministro dell'ambiente Orlando, con il sindaco di Santa Croce sull'Arno Osvaldo Ciaponi, al momento del suo arrivo al Museo della conceria (foto gonews.it)

"Il codice etico è un modello da esportare anche in altre distretti industriali". Queste le parole più significative pronunciate dal ministro dell'ambiente Andrea Orlando, intervenuto nella mattinata di venerdì 29 novembre al convegno organizzato per la firma del codice etico del distretto industriale di Santa Croce sull'Arno. Una realtà di cui fanno parte i sei comuni che storicamente vengono configurati nel comprensorio del Cuoio (Fucecchio, San Miniato, Montopoli, Castelfranco, Santa Maria a Monte e Santa Croce) più quello di Bientina e che dal 29 novembre si è dotata di uno strumento che di fatto stabilisce una sorta di decalogo che le aziende dovranno seguire. Regole che in buona sostanza vogliono raggiungere un obiettivo principale: trasformare la responsabilità sociale e la sensibilità ambientale in un valore economico.

Il codice etico infatti è stato inteso come un vero e proprio strumento di marketing territoriale, come a dire che gli investitori possono anche essere 'attratti' dai valori che le aziende e il territorio si sono impegnate ad esprimere.

Per la firma del codice etico erano presenti al Museo delle concerie tutte le amministrazioni locali del distretto con quella di Santa Croce che naturalmente ha fatto da capofila e da organizzatore dell'evento insieme alla Provincia di Pisa. Poi una parata di autorità a cominciare dal ministro Orlando e passando per l'assessore regionale all'ambiente Bramerini, per il Prefetto di Pisa Francesco Tagliente e per il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato Antonio Salini Guicciardini. Sono intervenuti poi i rappresentanti delle associazioni industriali di Santa Croce e Ponte a Egola, dei contoterzisti (Assa) e delle organizzazione sindacali che hanno sottoscritto l'accordo.

Ogni azienda facente parte delle associazioni firmatarie si potrà fregiare di un logo con la scritta 'Distretto etico' e godere di particolari agevolazioni. Di contro però chi non rispetterà le regole sarà di fatto escluso automaticamente. "Anche di recente - ha spiegato l'assessore regionale Bramerini - abbiamo assistito a casi in cui il comportamento di certi imprenditori ha rischiato di minare la credibilità di un intero distretto. Ecco, il codice etico rappresenta anche uno strumento di tutela per tutti quelli che invece le regole le rispettano ma non solo investono e continuano a credere in questo comparto".

Il cosiddetto 'lavoro sporco' per arrivare alla redazione e alla firma del codice etico è stato condotto all'interno del comitato d'area del Distretto di Santa Croce presieduto dall'assessore provinciale allo sviluppo economico Graziano Turini. Un lavoro durato tre anni in cui il comitato ha messo insieme, rendendoli complementari, i codici etici che alcune delle associazioni si erano già date singolarmente.

“Dimostriamo oggi che eticità e legalità, unite alla qualità delle produzioni - ha detto il presidente della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni - sono un fattore di eccellenza per le imprese del distretto conciario, che insieme agli enti locali, le istituzioni pubbliche, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, confermano l’impegno per uno sviluppo del territorio sostenibile e fondato su principi condivisi”.

“Grazie all’impegno di stimolo, impulso e coordinamento della Provincia e in particolar modo dell’assessore provinciale Graziano Turini nel suo ruolo di presidente del Comitato d’Area di Distretto – ha aggiunto Pieroni – ci misuriamo con un risultato unico e importante: un traguardo che rilancia il ruolo del nostro distretto conciario, che ha saputo unire l’impegno sulla qualità, premiato già dai più prestigiosi brand internazionali della moda,  all’assunzione di responsabilità, insieme a tutte le componenti socio-economico-istituzionali,  rispetto a principi di eticità, legalità,  salute e sicurezza dell’ambiente e degli individui”.

"La sottoscrizione del Codice Etico – ha sottolineato l’assessore Graziano Turini –  rafforza e rende operativi gli elementi di base dei codici etici già sottoscritti, integrando il tutto in una visone territoriale complessiva”.

“Ci si dota di un codice in cui si esalta il ruolo dell’impresa, dell’ente pubblico e della rappresentanza sindacale nella società – ha spiegato ancora l’assessore – Con l’impegno di tutti i protagonisti a rispettarne i principi si determina così un passaggio dal concetto di responsabilità sociale individuale a quello di responsabilità sociale collettiva attraverso la creazione del “distretto economico responsabile “ e ci proiettiamo verso un sistema di valutazioni che coniughi sviluppo economico e benessere delle comunità”.

Parole di soddisfazione ovviamente sono state espresse dal sindaco di Santa Croce sull'Arno Osvaldo Ciaponi: "Ancora una volta il lavoro di squadra ha fatto la differenza - ha detto Ciaponi - i valori che ci siamo dati elaborando questo codice etico mettono di fatto nero su bianco tutte quelle azioni, nell'ambito della salvaguardia ambientale, che già da molti anni caratterizzano il distretto. Inoltre - ha aggiunto Ciaponi - vengono posti argomenti nuovi che le aziende e le istituzioni locali hanno inteso come opportunità quali la legalità, la trasparenza e la concorrenza leale".

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