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Quattordici capolavori a Pontorme per omaggiare Jacopo Carrucci e 'il suo seguito'. Le prime immagini della mostra targata 'Uffizi'

Le opere esposte nella Compagnia di San Michele a Pontorme di Empoli (foto gonews.it)

Le opere esposte nella Compagnia di San Michele a Pontorme di Empoli (foto gonews.it)

I quattordici capolavori di Pontormo e il suo seguito sono finalmente pronti per essere ammirati nel quartiere di Empoli che dette i natali a Jacopo Carucci. Tre le location di una delle mostre artistiche più importanti della cittrà degli ultimi anni: la chiesa di San Michele Arcangelo, la sua Compagnia e la casa natale nel borgo di Pontorme.

La mostra apre ufficialmente domani, venerdì 29 novembre, alle 17, ma oggi gonews.it ha potuto visitare in anteprima l’esposizione grazie all’anteprima per la stampa organizza per le testate locali. Tra i presenti l’assessore alla Cultura del Comune di Empoli Eleonora Caponi, il parroco della Chiesa di San Michele arcangelo don Martin Usen Akpan, la curatrice della mostra Cristina Gelli, il direttore degli Uffizi Antonio Natali in veste di curatore scientifico della Casa del Pontormo e Cristina Gnoni della Soprintendenza. Ospite d’eccezione l’artista locale contemporaneo Marco Bagnoli, il cui ‘Noli me tangere’ fa bella figura al primo piano della casa natale del Pontormo ed è parte integrante della kermesse. In serata, invece, aperitivo al Cenacolo degli Agostiniani assieme ai tanti sponsor che hanno permesso la riuscita dell’evento.

Per l’inaugurazione di domani annunciata la presenza di Vittorio Bugli, assessore alla Presidenza della Regione Toscana, Andrea Barducci, Presidente della Provincia di Firenze, Alessandra Marino, Soprintendente BAPSAE per le Province di Firenze, Pistoia e Prato, Pierluigi Rossi Ferrini, Vice Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, oltre a Luciana Cappelli, sindaco di Empoli.

La mostra sarà visitabile fino al 2 marzo e rientra tra le iniziative de ‘La città degli Uffizi’: vuole essere il fil rouge che collega tutti quegli artisti che ebbero in Pontormo un modello da seguire, e che hanno lasciato un segno tangibile nel nostro territorio. Belinda Bitossi, Emanuele Castellani, Marco Campigli e David Parri hanno collaborato con Cristina Gelli nella realizzazione del catalogo e negli allestimenti.

La mostra nasce con lo scopo di celebrare il Pontormo nel suo luogo natio, non solo aprendo ad un più vasto pubblico la sua ‘casa’, ma anche mostrando l’eredità culturale che ha lasciato nel territorio empolese. Il legame con la Galleria degli Uffizi è stabilito non solo dalla pontormesca Madonna del libro, che da qualche anno è in deposito dagli Uffizi nella Casa del Pontormo, ma anche dalla bellissima tela raffigurante il Sant’Eligio di Jacopo da Empoli, detto l’Empoli. AL chiesa dà invece il meglio di sé con la pala di San Giovanni evangelista e San Michele Arcangelo.

GLI ARTISTI

Si tratta di pittori che, a vario titolo, in momenti diversi - nella seconda metà del Cinquecento fino ad arrivare agli esordi del secolo successivo - hanno guardato a Pontormo, secondo ottiche differenti: chi desumendone direttamente, chi traendone spunti linguistici.

Si tratta di artisti noti anche al grande pubblico come il Bronzino e Jacopo da Empoli, altri meno noti, ma altrettanto importanti come Naldini e Macchietti, conosciuti tra l’altro per aver preso parte all’impresa della decorazione dello Studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio. I disegni del Pontormo, esposti nella ‘Casa’, oltre a testimoniare l’importanza del disegno nell’arte dell’artista, faranno luce sui rapporti tra lui e Leonardo.

PAROLA AI PROTAGONISTI

“Finalmente ‘La città degli Uffizi’ tocca Empoli. Da tempo se ne ragionava; ma le condizioni sono maturate solo in quest’anno 2013”, ha sottolineato Antonio Natali. “L’occasione è stata offerta dalla mostra che sarà aperta l’anno venturo a palazzo Strozzi, titolata Pontormo e Rosso. Divergenti vie della ‘maniera’. L’esposizione empolese, con poche opere – però sapientemente selezionate –, riesce a dar conto sia delle virtù magistrali del Pontormo che dell’influenza a gittata lunga esercitata dalla sua espressione nei luoghi intorno al suo natio. Di nuovo un’Amministrazione comunale prende animo e coraggiosamente forza la mano alla crisi per un’impresa culturale volta all’educazione e alla maturazione della coscienza storica della gente. In questo caso: di Pontorme e d’Empoli”.

“Le opere esposte nella Casa del Pontormo, nella Chiesa e nella Compagnia di San Michele arcangelo – ha sottolineato Cristina Gelli, curatrice della mostra - aspirano a dar conto dell’eredità del magistero di Jacopo Carucci su alcuni artisti, la cui attività trova espressione nel territorio empolese. La mostra ruota attorno ai due santi, Giovanni evangelista e Michele arcangelo, dipinti da Jacopo per “gli uomini di Puntormo” intorno al 1519 e conservati, da quel momento, all’interno della chiesa ad incorniciare un’immagine venerata. Nella Casa del Pontormo, oltre ai disegni di Jacopo raccontano dei suoi primi anni di formazione nella bottega di Leonardo, è conservata, ormai dal 2006, la Madonna del libro. Essa è inizio e fine, al tempo stesso, della mostra. Esposta in quelle stanze che videro Jacopo bambino (stanze che ancora oggi sono fedeli custodi di memorie intime e segrete), trae dall’attuale collocazione forza e alimento. Ci fa partecipi di una vita privata, di antichi affetti, di moti dell’animo, di un bagaglio di sentimenti, che pur sempre vivono nella corrispondenza tra chi va e chi resta”.

“Sono lieta di presentare questa mostra che celebra un nostro concittadino illustre – ha affermato l’assessore Eleonora Caponi – questa mostra, dunque, potrà essere una nuova occasione di riflessione per gli empolesi e una bella scoperta per i turisti. Si profila dunque un itinerario ‘nel tempo’, sugli influssi del Pontormo, la cui eco giunge fino ai nostri giorni, rappresentati dall’installazione di Marco Bagnoli, collocata al primo piano della Casa del Pontormo”.

I LUOGHI E LE OPERE

Chiesa di San Michele

Pontormo, San Giovanni evangelista e san Michele arcangelo;

Girolamo Macchietti e Niccolò Betti, Pala del Santissimo Sacramento;

Lodovico Cardi detto il Cigoli, Immacolata Concezione.

Compagnia di San Michele

Bronzino, San Michele arcangelo, Torino, Palazzo Madama, Museo Civico d’Arte Antica;

Giovan Battista Naldini, Madonna in trono tra i santi Andrea e Sebastiano;

Niccolò Betti, Madonna con il Bambino e i santi Giovanni Battista e Marco, Montepulciano, Santa Maria delle Grazie;

Lodovico Cardi detto il Cigoli, Madonna in trono col bambino tra i santi Michele Arcangelo e Pietro San Miniato al tedesco, Museo Diocesano d’Arte Sacra;

Jacopo da Empoli, Madonna col bambino, Firenze, Collezione privata;

Jacopo da Empoli, L’onestà di sant’Eligio, Firenze, Galleria degli Uffizi;

Ottavio Vannini, Apparizione di san Michele arcangelo sul Gargano

Casa del Pontormo

Piano terra

Pontormo, Putto seduto su un tronco di alloro, n. 6661F, Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi;

Pontormo, Studio di un nudo disteso per una Pietà, schizzo di testa, n. 6670F, Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi;

Pittore fiorentino (da Pontormo), Madonna con il Bambino detta Madonna del libro, in deposito dagli Uffizi.

Piano primo

Marco Bagnoli, Noli me tangere (modello), 2000.

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