
Le magliette, rivisitate dagli studenti per celebrare i 100 della T-shirt, saranno vendute venerdì 29 novembre
Gli studenti del liceo artistico “Brunelleschi” di Montemurlo in fatto di creatività non sono secondi a nessuno, e, dunque, non potevano perdere un’occasione ghiotta come i cento anni dalla nascita della t-shirt per reinterpretare, con estro, fantasia e un pizzico di follia, questo capo d’abbigliamento che da un secolo è must in ogni guardaroba. Ecco così che, armati di pennelli, fili, colori, paillette, bottoni e quant’altro, gli allievi delle classi 5 G, 4 A ed alcune terze del Brunelleschi hanno creato quaranta capi unici che venerdì 29 novembre dalle ore 15 alle 19, nell’ambito di “Young art”, saranno esposti nell’auditorium della scuola (via Maroncelli, 33 a Oste) e serviranno a finanziare l’acquisto di materiale didattico necessario a concretizzare nuove ed originali idee. Le magliette (donate dalla ditta Trafil) saranno, infatti, saranno cedute in una sorta di “asta pubblica” alla quale tutti sono invitati a partecipare e a dare il proprio contributo. “Le magliette sono tutti pezzi unici che sul mercato non avrebbero prezzo - spiegano le professoresse del Liceo Brunelleschi, Francesca Pontenani e Giovanna Giaquinto – Con le t-shirt, così colorate e ricche di creatività, abbiamo voluto creare una sorta di percorso emozionale per sensibilizzare i partecipanti all’iniziativa sull’importanza del sostegno e della valorizzazione del lavoro manuale e creativo dei giovani ed in particolare sull’impegno degli studenti del liceo artistico”. “Young art”, apre le porte del liceo artistico alla città e, come ricorda il sindaco, Mauro Lorenzini, “prosegue quel dialogo con la comunità e con le aziende del distretto produttivo montemurlese, iniziato da qualche anno grazie alla manifestazione “Montemurlo next”. Non a caso anche quest’evento è realizzato dal liceo “Brunelleschi” grazie al sostegno ed alla collaborazione del Comune di Montemurlo e di Cna Federmoda, che credono fortemente sulle potenzialità dei giovani creativi per ridare slancio allo sviluppo.
La storia della t-shirt - La t-shirt nasce nel 1913 come divisa della Marina militare americana. Negli anni Cinquanta del Novecento la maglietta bianca raggiunge il massimo splendore grazie a sex-symbol maschili come Marlon Brando (in t-shirt bianca nell’indimenticabile film “Un tram chiamato desiderio”) o James Dean in “Gioventù bruciata”, che trasformò la maglietta in icona dei giovani ribelli. Negli anni Sessanta le t-shirt furono amate dagli hippies, purché scolorite in varichina per evocare le macchie “psichedeliche”. Con la guerra del Vietnam diventano il simbolo dei pacifisti, mentre magliette “maltrattate”, “spillettate” e strappate sono le icone dei giovani punk degli anni Ottanta. Insomma, le t-shirt hanno cent’anni di vita ma non li dimostrano e continuano a riempire ancor oggi gli armadi di tutti noi.
Fonte: Comune di Montemurlo - ufficio stampa
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