
“Orizzonte territorio – La nuova legge per il governo del territorio della Toscana”, questo il titolo dell’affollatissimo convegno che è in corso oggi, mercoledì 27 novembre, in Consiglio regionale. Un momento di studio e di confronto per approfondire e fare il punto sulla riforma del governo del territorio e sulla nuova legge. L’appuntamento, organizzato dalla commissione regionale Territorio e Ambiente presieduta da Gianfranco Venturi (Pd), si è aperto con i saluti del vicepresidente del Consiglio regionale Giuliano Fedeli. “Si tratta di un momento importante, nell’ottica di affrontare le numerose problematiche che riguardano il territorio”, ha detto Fedeli. “La Regione sta facendo sforzi notevoli per dare ordine e indirizzo alla tutela del paesaggio e alla salvaguardia dell’ambiente”.
Momento centrale del convegno è stato il lungo intervento dell’assessore regionale all’urbanistica Anna Marson, che ha illustrato le principali innovazioni introdotte dalla proposta di legge 282 del 2013: dal contrasto al consumo di suolo agli sforzi per garantire la correttezza delle procedure ed efficacia delle norme, dallo spazio dato all’informazione e alla partecipazione all’introduzione del concetto di patrimonio territoriale, dalla pianificazione di area vasta alle politiche per la casa, dalla prevenzione e mitigazione dei rischi idrogeologico e sismico ai tempi e contenuti della pianificazione e alla tutela paesaggistica.
“È bene chiarire ancora e confrontarsi sul contenuto della legge per sgomberare il campo da alcune idee preconcette che continuano a manifestarsi”, ha detto l’assessore. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è il perfezionamento del concetto di governance interistituzionale. Sia la legge 1 che la legge 5 hanno portato in Toscana innovazioni significative; era tempo di operare una valutazione, una condivisione e di apportare alcune ‘registrazioni’ sulla base dell’esperienza verificata in questi anni”. Ancora, secondo Marson, lo scopo “è quello di disaccoppiare lo sviluppo economico dal consumo di suolo. Dobbiamo fare più sforzi, anche se è difficile a causa della frammentazione delle competenze, per incentivare il recupero edilizio dell’esistente”. Spesso le politiche regolative del territorio sono l’unico strumento di politica economica a disposizione delle amministrazioni locali. Per questo, ha concluso Marson, si è scelto “di promuovere la pianificazione intercomunale, per riportare il tutto a un livello più elevato”.
“Abbiamo l’obbligo di riconoscere ciò che è stato definito bello e bello, invece, non è. Abbiamo l’obbligo di riconoscere la semplificazione e lo snellimento tenendo a mente i fallimenti. I mesi che ci sperano dal varo della Riforma della legge 1, avranno il nostro contributo e la nostra convergenza su principi, anche in termini di verifica, che riteniamo essenziali”. Così la portavoce dell’opposizione Stefania Fuscagni, intervenuta al posto del vicepresidente della commissione Ambiente Andrea Agresti (Pdl/Ncd), ricordando il “grande contributo dato” dal consigliere. “Nel corso di tutto il processo del provvedimento, il vicepresidente ha suggerito linee di indirizzo per condividere principi e obiettivi”, ha detto la portavoce. Tuttavia, ha osservato, “su questa Riforma ci giochiamo tutto”. La “semplificazione, citata da più parti e inserita nel provvedimento, deve essere effettivamente tale”. “Non deve essere fotocopia del fallimento di altre semplificazioni, e mi riferisco alle Società della Salute, ma anche all’Unione dei Comuni”. La Riforma urbanistica deve “dimostrare che si può, anche in Toscana e in Italia, favorire lo sviluppo”. Dal portavoce anche l’appunto sul “necessario coinvolgimento dei cittadini, con un limite temporale ala discussione” e al “ruolo del garante. Il confronto è fondamentale. Sulla verifica, e perché ci sia realmente un percorso in questo senso, ci stiamo e ci staremo fino in fondo”.
Venturi, "La riforma darà una legge di equilibrio"
“Non è una legge rivoluzionaria nei principi, ma nel cosa vuol fare. La Legge 1 aveva la caratteristica di un elenco di cose, molte delle quali rimaste su carta. La riforma che la maggioranza condivide e sulla quale abbiamo lavorato molto, è una questione di equilibrio tra diversi punti di vista”. Così il presidente della commissione Ambiente del Consiglio regionale Gianfranco Venturi (Pd) ha concluso i lavori della lunga giornata tutta dedicata alla nuova legge per il governo del territorio della Toscana. “Partiamo da questo equilibrio faticosamente raggiunto, per andare verso un’approvazione in tempi contenuti”, ha continuato Venturi, dettando un calendario che punta ad arrivare alla consultazione effettiva “non oltre i primi giorni di gennaio 2014”. “Da quella data cominceremo a raccogliere quello che è possibile per redigere un articolato coerente con le scelte di programmazione regionale”.
“Il nostro primo obiettivo – ha rilevato il presidente della commissione – è quello del raggiungimento di una vera semplificazione”. In tema di “incentivazione al riuso”, Venturi ha spiegato che sono stati “identificati modelli”, anche per “evitare l’applicazione di procedimenti complessi su cose per natura semplici”. Per quanto attiene la “coerenza tra strumenti”, secondo Venturi il problema è nella “costruzione di una filiera che analizzi l’utilità concreta. In emergenza ci si muove di fretta e non si decide con serenità”, ha rilevato. C’è poi una “scommessa da raccogliere: possiamo immaginare, anche nel governo del territorio, una nuova forma di aggregazione basata su una visione comune”.
Ricordano i molti interventi della giornata, il presidente ha osservato come “una parte aveva a premessa la richiesta di ascolto. Questo convegno è nato da questo bisogno. Fa parte del precorso di concertazione e approvazione della legge”. “Abbiamo ascoltato chi è d’accordo e chi è in disaccordo. La maggioranza che governa questa Regione – ha detto – si prende onere, onore e responsabilità per una Riforma che giunge a seguito di una doverosa e approfondita riflessione”.
Ringraziamenti per le osservazioni “puntuali e interessanti” che sono emerse nel corso del convegno, sono stati espressi dall’assessore all’urbanistica Anna Marson che ha tuttavia espresso, nelle sue conclusioni, dichiarazioni precise: “Non ritengo accettabile che venga smontato l’impianto di un provvedimento a lungo approfondito, discusso e condiviso. Cercheremo di cogliere quanto di utile c’è nelle proposte che ho ascoltato”, ha chiarito Marson. “Credo sia importante, però, che ognuno resti nel ruolo che ricopre”. L’assessore ha stigmatizzato una serie di “accuse”, a volte “palesemente infondate”, mosse da “più parti e apparse anche sulla stampa nelle settimane scorse”. Tra queste, quella di una “legge centralistica e burocratica”, e di un “processo confuso”. “Non sono la premessa migliore per cercare il dialogo. Quella stessa concertazione che ho sempre perseguito, condividendo la legge anche con il sistema degli ordini professionali”, ha detto l’assessore.
“Fatti salvi i punti aperti sulle osservazioni richiamate nel corso del convegno che saranno aggetto di un ulteriore approfondimento – ha continuato Marson – posso dire che in tema di grande distribuzione, ad esempio, se dovessero emergere esigenze diverse, le valuteremo”. L’assessore ha quindi ricordato l’inserimento della banda larga “come dotazione fondamentale”.
Circa la richiesta di “più partecipazione, siamo sempre nell’ambito della concertazione” ha ricordato. “Stiamo cercando di farci carico di difficoltà anche nel settore edile promuovendo un’attività sostenibile. Le norme puntano in questo senso, ma non credo che la soluzione ideale sia affermare ‘liberi tutti’. Convergere sul principio del contenimento del suolo ma poi aprire alle eccezioni, non è praticabile”.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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