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Pieroni su legge di stabilità e futuro delle Province: "Se entro gennaio non si smuove nulla avviare il percorso elettorale"

Andrea Pieroni (foto gonews.it)

Legge di stabilità e futuro delle Province: ci va già duro Andrea Pieroni, che di quella di Pisa è il presidente ma ricopre anche la figura di leader dell’Upi Toscana.

“Abbiamo prodotto come Upi una serie di dossier per dimostrare che la riforma come pensata attualemtne non funziona dal punto di vista dei risparmi – spiega Pieroni – anche la Corte dei Conti ha detto che si rischia di far confusione rispetto al passaggio di funzioni e competenze ai Comuni, dove il quadro è incerto e nebuloso . Alcuni elementi di riflessione di Upi sono in discussione, come le modalità di rappresentanza del consiglio provinciale di secondo livello, in pratica espressione dei Comuni. Sista anche ragionando delle competenze, perché di fatto il disegno di legge svuota le Provincie di impegni importanti”.

“Si sta ragionando – prosegue il presidente – sui 56mila dipendenti che sono in ansia per il futuro e per questo, a parte rassicurazioni generiche, non c’è nulla di definito. L’orizzonte non sarà più dicembre, perché parlamento è ingolfato: se entro gennaio non si approva la riforma si dovrà iniziare il percorso elettorale per il rinnovo delle province. Almeno il presidente dovrebbe essere eletto dai cittadini, dovendo comunque rappresentare dei territori e delle comunità”.

“Viviamo una situazione finanziaria che dire tragica può essere poco – conclude Pieroni – fino a giugno 2014 rimarranno le attuali funzioni e competenze con risorse decisamente ridotte, un patto di stabilità che incide pesantemente, con situazioni di emergenze come quelle dei recenti eventi climatici, alluvioni e frane, in cui vi è la necessità di intervenire. Non potendolo fare per vincoli legati al patto e alla scarsità di risorse, bisogna uscirne rapidamente. La Provincia può dare ancora risposte al territorio, il rischio è che nel 2013 alcune non rispetteranno il patto e ci saranno conseguenze pesanti. Abbiamo chiesto aiuto alla Regione Toscana, ma in questo momento l’attenzione è stata minima. Vivremo un 2014 pieno di incertezze e complicato: tutto ciò si rifletterà sui servizi e sulle problematiche che interessano cittadini, territori e imprese”.

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