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Un nuovo ospedale, Rossi: "Deve essere anche l'occasione per innovare e aggiornare le modalità organizzative"

Enrico Rossi

"Ci siamo assunti una responsabilità e abbiamo fatto una cosa buona per Lucca. Un nuovo ospedale non è soltanto una struttura più moderna e attrezzata, ma è e deve essere anche l'occasione per innovare e aggiornare le modalità organizzative. Vedo che l'azienda e il personale dell'azienda lucchese si stanno preparando per il trasferimento nel modo migliore, sperimentano cioè il lavoro nuovo che li attenderà al San Luca".

Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che stamani ha visitato l'ospedale Campo di Marte dedicando particolare attenzione al percorso di riorganizzazione secondo l'ottica dell'intensità di cure, avviato da oltre un anno e mezzo e culminato con l'apertura della Medicina d'urgenza. Erano con lui l'assessore al diritto alla salute, Luigi Marroni, il direttore generale della Asl , Antonio D'Urso, il presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale, Marco Remaschi, il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, e il presidente della Provincia , Stefano Baccelli.

"Ogni trasferimento – ha detto il presidente incontrando i giornalisti – porta con sé tensione e qualche preoccupazione e sono qui oggi anche per testimoniare la mia vicinanza in questo delicato passaggio. Ho però avuto modo di vedere – ha sottolineato – che si sta facendo un grande lavoro, vedo partecipazione ed entusiasmo tra gli operatori della sanità lucchese  e ci sono tutte le condizioni perché il trasferimento avvenga positivamente e nell'interesse soprattutto dei cittadini e del loro diritto alla salute".

Rispondendo ad una domanda sul mantenimento di alcune funzioni sanitarie all'interno del Campo di Marte, il presidente Rossi ha detto che questo era previsto fin dall'inizio: "Non ci saranno due ospedali. L'ospedale è quello nuovo mentre qui vivrà un polo per le cure intermedie, che non porterà nessun aggravio di costi. La sanità toscana – ha voluto ribadire Rossi – è in pareggio e tutta certificata".

Prima del presidente il direttore generale della Asl, Antonio D'Urso, aveva presentato il lavoro compiuto dall'azienda. ""L'attivazione della medicina d'urgenza – ha detto – è stata l'occasione per verificare quanto ci siamo proposti di fare nel nuovo ospedale. I processi che caratterizzeranno l'attività del San Luca sono stati già messi alla prova qui, e con ottimi risultati. E' questa una sfida decisiva per questa azienda – ha detto ancora –, insieme alla valorizzazione delle attività territoriali che rimarranno al Campo di  Marte e all'organizzazione della sanità nella Valle del Serchio".

Nel suo intervento l'assessore Marroni ha espresso il sostegno della Regione al progetto di lavoro della Asl lucchese e rispondendo ad una domanda sui posti letti che saranno disponibili nel nuovo ospedale, ha detto che "la scelta della Regione è quella di assicurare i posti letto che servono ad una sanità moderna ed efficiente. Spesso – ha affermato – quello dei posti letto diventa un ‘totem' che alimenta polemiche localistiche. La verità è che letti poco utilizzati possono essere inutili e inutilmente costosi. Bisogna invece spendere di più nelle tecnologie e nelle attrezzature d'avanguardia. E comunque – ha ribadito – i posti letto a Lucca non diminuiranno, ma anzi saranno più di quelli attualmente utilizzati al Campo di Marte".

La domanda di un giornalista ha consentito al presidente Rossi di tornare sulla questione della riorganizzazione del 118. "Mi pesa – ha detto – non aver portato a termine questa "riforma" negli anni passati, figuriamoci se ora la rimettiamo in discussione. La commissione di esperti ha valutato e si è deciso un percorso di razionalizzazione. C'è un momento in cui le polemiche campanilistiche devono lasciare il campo al merito dei problemi. Mi auguro che tutti capiscano che la cosa importante è mettere al centro i cittadini e i loro interessi. Riorganizzando il 118 vogliamo dar vita ad un servizio più efficiente e che salvi più vite umane".

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