'Badanti', si prova a strutturare la professione: formazione e orientamento in primo piano

foto d'archivio
Più informazione, più regole certificate, più opportunità di formazione professionale specifica – in una parola: una vera e propria strutturazione – per l’area del 'lavoro di cura' svolto da coloro (in prevalenza donne; e con un’alta percentuale straniera), che si occupano di assistenza alle persone, con speciale riguardo per quelle non autosufficienti, dando una mano insostituibile a tante famiglie pisane.
L’idea è quella di portare queste attività, ancora oggi non di rado svolte al di fuori dei canali formali, ad assumere invece le caratteristiche di un sistema organizzato, con l’obiettivo di garantire maggiori certezze a tutti: lavoratori e datori di lavoro. L’obiettivo è alla base di uno specifico progetto regionale avviato nel 2011, la cui piattaforma di attività trova ora, nel nostro territorio, uno strumento di applicazione, e di ampliamento dei servizi previsti, in un protocollo sottoscritto dai vari soggetti operanti nel settore. A illustrarne i contenuti sono i rappresentanti degli stessi componenti del pool promotore: per la Provincia l’assessore Anna Romei (occupazione e sociale); per l’Usl 5 il direttore generale Rocco Damone; per il Forum Terzo Settore il portavoce Verter Tursi; per la Sds-Società della Salute dell’Area Pisana la presidente, Sandra Capuzzi, per quella del Valdarno David Spalletti (assessore al sociale di San Miniato) e per Sds Valdicecina Simone Lonzi (assessore al sociale di Volterra); il pool promotore comprende inoltre Sds Valdera, Unione Comuni Valdera e Unione Comuni Valdicecina.
“Il welfare, nel quale le funzioni esercitate da chi svolge il cosiddetto ‘lavoro di cura’ hanno un ruolo di crescente importanza, si basa – spiegano – un una ‘miscela’ di servizi formalizzati (l’assistenza domiciliare integrata, le prestazioni semiresidenziali e così via) con soluzioni al contrario ‘informali’ utilizzate dalle singole famiglia. Ecco, la parziale mancanza di meccanismi precisamente regolati (di formazione, selezione e assunzione), unita alla carenza d’informazione tipica di questo modo di procedere, rende il sistema fragile, soggetto alla presenza di zone grigie: nel migliore dei casi privo di ordinati ed efficaci dispositivi di indirizzo verso le opportunità di lavoro”.
Come procedere per dare maggiore organizzazione al sistema? Per individuare soluzioni efficaci, è stato costituito – nell’ambito del progetto regionale – un gruppo di elaborazione, insediatosi nel febbraio scorso, che ha espresso indicazioni rispetto a tutta una serie di temi specifici: informazione, incrocio domanda e offerta di lavoro, formazione e qualificazione degli addetti, strumenti di tutela; l’attuazione degli interventi prospettati (o la prosecuzione di quelli già avviati) e la loro integrazione con ulteriori iniziative è appunto la “missione” che si è data il protocollo siglato questa mattina. Vediamo dunque alcuni degli indirizzi operativi assunti, il cui insieme costituirà l’impalcatura di una vera e propria “governance locale” del settore “assistenza familiare”.
Organizzazione: attivazione di un Tavolo tecnico di coordinamento partecipato da tutti i soggetti firmatari dell’intesa. Informazione: monitoraggio della realtà del ‘lavoro di cura’ sul territorio provinciale, mappatura delle risorse, attivazione di sistemi di consulenza e orientamento per operatrici e famiglie, messa in rete di tutti i servizi collegati con questa particolare area professionale (sportelli informativi immigrati, centri anziani, patronati, sindacati e così via). Incrocio domanda-offerta: creazione di un sistema per il ricevimento di richieste e offerte d’assistenza, la loro messa in contatto, il supporto al perfezionamento contrattuale dei rapporti di lavoro. Formazione: possibilità di attivazione di percorsi professionalizzanti, tirocini formativi nei servizi domiciliari, albi degli assistenti familiari. Tutela: avvio di percorsi comuni di garanzia alle donne straniere, alle persone non autosufficienti a alle famiglie. Attività di accoglienza. Messa in funzione di servizi di prima informazione (compresa la gestione di un numero verde), orientamento e accompagnamento, da affidare a una struttura dedicata, in via di individuazione attraverso bando pubblico pubblicato nel luglio scorso.
Sportelli accreditamento
Le domande di accreditamento possono essere presentate ai seguenti sportelli:
Pisa - Società della salute – SdS, Via Saragat 24
Eleonora Moretti 050/954141 - e.moretti@usl5.toscana.it
Arianna Norelli 050/954129 - arianna.norelli@usl5.toscana.it
previo appuntamento telefonico.
Valdera - SERVIZIO PROGETTI SOCIALI E PARTECIPAZIONE Unione valdera- via Brigate Partigiane, 4 - 56025 Pontedera (PI)
Rossella Iorio 0587 299.583 - r.iorio@unione.valdera.pi.it
Francesco Giorgione 0587 299.561 - f.giorgione@unione.valdera.pi.it
previo appuntamento telefonico.
Valdarno
| Punto informativo Unitario Montopoli in Val d'Arno | via Guicciardini 61, Montopoli | 0571/449835 | Da Lunedi a Venerdi ore 8.30 - 12.30; Martedi: ore 8.30 - 12.30 e 14.00 - 18.00 | |
| Punto informativo Unitario S. Miniato | Loggiati di S. Domenico 3, San Miniato | 0571/406800 | Lunedi e Martedi: ore 8.30 - 13.00; Giovedi: ore 8.30 - 13.00 e 14.30 - 16.00; Sabato: ore 8.30 - 12.30; mercoledì e venerdì chiuso | |
| Punto informativo Unitario Castelfranco di Sotto | via Gioberti 3, Castelfranco | 0571/487252 | Da Lunedi a Mercoledi: ore 10.00 - 13.00; Giovedi: 15.30-18.00; Da Venerdi a Sabato: ore 10.00 - 13.00 | |
| Punto informativo Unitario S. Croce sull'Arno
| via Copernico 2, S. Croce | 0571/389800 | Da Lunedi a Venerdi ore 9.00 - 13.30. mercoledì chiuso |
Alta Val di Cecina
APSP Santa Chiara - Borgo S. Giusto – Volterra
Chiara Bruschi – 0588 86090 int.303
accreditamento@santa-chiara.it
Lun. – Ven. ore 9/12
Sportelli Validazione / certificazione delle competenze / formazione
Domanda scritta a: Provincia di Pisa servizio lavoro e Sociale v. C. Battisti 14, Pisa.
Le domande possono essere presentate sia ai CI che agli sportelli accreditamento
Vanno raccolte dai Centri per l’impiego:
PISA - Via Cesare Battisti, 14 Tel. 050 929 700 Fax 050 929735 - centro.impiegopisa@provincia.pisa.it
PONTEDERA - Via R.Piaggio, 7 Tel. 0587 255 200 Fax 0587 255 207 - centro.impiegopontedera@provincia.pisa.it
SANTA CROCE - Via Donica, 17 Tel. 0571 30888 Fax 0571 366035 - centro.impiegoscroce@provincia.pisa.it
VOLTERRA - Piazza S. Michele Tel. 0588 87728 Fax 0588 86176 - centro.impiegovolterra@provincia.pisa.it
Fonte: Provincia di Pisa - ufficio stampa