
"La Regione Toscana non intende affatto chiudere l'Autorità di Bacino del Magra, ma renderla più vicina alle esigenze del territorio e più funzionale e operativa". Così l'assessore regionale all'ambiente risponde a quanti in questo periodo hanno accusato la Regione Toscana di voler smantellare l'ente interregionale.
"Si tratta di un'operazione - continua a spiegare Bramerini - resasi necessaria dopo un'analisi seria e approfondita delle difficoltà attraversate dall'Autorità di Bacino del Magra che aveva fatto emergere che questo ente non aveva più capacità di spesa a causa dei vincoli imposti dal Patto di stabilità e che le poche risorse che riusciva a gestire erano solo quelle finalizzate a spese correnti di gestione quali l'affitto dei locali, gli stipendi, le consulenze, ma nessuna risorsa poteva essere destinata ad opere sul fiume".
Sulla base degli indirizzi che hanno dato i due presidenti di Regione, Rossi e Burlando, nel protocollo d'intesa siglato poco prima dell'estate, ovvero di semplificare le procedure burocratiche e massimizzare l'attività sul fiume con particolare riferimento all'attività di manutenzione ordinaria, è stata proposta una modifica all'intesa, sempre concordata e condivisa con gli uffici della Regione Liguria (anche con specifici incontri svoltisi a La Spezia), dove siamo riusciti a azzerare i costi accessori di gestione. Per le spese degli immobili, la Regione Toscana si è offerta di ospitare a costo zero nei propri uffici di Massa tutte le strutture dell'Autorità di Bacino facendo presente che è a sua volta disponibile ad andare in strutture ricadenti in territorio ligure a zero spese.
Per i costi degli incarichi e le consulenze, questi rientrano direttamente nel bilancio delle singole Regioni che sulla base delle determinazioni del Comitato tecnico e del Comitato istituzionale procederanno all'affidamento dei singoli incarichi di studio per approfondimenti del quadro conoscitivo.
Riguardo al Comitato tecnico, viene ridotto da 18 a 8 persone, riduzione che azzera i costi del gettone di presenza così come avviene per il Comitato istituzionale che passa da 8 a 6 persone.
Tutte le risorse risparmiate, che ammontano a circa 500mila euro annui tra Toscana e Liguria, saranno finalizzate alla realizzazione di interventi di manutenzione sulla base di quanto definito dal Comitato tecnico e da quello istituzionale sulla base degli approfondimenti (finanziati dalla Regione Toscana) di tipo scientifico compiuti dall'Università di Genova e Firenze all'indomani dell'alluvione del 25 ottobre 2011.
"Se poi a livello nazionale - conclude l'assessore - lo Stato darà attuazione al decreto legislativo 152 del 2006 e, più in generale, a quelle che sono le disposizioni e le indicazioni dell'Unione europea istituendo distretti, credo che non si possa far altro che inserire la discussione in atto sull'Autorita' di Bacino del Magra in questo contesto".
Fonte: Regione Toscana
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