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La Regione rimette mano all'Irap.Sconto prorogato per chi assume da mobilità

La sede della giunta regionale a Novoli (Firenze)

L'aliquota base anche per il 2014 rimane il 3,9% da calcolare sulla produzione netta. Sconti per le reti di impresa e le ditte che decidono di investire in loco

Aiutare la crescita, incentivare le reti d'impresa, favorire gli investimenti nelle aree in crisi (quelle che vengono definite aree integrate di sviluppo territoriale) e puntare sulle imprese innovative. La Regione Toscana mette mano all'Irap, l'imposta sulle attività produttive. Lo fa con una legge ad hoc di riordino delle agevolazioni fiscali, che la giunta ha collegato alla finanziaria per il 2014. Ci guadagnano le aziende. Crescono infatti le imprese che potranno godere delle agevolazioni e crescono gli sconti, stimate per il 2014 in 16 milioni, 3 milioni in più di adesso.  Si tratta in gran parte di agevolazioni 'automatiche', il che semplifica i rapporti tra imprese e pubblica amministrazione.  Con la proposta di legge la Regione intende inoltre raccogliere in una sorta di 'testo unico' tutte le agevolazioni tributarie regionali.

L'aliquota base dell'Irap anche per il 2014 rimane il 3,9% da calcolare sulla produzione netta.  Le misure completamente nuove riguardano le reti di impresa (che pagheranno solo il 3,4%), le aziende che firmano protocolli di insediamento e che decidono di investire in Toscana (3,4%) e le imprese che si insedieranno in aree integrate di sviluppo territoriale (il 2,4%). Non pagheranno proprio l'Irap, per un anno, le nuove imprese che nasceranno nel 2014 ed investiranno sull'high tech, in setttori innovativi ad alta e media intensità tecnologica che operano nei comparti dell'industria e dei servizi.

Sconto prorogato per chi assume da mobilità - E' stato prorogato lo sconto, introdotto quest'anno, riservato alle imprese medie, piccole e micro che hanno assunto dalla liste di mobilità nuovo personale con un contratto di almeno due anni, che hanno assunto lavoratori a tempo indeterminato o che hanno trasformato contratti a tempo determinato in indeterminato. Lo sconto opera sulla base imponibile ed oscilla da 600 a 1500 euro a lavoratore, a seconda delle aliquote applicate, con una media di 1.200 euro. Per le assunzioni a tempo determinato di almeno due anni l'agevolazione varrà, per il 2014, solo nel caso di lavoratori ultracinquantacinquenni in mobilità.

Bonus per cultura e paesaggio - L'Irap si conferma più leggera anche per investe in cultura e su progetti dedicati alla tutela del paesaggio. La norma era stata introdotta quest'anno e il meccanismo è semplice: se un'azienda spende e finanzia ad esempio progetti per 1000 euro, ne può detrarre 200 dall'Irap da pagare.  Un credito d'imposta, fino a 15 mila euro, è riservato anche alle microimprese che si doteranno di almeno due certificazioni riconosciute da standard internazionali  o che inverstiranno in progetti di internazionalizzazione partecipando ad esempio a fiere internazionali all'estero.

Aliquote ed agevolazioni confermate - Scompaiono le agevolazioni da anni riservate alle imprese certificate ISO14001 e SA8000,  la cosiddetta certificazione di 'responsabilità sociale'. Sono le uniche cancellate.  Tutti gli altri sconti ed aliquote agevolate vengono invece confermate. Pagheranno il 2,98% le imprese di noleggio di autovetture, le Onlus, le cooperative sociali, le imprese sociali e le Asp, ovvero le aziende di servizi alla persona, se svolgono attività commerciale.  Aliquote al 3,3% per le aziende certificate Emas e al 3,44, anch'esse confermate, per le imprese in territori montani.

Continueranno a non pagare l'Irap gli esercizi commerciali in zone montane che svolgono servizi di particolare interesse per la collettività. Continueranno a pagare il 3,9% della produzione netta il manifatturiero e il settore delle costruzioni, tolte le aziende farmaceutiche o chi lavora con le grandi opere.  Lo stesso vale per le piccole imprese che lavorano nel commercio, nella ricezione alberghiera  e nella ristorazione, salvo le società di capitali.  Tutti gli altri pagheranno, come quest'anno, il 4,82 per cento: l'aliquota massima già riservata da qualche tempo in Toscana a banche, assicurazioni, società immobiliari, gestione di autostrade e raffinerie di petrolio.

Enti pubblici e pochi altri soggetti sono tenuti invece a  versare l'8,5 per cento di quanto spendono per stipendi e collaborazioni continuative o a progetto,  il 7,58 le aziende di servizi alla persona che svolgono solo attività istituzionale.

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