"Città amica dei bambini? Iniziativa lodevole ma è così vero che i nostri figli sono garantiti da questa amministrazione?"

foto gonews.it
Venerdì 15 novembre Santa Croce sull'Arno sarà insignita del titolo di 'città amica dei bambini e delle bambine'. E' prevista una cerimonia al cinema Lami a cui parteciperanno, tra gli altri, anche il Prefetto di Pisa Tagliente e il presidente della Provincia Pieroni. Alla vigilia della cerimonia arriva l'intervento polemico delle forze politiche di opposizione
L’autunno è stagione di riflessione e non è inusuale trovarsi a tirare le somme di quanto è stato fatto o quanto si poteva fare e non si è fatto.
È per questo che ci coglie l’amarezza vedendo i numerosi volantini di propaganda che la nostra amministrazione comunale ha avuto premura di stampare e distribuire su tutto il territorio per pubblicizzare l’evento che si terrà venerdì prossimo al cinema Lami; alla presenza del Prefetto di Pisa, del Presidente di Provincia e innumerevoli altre autorità, saranno lodate le gesta dei nostri amministratori, capitanati dal Primo Cittadino che, nel corso di 2 legislature, di questo tipo di manifestazioni non se n’è fatta scappare una. Ogni occasione è stata buona per riempirsi la bocca e la pancia (perché alla fine qualche piccolo “rinfreschino” c’è sempre scappato) di quanto attenti siano stati loro a salvaguardare il futuro dei nostri bambini.
Santa Croce città dei Bambini e delle Bambine è un fatto che non ci trova contrariati e anche l’iniziativa in questione, a favore dell’UNICEF, non può trovarci sfavorevoli. Ma la domanda che poi infine genera l’amarezza è: ma è così vero che i nostri figli sono garantiti da questa amministrazione comunale, per quanto di loro competenza?
Pare alquanto incongruente parlare di preoccupazione per la salute e sicurezza dei più deboli quando poi ci si è potuti permettere il lusso di non presentare in tempo il progetto che avrebbe valso lo stanziamento dei fondi affidati alla Regione Toscana, nell’ambito del decreto del Fare, necessari per la messa in sicurezza degli edifici scolastici.
Infatti l’amianto che risiede su buona parte della copertura della scuola Media C. Banti è sempre lì. E permane lì dopo due legislature dove fra una vendita di fogna e un pezzo di depuratore non si è stati comunque in grado di approntarne lo smaltimento.
Un fatto assai grave ma volendo declassare l’inettitudine di questa amministrazione a mero peccato veniale, l’amarezza rinforza ulteriormente perché ora, nello sprint finale, dal cielo poteva venire una sorta di Manna. E così, mentre S. Miniato, Montopoli e Castelfranco, pur non dovendo smaltire il pericolosissimo amianto, hanno ricevuto ciò che hanno chiesto, a noi non è toccato l’ombra di un “duino”.
Ancora amarezza a gratis deriva dal fatto che proprio l’assessore di riferimento, assessore Massimo Fanella, è noto professionista, con una carriera di geometra ben avviata e quindi la deformazione professionale, doppiamente, gli avrebbe imposto di essere solerte in tal senso.
Ci rimane solo sperare che nessuna tegola caschi in testa ai nostri figli mentre provano ad andare in classe a diventare il nostro Futuro perché, tra le altre cose, la tettoia di quella scuola media è ad oggi inagibile e i lavori di manutenzione, per altro non contrassegnati da alcun cartello come invece prevedrebbe la legge, è smantellata per il ripristino delle travi di legno. Opera che poteva essere benissimo realizzata nei mesi estivi, visto che anche in questo caso è un obbligo di legge quello di non fare interventi programmabili agli edifici scolastici durante lo svolgersi dell’anno scolastico. Oppure, ancor più grave, non ci eravamo accorti che qualche trave stava cedendo perché fatiscente e quindi in maniera del tutto straordinaria si deve correre ai ripari per evitare il peggio. Domandiamo allora, e per finire con l’ultima sferzata di amarezza, se il progetto per lo stanziamento dei fondi non si è fatto in tempo a realizzarlo e presentarlo, se gli edifici non sono stati revisionati e controllati, cosa si è fatto in tutto questo tempo?
Forse troppo occupati a “fare” per ricevere Oscar ed encomi per il Piatto della Mamma o per iniziative (sottolineiamo comunque lodevolissime) come quella di venerdì prossimo che però nè garantiscono un posto alla scuola materna a tutti i nostri figli, nè evitano (abominevole solo il pensiero) che qualche micro-fibrilla di amianto possa finire nelle vie respiratorie dei nostri bambini e bambine.
E tutto questo accade nella ridente città che si dichiara loro amica, ma che non sa come fare per inibire il rischio della devastazione di un Mesioltelioma ai loro polmoni.
Fonte: PDL Santa Croce, Il Centrodestra per Santa Croce e Fratelli d'Italia Santa Croce