
“La Regione Toscana si fa soffiare l’Eaton di Massa a sua insaputa. Il piano di reindustrializzazione era nato per fallire: ora l’assessore al lavoro e la dirigenza del Consorzio Zia dovrebbero andare a casa”. Così il consigliere regionale Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta) commenta la notizia comparsa oggi sulla stampa circa l’acquisizione di terreno e capannoni ex Eaton a un imprenditore locale.
“Dopo 5 anni di stallo – continua Chiurli – durante i quali il presidente Rossi ci ha raccontato che nessuno era interessato a rilevare l’area, il piano di reindustrializzazione promosso dalla Regione va a carte quarantotto. Senza nessuna garanzia per il territorio o per i quasi 300 ex dipendenti, ormai fuori da ogni ammortizzatore sociale”. Il piano, infatti, prevedeva che la Regione acquistasse l’area per 5 milioni di euro e la riaffittasse a lotti ad eventuali nuove imprese. A gestire l’intera operazione avrebbe dovuto essere il Consorzio Zia, “che però non ha ancora presentato alcun piano”, sottolinea Chiurli.
“Mentre la politica continuava a perdere tempo – attacca il consigliere – l’area è stata comprata da un imprenditore a prezzo pieno. E per fortuna, considerati i tempi della pubblica amministrazione. Ma si tratta dell’ennesima dimostrazione di incapacità da parte della Regione Toscana. Ancora una volta – ribadisce Chiurli – la politica ha dimostrato di non essere all’altezza del proprio ruolo. Dopo il caso dell’ex Isi, della Mabro e di altri numerosi esempi, l’assessore al lavoro dovrebbe dimettersi”.
Fonte: Gruppo Misto - Toscana Consiglio Regionale
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