
La commissione affari istituzionali ha ascoltato in audizione i sindaci di tre Comuni coinvolti
Sarà il Consiglio regionale, nella sua prossima seduta, a pronunciarsi sull’istituzione del comune unico della Montagna Pistoese e sullo svolgimento del referendum.
Lo ha deciso all’unanimità la commissione Affari istituzionali, presieduta da Marco Manneschi (IdV), al termine dell’audizione dei sindaci dei comuni di Piteglio, Cutigliano e San Marcello. Il sindaco di Abetone, invitato, non era presente.
Il presidente Manneschi ha in apertura riassunto i termini della questione, che ha portato all’adozione di atti formali orientati sinora, sulla base delle indicazioni dei Sindaci, a far svolgere il referendum.
Le posizioni di due Sindaci sono cambiate: il Comune di Abetone ha chiesto espressamente di essere estromesso dalla proposta referendaria, mentre il Comune di San Marcello ritiene che senza Abetone non si possa procedere alla fusione.
“Il Consiglio regionale ha votato per lo svolgimento del referendum e lo dobbiamo fare - ha ricordato Antonio Gambetta Vianna (Più Toscana – fed. Cristiano Popolari) – Mettiamo la proposta di legge all’ordine del giorno della prossima seduta”. D’accordo con lui si è dichiarato Gabriele Chiurli (gruppo Misto)
“I cittadini devono esprimersi” ha affermato il sindaco di Piteglio, Claudio Gaggini, lamentando il tempo perso e sottolineando che ben tre sindaci sono alla scadenza del loro mandato.
“Se il comune di Abetone avesse manifestato le sue perplessità fin dall’inizio, non saremmo arrivati a questo punto – ha dichiarato il sindaco di Cutigliano, Carluccio Ceccarelli – Provocazioni come quella di passare all’Emilia Romagna fanno male alla montagna pistoiese”.
“Il progetto di fusione comprendeva sei comuni, poi ridotti a quattro, e il comune di Abetone ha sempre manifestato perplessità – ha ricordato il sindaco di San Marcello Pistoiese, Silvia Maria Cormio - Per questo abbiamo chiesto un percorso istituzionale ed un progetto partecipativo per poi fare il referendum. Una fusione senza Abetone sarebbe un danno economico e d’immagine”.
“Tutti si sono espressi a favore dello svolgimento del referendum – ha sottolineato Giuliano Tonarelli, coordinatore del comitato per il comune unico – Abbiamo già fatto venti assemblee su tutto il territorio e siamo stati invitati anche ad Abetone. Questo comune ha ricevuto ben due milioni di euro per gli impianti e complessivamente quattro milioni di euro in un anno. La stagione sciistica dura quattro mesi, nel resto dell’anno la montagna vive di altre attività”.
“Non nascondo una certa irritazione nei confronti di alcuni enti locali – ha dichiarato Marco Ruggeri, capogruppo Pd in Consiglio regionale – Non c’è dubbio che la leale collaborazione tra le istituzioni sia venuta meno”.
La Commissione ha comunque deciso di rimettere al prossimo Consiglio la valutazione sulla proposta di svolgimento del referendum.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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