Campatelli risponde al M5S sulla palestra: "Problemi di realizzazione, la ditta li sta risolvendo e non non tireremo fuori altri soldi"

Federico Campatelli (foto gonews.it)

Il sindaco: "Lo spazio realizzato in una ottica di prospettiva. Abbiamo dato al paese un nuovo luogo pubblico". Ai militanti del Movimento: "Non candidatevi concentrandovi solo sul PalaCampatelli"


In merito alla questione delle infiltrazioni alla palestra comunale di Gambassi Terme, sollevata dal MoVimento 5 Stelle, il sindaco Federico Campatelli ha scritto una lettera aperta per replicare in merito alle osservazioni mosse.

La pubblichiamo di seguito in forma integrale.

“Cari Concittadini,

forse rispondendovi deluderò la vostra speranza che non lo facessi, ma ritengo utile invece fare alcune considerazioni in merito a ciò che avete scritto sulla nuova palestra comunale. 

Per quanto riguarda le infiltrazioni di acqua verificatesi nel sottopasso di collegamento e in una zona del settore spogliatoi, esse dipendono in parte da una cattiva esecuzione delle opere di impermeabilizzazione di parte del tetto e del sottopasso e in parte da cause che sono tutt’ora in fase di accertamento: la ditta esecutrice e il direttore dei lavori sono già all’opera per eliminare il problema e resta inteso che questa Amministrazione non procederà al pagamento del saldo di quanto dovuto finchè le opere non risulteranno eseguite ad opera d’arte. Sia l’impianto che il sottopasso rimangono comunque totalmente agibili e, come ammette lo stesso Movimento, già ampiamente utilizzati dalla tantissimi cittadini e società sportive. 

Per il resto, quanto avete affermato contiene, come è stato notato da molti, una palese contraddizione, laddove ci si chiede se era davvero necessaria un’opera di queste dimensioni  e contemporaneamente si afferma che dato “l’elevato numero di utenti che si sommano tra calcio, basket, pallavolo, ginnastica, ballo, etc” l’impianto avrebbe dovuto essere più grande e gli spogliatoi avrebbero dovuto essere almeno il doppio” (a proposito perché dite che gli spogliatoi sono solo due? Sono quattro, più il doppio spogliatoio arbitro per il calcio e per la palestra….): non ho capito cioè se la critica che viene mossa all’Amministrazione Comunale è di averla fatta troppo grossa o troppo piccola questa palestra. 

In verità, nel costruire questo impianto il Comune non ha pensato solo alle esigenze di oggi, ma anche a quelle che avrebbero potuto sorgere nei prossimi anni, e alla razionalizzazione dei costi di gestione degli impianti e alla facilità di spostamento dei bambini delle scuole: è per questo che abbiamo riunito attività scolastica ed extrascolastica in un’unica palestra e che  l’abbiamo integrata con  il campo di calcio e voluta attaccata alla scuola. La ristrutturazione della vecchia palestra non avrebbe consentito tutto questo. Soprattutto però, abbiamo voluto dare a Gambassi un ulteriore “luogo pubblico” nel vero senso della parola, un luogo cioè in cui oltre a fare attività sportiva ci sia occasione di incontro per persone di tutte le età, bambini e anziani, sia maschi che femmine, che praticano sport diversi ma sono ugualmente cittadini. Un luogo cioè in cui la gente si ritrova, parla e si conosce. In carne ed ossa, non su internet. Ed è quanto sta accadendo, nonostante i problemi che avete ricordato e che stiamo affrontando. 

Per quanto riguarda la copertura in sintetico del campo di calcio già esistente, ripeto quello che ho detto in occasione dell’inaugurazione della palestra: questa Amministrazione ha previsto questo intervento come unica opera pubblica del 2013. Se non a fine anno, al massimo ad Aprile (con l’approvazione del conto consuntivo) i soldi (400.000 euro circa) ci saranno. Rimane un unico punto di incertezza, e si chiama “patto interno di stabilità”, cioè quella legge dello Stato che impedisce ai Comuni di realizzare investimenti anche quando hanno i soldi. Se questo vincolo sarà rimosso Gambassi sarà pronto, altrimenti questa Amministrazione lascerà comunque quest’opera già finanziata a chi verrà dopo, sperando che abbia prima o poi margine per poterla realizzare. 

Aver dato priorità alla palestra vuol dire allora non aver tenuto in debita considerazione chi gioca a calcio? No, vuol dire però rifiutare l’idea che a Gambassi parlare di sport (e soprattutto di sport per i giovani) debba per forza voler dire solo parlare di calcio: non perché non ci piace il calcio, ma per non escludere una parte importante  (maggioritaria?) di cittadini e di famiglie che pagano le tasse come gli altri ma non hanno mai avuto l’opportunità di praticare uno sport nel luogo in cui vivono (ma alle bambine di Gambassi, per esempio, vogliamo dare la stessa opportunità dei loro coetanei maschi?). 

Infine, rimando al mittente l’accusa di “arroganza politica”. Il fatto che da qualche mese abbiate deciso di occuparvi di politica sotto le insegne del M5S lo ritengo un fatto positivo: è sempre bene che i cittadini si interessino della loro comunità. Ma non si deve avere l’arroganza di pensare che a Gambassi la serietà in politica cominci oggi con Beppe Grillo. Mi sono candidato a Sindaco per la prima volta nel 2004, con un programma elettorale che era il frutto di incontri con partiti, associazioni e cittadini, e nel quale era scritto chiaramente che per quanto riguarda lo sport (copio e incollo)  “i punti cardine dell’azione amministrativa dovranno essere l’efficienza e l’economicità nella gestione degli impianti ed il potenziamento dell’offerta di molteplici discipline sportive. Si ritiene prioritaria a tal fine la costruzione di una nuova palestra nel Capoluogo (preferibilmente in attinenza al complesso scolastico) ed una conseguente razionalizzazione della dislocazione degli impianti per le altre discipline”.

Poi, nel 2009, mi sono ricandidato dichiarando (copio e incollo ancora dal programma elettorale) che “l’approvazione del progetto definitivo della palestra comunale ed il suo completo finanziamento da parte dell’Amministrazione Comunale consentiranno di avviare nei prossimi mesi la fase esecutiva della realizzazione di questo importante impianto sportivo” .  Da parte di questa maggioranza quindi nessuna arroganza ma solo aver cercato di mantenere gli impegni presi con i cittadini quando abbiamo chiesto il loro voto e dopo aver fatto assemblee con associazioni sportive e genitori. 

Cari Capezzoli, Duccini e Ninci, se come sembra volete candidarvi a Maggio a diventare classe dirigente politica e amministrativa di questo Comune, il livello della prova che vi aspetta non è il “Palacampatelli”, perché non si governa 5 anni Gambassi solo criticando le cose fatte da un Sindaco  che sta chiudendo la sua esperienza nel rispetto degli impegni presi con gli elettori  in anni in cui forse la cosa pubblica non vi interessava quanto oggi.

Cominciate a dire ai gambassini quello che volete fare, con quali persone e con quali risorse. La differenza tra un movimento e una forza politica in fondo sta proprio qua: il movimento si limita a criticare (legittimamente) il passato e, al massimo, il presente; una forza politica progetta il futuro e prova a realizzarlo. Lavoro, Valdelsa ed Empolese, Città Metropolitana, patto di stabilità, servizi ai cittadini, scuola: credetemi, non è un momento facile. In bocca al lupo, sinceramente”.

Federico Campatelli, sindaco di Gambassi Terme

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