Regolamento urbanistico, approvato e in un mese a disposizione di costruttori e proprietari. Grazie ai Pua una vera rivoluzione nella viabilità. Novità in centro storico

Da sinistra l'architetto Marco Carletti, il sindaco di Empoli Luciana Cappelli e l'assessore Franco Mori (foto gonews.it)
Approvazione in via definitiva della variante di minima entità al piano strutturale, e secondo regolamento urbanistico
Previste novità per il centro storico
Fra un mese, appena sarà pubblicato sul Burt, Bollettino unico della Regione Toscana, Empoli avrà il suo secondo regolamento urbanistico. Un documento che durerà 5 anni e che apporta numerose novità che riguardano il centro storico, le zone agricole le aree produttive di Carraia e Pontorme, quasi quaranta piani urbanistici attuativi, i famigerati Pua che videro ‘assediati’ per una mattina, da decine di proprietari arrabbiati, gli uffici comunali di via del Papa. I Pua che sono stati passati all’approvazione tramite un avviso pubblico sono adesso attuabili con la costruzione degli edifici richiesti e grazie agli accordi col Comune, se portati a termine concretamente, si andrà verso la realizzazioni di alcune importanti opera necessarie per la mobilità cittadine.
“Non si tratta di una semplice “imbiancatura” del vecchio regolamento - dice l’assessore Franco Mori, accanto al sindaco Luciana Cappelli e all’architetto Marco Carletti, responsabile dell’ufficio urbanistica –, ma di un nuovo strumento urbanistico che nasce dall’ascolto, si attualizza ad una situazione complessa e che speriamo consenta di semplificare l’eventuale ripresa economica, sempre nel rispetto del nostro territorio”.
Per esempio a fianco del Parco di Serravalle, con collegamento fra Cortenuova e Pontorme e la Tosco Romagnola; la circonvallazione di Ponzano con un passante dalla rotatoria di via dei Cappuccini, sotto il cavalcavia della Fi-Pi-LI a via del Pratignone, dove, l’eventuale recupero della ex Montepagani porterebbe all’atteso (da oltre 40 anni) allargamento del sottopasso della Ferrovia. Ma si parla anche di grosse novità per via Piovola, l’area del Polo tecnologico e il decongestiamento di Villanuova.
Ma è giusto andare per ordine.
“L’APPROVAZIONE IN TEMPI RECORD”
Nella seduta consiliare terminata la scorsa notte, tra lunedì 4 e martedì 5 novembre, è stata approvata in via definitiva la variante di minima entità al piano strutturale e il secondo regolamento urbanistico.
Dal punto di vista istituzionale, l’iter autorizzativo, dopo l’avvenuta adozione del 19 gennaio 2013, ha previsto: presentazione delle osservazioni entro 60 giorni, esame di queste e la predisposizione del primo parere per discuterne nelle 6 commissioni Ambiente e Territorio, iniziate a fine giugno e concluse all’inizio di ottobre. Nove consigli comunali per l’esame e la votazione sulle singole osservazioni e il decimo, per l’approvazione definitiva.
“Mi preme sottolineare che delle 290 osservazioni presentate – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Franco Mori - per un totale di 590 punti, ne sono stati accolti 240 e parzialmente accolti 79”.
DUE LEGISLATURE CAPPELLI, DUE REGOLAMENTI URBANISTICI
“Credo sia il caso di sottolineare – spiega Mori – che questo è il secondo regolamento urbanistico in due legislature di Luciana Cappelli sindaco. Chi critica questa giunta e anche quella precedente per il suo immobilismo pensi a questo e pensi anche alle 14 varianti urbanistiche apportate. Difficilmente una città importante come Empoli, considerata alla stregua di un piccolo capoluogo di Provincia, può annoverare questi numeri. Le legislature Cappelli lasciano robe pesanti e importanti alla città”.
APPELLO A PROPRIETARI e PROFESSIONISTI
“A questo punto – prosegue Mori – lo strumento c’è. L’appello a professionisti, tecnici, proprietari e costruttori è quello che di agire, di passare all’attuazione dei vari piani. Ci sono cinque anni, non credo sia utile arrivare a presentare una domanda negli ultimi due anni, magari tutti insieme. A quel punto il nostro ufficio urbanistico si troverebbe oberato e visti i tempi tecnici non potrebbe farcela entro la scadenza del regolamento, che ricordo scadrà a dicembre 2018”.
“NON SIAMO in RITARDO”
“Rifiuto la critica che questo regolamento arriva in ritardo. Uno studio dell’Irpet dice – spiega l’assessore – che un Comune impiega 3 anni e mezzo per redigere un regolamento urbanistico. Quello precedente era scaduto il 29 gennaio 2010. Siamo al 5 novembre 2013, ci siamo insomma”.
DIBATTITO ISTITUZIONALE
“Devo dire che c’è un po’ di rammarico perché i piani regolatori sono uno strumento per tutta la città. Nelle varie commissioni ambienti mi aspettavo meno critiche e più proposte. E’ in quella sede che si doveva costruire il documento e in consiglio comunale poi approvarlo o meno. Insomma poche proposte sono arrivate dalle opposizioni”.
REGOLAMENTO REGIONALE
“Entro un anno e mezzo entrerà in vigore il nuovo regolamento approvato dalla Giunta Regionale. Potrebbe cambiare qualcosa, quindi chi desidera ragionare sulle basi di quello che abbiamo approvato si sbrighi”.
FRA LE NOVITA’ PARTICOLARI
Delle osservazioni accolte va ricordato l’altezza dei sottotetti, da 1,80 cm a 2,40 cm; accolta una deroga al 35% al rapporto di copertura del piano interrato, per aumentare le superfici a posto auto, e consentire volumi tecnici quali depositi per il contenimento delle acque piovane (bioedilizia); introduzione della possibilità di realizzare in deroga l’aumento della superficie, dell’altezza, oltre alla riduzione delle distanze, gli interventi finalizzati all’incremento delle prestazioni energetiche degli edifici”. Riconfermati tutti i Pua (Piani urbanistici attuativi) che con avviso pubblico i proprietari dei terreni interessati dai Pua ne avevano fatto richiesta. Prevista la messa in sicurezza idraulica dei rii minori nel piano di Marcignana e del torrente Orme;
CENTRO STORICO
Semplificati gli interventi negli edifici con grado di tutela medio basso. Introdotta la possibilità di cambio di destinazione d’uso da residenziale a commerciale, nei piani primi nelle vie degli edifici posti in via Ridolfi, via del Giglio e via G. del Papa. Possibilità di introdurre la destinazione commerciale terratetto degli edifici agli angoli degli incroci di via Ridolfi con via del Giglio e via G. del Papa. Possibilità di reperire gli standard di parcheggio fino a 200 m di distanza dal perimetro esterno del centro storico. “L’obiettivo delle novità introdotte al centro storico – ha sottolineato l’assessore Mori - è riportare attività non solo commerciali (grazie al cambiamento d’uso dei piani primi), recuperare il patrimonio edilizio esistente e quindi la residenza (tramite una facilitazione degli interventi sugli edifici)”.
ZONE:
Zone B (aree di saturazione del tessuto urbano)
- lasciati invariati tutti i precedenti parametri edilizi;
- Introdotto per gli interventi a rilevante interesse urbano il Progetto Unitario Convenzionale (PUC)
-
Zone C (aree di espansione) oltre a riconfermare tutti i Pua per cinque di questi facilitato l’iter autorizzativo tramite il Puc;
Zone D (aree produttive): introduzione della flessibilità di destinazione d’uso nei Pip di Carraia e Pontorme, e quindi la possibilità di svolgere tutte le funzioni di artigianato, commercio e direzionale, ottenendo una multifunzionalità all’interno della stessa area e dei singoli lotti.
ZONE AGRICOLE:
Le aziende agricole potranno realizzare fino a 600 mq, con intervento diretto (il precedente regolamento prevedeva meno di 150 mq). Gli annessi precari passano dagli 8 ai 50 mq; gli annessi agricoli non sono soggetti a superfici minime. Per l’agricoltura amatoriale, introdotta la possibilità di realizzare piccoli annessi in proporzione alla superficie utilizzata. Autorizzati box per animali d’affezione. Laghetti per la pesca sportiva: possibilità di realizzare fino a 100 mq di superficie coperta. Aperta negli edifici rurali, la possibilità di avere come destinazione d’uso non solo residenziali ma anche servizi, associazionismo e direzionale.
Edifici rurali: mantenuti gli 80 mq. Nel caso in cui la superficie risultasse di una metratura incapace di realizzare due unità abitative (esempio: unità abitativa di 130 mq), viene data la possibilità di realizzare una unità da 80 mq e l’altra di ciò che resta. Una sorta di deroga per garantire lo sfruttamento di tutta la superficie, evitando i frazionamenti dell’unità abitativa. Introdotta la possibilità di realizzare interventi di sostituzione edilizia delle sole superfici accessorie. Possibilità nelle aree agricole periurbane di realizzare posti auto coperti purché finalizzati alla installazione di pannelli fotovoltaici.
“Per le aree agricole – ha commentato l’assessore Mori - si tratta di novità importanti, sollecitate da sempre dai singoli cittadini, ma anche dalle associazioni di categoria, con attenzione al rispetto e al valore che il nostro territorio agricolo rappresenta”.
MOBILITA’
Grazie alla sottoscrizione degli accordi procedimentali che hanno portato alla riconferma dei Pua, è possibile pensare concretamente che nei prossimi cinque anni verranno realizzati.
Il passante Est della città di collegamento tra il quartiere di Serravalle, le frazioni di Cortenuova e Pontorme con la Tosco Romagnola, decongestionando così il traffico che attualmente si concentra sui ponti dell’Orme, in via Bisarnella e in via Berni.
Il completamento della circonvallazione Sud della città con il passante che dalla rotonda dei Cappuccini, parallela alla Fi-Pi-Li, tramite l’allargamento di via dell’Olivo, si collega alla via Pratignone, dove, con il Pua ex Montepagani, sarà realizzato il sottopasso della ferrovia;
Il passante nella frazione di Pozzale dall’area Peep a via Valdorme, decongestionando la via Adamello con la vecchia via Valdorme.
A questi interventi, legati ai Pua, si aggiungono:
La strada di nuova realizzazione di collegamento tra l’uscita Empoli centro della Fi-Pi- Li e la rotonda di via dei Cappuccini.
La bretella di collegamento della via Piovola allo svincolo di Empoli Est (strada di nuova realizzazione): soluzione per il decongestionamento al traffico della frazione Villanuova.
POLO TECNOLOGICO
La bretella di cui parliamo sopra servirà il polo tecnologico dove hanno sede il Gruppo Sesa e la Cabel: “Vorrei segnalare ai detrattori di quella variante che lì vi lavorano mille persone, 50% sono donne, l’80% sono laureati, il 95% sono a tempo indeterminato e che in quel fazzoletto di terra si fatturano all’anno qualcosa come 1.000 milioni di euro. Villanuova sarà così sempre di più un’area residenziale”.
PUNTO DI PARTENZA
L’architetto Marco Carletti, responsabile dell’ufficio urbanistica spiega: “In tre mesi, dopo l’esame della commissione – abbiamo redatto questo documento che non è un punto di arrivo, ma una partenza. Adesso tutto quanto è scritto qui sopra può essere attuato, siamo pronti a valutare i progetti. Chi vuol costruire o modificare si faccia avanti. Per il nostro ufficio inizia adesso una fase di lavoro che porterà al 3° regolamento urbanistico”.
Della serie: ci rivediamo fra 5 anni.