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Celebrazioni del 4 novembre, momenti di cordoglio a Marina e poi alla Sala Regia del Comune

La deposizione della corona di alloro di fronte di Marina di Pisa dedicato ai caduti del G222 della 46 Aerobrigata

La deposizione della corona di alloro di fronte di Marina di Pisa dedicato ai caduti del G222 della 46 Aerobrigata

Questa mattina il Prefetto di Pisa Francesco Tagliente, il Sindaco Marco Filippeschi, il Presidente della Provincia Andrea Pieroni, insieme alle massime Autorità Civili e Militari e alle rappresentanze delle Associazioni d’Arma e Combattentistiche, ha partecipato alle celebrazioni connesse alla ricorrenza del 4 novembre, 95esimo anniversario della fine del primo conflitto mondiale, la festa delle Forze Armate italiane e la Giornata dell'Unità nazionale.

A Marina di Pisa, presso il Monumento G222 "Lyra 34" insieme con il nuovo comandante della 46esima Brigata Aerea, Generale Roberto Boi, sono stati resi gli onori ai Caduti, con la deposizione di corone di alloro. A seguire, a Tirrenia, insieme con il comandante provinciale dei Carabinieri col. Andrea Brancadoro, sono stati resi gli onori ai Militari deceduti a Nassyria, deponendo corone di alloro alla base del Monumento ai Caduti.

Nell'ambito delle celebrazioni il Prefetto, il Sindaco e le altre Autorità civili e militari, hanno, poi, reso omaggio ai Dispersi in Guerra, con la deposizione delle Corone nella Cripta della Chiesa di S. Caterina, seguita dall'accensione della lampada della Pace.

Subito dopo, prima di raggiungere la Sala Regia del Comune per la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica e del Ministro della Difesa, il Prefetto, alla presenza del Questore Gianfranco Bernabei e delle altre Autorità, ha passato in rassegna i Reparti e le Associazioni d’Arma e Combattentistiche schierati per la cerimonia dell'Alza Bandiera.

La commemorazione a Pisa

LE PAROLE DI MARCO FILIPPESCHI

«Siamo a 95 anni di distanza dall’inizio del Primo conflitto mondiale, una guerra che ha è costata la vita di 17 milioni di persone e in cui per la prima volta hanno trovato applicazione le prime rudimentali armi di distruzioni di massa e un ancora più pericoloso armamentario concettuale che, sviluppato successivamente, porterà alla nascita dei totalitarismi, quali il fascismo in Italia e il nazismo in Germania, e per questa via alla tragedia della Seconda guerra mondiale». E’ partita da qui la riflessione del Sindaco di Pisa Marco Filippeschi in occasione della cerimonia commemorativa della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate che si è svolta questa mattina (lunedi 4 novembre) nella Sala Regia di Palazzo Gambacorti e a cui sono intervenuti anche il Prefetto Francesco Tagliente, il Comandante della 46esima Brigata Aerea generale Roberto Boi e l’Assessore Gabriele Santoni in rappresentanza dell’amministrazione provinciale. Per dire che «di tutto questo, e in particolare del ripudio della guerra come strumento politico per la soluzione dei conflitti, è importante fare memoria e motivo di riflessione proprio in occasione di una ricorrenza come questa, in cui si commemora il contributo e il sacrificio che le nostre forze armate hanno dato per la libertà e l’unità del nostro Paese e per la difesa dei diritti umani e l’affermazione della democrazia in tanti contesti di crisi – ha proseguito il primo cittadino -: da qui, quindi, la decisione tutt’altro che rituale di aprire le commemorazioni di stamani con le deposizioni delle corone di alloro in Largo Betti a Marina di Pisa, di fronte al monumento in memoria dei caduti del G222 della 46esima Aerobrigata abbattuto 21 anni fa nei cieli di Sarajevo mentre trasportava un carico di aiuti umanitari destinato alle vittime del conflitto dell’ex Jugoslavia, e in Piazza dei Fiori, a Tirrenia, di fronte al Monumento che ricorda le vittime di Nassirya. La comunità pisana, infatti, si unisce alla vicinanza e alla solidarietà nei confronti dell’esercito e, in particolare, di coloro che operano lontano dall’Italia, in tanti contesti di crisi».

Fonte: Prefettura di Pisa - Ufficio Stampa

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