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I resti di un antico mulino ad acqua ritrovati a Ponte al Prato

La località Ponte al Prato di Larciano

Primi risultati sui ritrovamenti in estate nel corso dei lavori di realizzazione del metanodotto. I reperti sarebbero del III-IV secolo Dopo Cristo

"Era estate quando, durante i lavori del metanodotto, furono ritrovati alcuni resti lignei in Località Ponte al Prato a Larciano.

Oggi possiamo dire che si tratta di importantissimi resti di un mulino ad acqua le cui strutture si sono mirabilmente conservate grazie ad un ambiente di giacitura umido ma anaerobico.

Il ritrovamento dovrebbe essere un unicum in Italia per mole, stato di conservazione a antichità.

Si stima infatti che i reperti risalgano al III - IV sec. D.C.

La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana ha provveduto a far ripulire e documentare i resti lignei presso il proprio laboratorio di restauro del legno bagnato. Cantiere delle Navi Pisa.

I reperti si trovano presso questo laboratorio per dare inizio al lungo processo di consolidimento finalizzato ad una corretta conervazione per scopi di tutela  studio ma anche auspicabilmente di ricostruzione e successiva pubblica fruizione.

A tal fine questa amminstrazione è impegnata, insieme alla Soprintendenza,  a trovare le risorse per, prima di tutto per la datazione radiocarboniche e poi, auspicabilmente, ospitare nel nostro comune e rendere fruibile questo importantissimo ritrovamento.

Considerato il valore del ritrovamento per la nostra storia rivolgo un invito affinchè anche privati eventualmente  interessati al recupero, ci contattino al fine di studiare forme di collaborazione finalizzate alla valorizzazione del territorio.

Noi come amministrazione comunale, insieme alla Soprintendenza faremo ogni sforzo in tal senso perchè crediamo che non possa esserci futuro se nel presente non riusciamo a conservazione e valorizzare la nostra memoria".

Antonio Pappalardo, sindaco di Larciano

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