“Sinceramente speravo di avere dati più specifici riguardo alla situazione sull’elevato tasso di mortalità per tumori in Versilia, soprattutto visto il tempo disponibile”, afferma Marina Staccioli, consigliera regionale di Fratelli d’Italia, presente alla commissione ambiente del comune di Camaiore, dove si è discusso dell’argomento. “I dati che ci sono stati consegnati in commissione sono per la quasi totalità derivati dalla risposta all’interrogazione regionale sull’argomento presentata da me e dai colleghi Donzelli e Marcheschi lo scorso giugno, ben poco è stato aggiunto, come mai i tempi dello studio epidemiologico si stanno allungando così a dismisura?” si domanda Staccioli. “Ci siamo interessati anche di situazioni simili, come Stagno e Piancastagnaio-Arcidosso, e la risposta che abbiamo avuto per la Versilia sembra quasi un copia incolla delle altre: mancano dati specifici nonostante sia confermato il picco di mortalità, ma per le cause si rimanda sempre ad uno stile di vita sbagliato dei cittadini e non a situazioni altamente inquinanti o pericolose presenti sul territorio” commenta la consigliera.
“Affermare che le problematiche legate all’elevata mortalità per tumori in Versilia, specialmente a polmoni e fegato, siano da ricondursi prevalentemente a fumo e alcool sembra fin troppo pretestuoso, e poi su quale base si lavora visto che il Registro dei Tumori è attivo solo a Firenze e Prato? – si domanda Staccioli – se la Versilia è la zona con il più alto indice di mortalità per tumori, perché non si è ancora attivato un registro qui, dove serve?”. “Inoltre anche lo studio a campione che è stato fatto ha poco valore, come si può infatti pensare di definire una situazione con un questionario telefonico a poche centinaia di persone? – conclude la consigliera – Senza contare poi che lo studio epidemiologico non è stato fatto sui dipendenti dell’Ersu, o comunque di aziende che hanno vissuto per anni vicino agli inceneritori, bensì sui dipendenti dell’ASL”.
“Un problema da non sottovalutare poi è quello dei campi elettromagnetici, con tante, troppe antenne ripetitrici sul nostro territorio, alcune di queste addirittura inutili – afferma Fabrizio Pellegrini, portavoce del comitato di Camaiore di Fratelli d’Italia – è necessario che venga fatto uno studio approfondito sull’intensità dei campi magnetici che investono la popolazione e sulle conseguenze che questi possono avere sulla salute dei cittadini. Mettere antenne conviene economicamente di più che piazzare cavi, però questi ultimi sono molto meno pericolosi, e al solito ci sono chi lucra sulla pelle dei cittadini e chi lo permette, e certe responsabilità devono venire fuori”.