Fondazione unica della cultura, le richieste in sede di conferenza Stato-Regioni

foto d'archvio

Le commissioni affari istituzionali e cultura approvano una proposta di risoluzione che impegna la giunta di Enrico Rossi ad attivarsi in sede centrale: premi per chi riduce il numero degli organismi e conferma dei finanziamenti in caso di fusione o incorporazione


Le commissioni affari istituzionali e cultura, alle prese con la costituzione di “Fondazione Cultura Toscana” in luogo delle attuali Orchestra Regionale Toscana, Sistema Toscana e Toscana Spettacolo, impegnano la Giunta regionale in sede di conferenza Stato-Regioni. Una proposta di risoluzione licenziata oggi all’unanimità, chiede che le misure di contenimento della spesa pubblica stabilite in sede centrale indichino meccanismi premiali per le Regioni che riducano il numero di enti, agenzie e orgamismi comunque denominati. Inoltre, la Giunta toscana deve adoperarsi affinché il Governo, nell’ambito delle misure per il contenimento della spesa pubblica, preveda la continuità delle attività in caso di fusione o incorporazione (se le stesse attività degli enti preesistenti siano attribuite al nuovo ente, ovviamente), e ciò ai fini dell’accesso ai finanziamenti nazionali ed europei. In materia di beni culturali e ambientali, come pure di attività culturali, le Regioni hanno legislazione concorrente con lo Stato.

Il punto è noto ed era già emerso nei lavori delle due commissioni presiedute rispettivamente da Marco Manneschi (Idv, Affari istituzionali) e Nicola Danti (Pd, Cultura). Si invoca il confronto con lo Stato per assicurarsi che, con il nuovo soggetto che si va a costituire, non si perdano comunque gli attuali finanziamenti del Fus a Ort e Toscana spettacolo, circa 2 milioni e mezzo annui per le attività svolte; ma si vuole anche la traduzione normativa di un principio – premialità per chi accorpa e razionalizza – attualmente non previsto nel decreto legge del 2012 che richiede a regioni, province e comuni di sopprimere o accorpare enti, agenzie o organismi o a ridurre i relativi oneri finanziari.

Il testo della risoluzione licenziata vincola la Giunta regionale toscana, sempre in conferenza Stato-Regioni, ad adoperarsi perché il Governo predisponga un progetto di legge quadro in materia di promozione e organizzazione di attività culturali.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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