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Peretola, SEL: “Basta ambiguità: chi governa dica che cosa vuole fare”

Dopo le osservazioni di ENAC, Grassi e Imprescia confermano il no alla nuova pista e chiedono chiarezza sul futuro urbanistico dell'area

L'allungamento di quattrocento metri della pista dell'aeroporto di Peretola richiesto da ENAC certifica una realtà che in troppi hanno fatto finta di non vedere: lo sviluppo del Vespucci non solo è ambientalmente e urbanisticamente incompatibile con l'area metropolitana, ma anche insostenibile dal punto di vista economico. Gli Enti coinvolti, a cominciare dalla Regione, tornino sui loro passi e rinuncino ad un'opera inutile e dannosa per Firenze e i Fiorentini”. Il consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà, Tommaso Grassi, e il coordinatore cittadino di SEL, Antonio Imprescia, intervengono così nel dibattito sul futuro dell'aeroporto Vespucci di Firenze, riacceso nei giorni scorsi dalle osservazioni al PIT che ENAC ha inviato alla Regione Toscana.

Di fatto – proseguono Grassi e Imprescia – le osservazioni di ENAC e le reazioni negative da Pisa confermano quello che SEL ha sempre sostenuto, ovvero che un potenziamento del Vespucci avrebbe portato alla creazione di un doppione inutile dello scalo pisano. Si colga, dunque, l'occasione per fermare questo progetto che mette a rischio la salute dei cittadini che vivono nell'area metropolitana e si punti con forza alla realizzazione del Parco della Piana, un'opera utile e con enormi potenzialità”.

Allo stesso tempo – proseguono – siamo molto preoccupati per l'assordante silenzio delle forze politiche che governano la città, alla luce di una serie di sviluppi che non ammettono più ambiguità su questo tema. O Pisa o Firenze, o la pista o il Parco. E' evidente come conciliare tutto non sia possibile: si dica allora con chiarezza che tipo di futuro si immagina per l'area metropolitana, si dica in faccia ai Fiorentini se si preferisce potenziare Pisa, realizzando una linea veloce di superficie che la colleghi con Firenze e ridimensionando il Vespucci, oppure se si intende permettere ancora a lungo il protrarsi di una situazione che da troppi anni crea disagi ai cittadini di Peretola, Brozzi, Quaracchi e che con la nuova pista ne creerà di ben peggiori ai residenti di tutto il Q5”.

Il PD fiorentino, il PD toscano, la Regione, il Comune dicano come la pensano, raccontino che tipo di futuro si immaginano per la nostra città. SEL – concludono – ha scelto una posizione coerente e chiara, nell'interesse dei cittadini, dicendo no alla nuova pista, in nome della salute, dell'ambiente, ma anche del buonsenso”.

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