Bomba d'acqua: al lavoro i Consorzi di Bonifica

Orme alla foce (foto Franco Borgianni)
Ore di intenso lavoro per uomini e impianti dei Consorzi di Bonifica della Toscana a causa dell’allerta meteo scatta in buona parte della regione. Fin dalle primissime luci dell’alba tutta la Toscana è stata interessata da temporali con scrosci di particolare intensità diffusi su tutto il territorio regionale, accompagnati da una copiosissima scarica d’acqua.
Per quanto riguarda il Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale, nei comprensori di bonifica n. 21 Val d’Elsa e n. 22 Colline del Chianti si sono registrati picchi ai pluviometri sulla Pesa e sull’Ema. In poco più di 4 ore sulla stazione del Turbone a Montelupo Fiorentino si sono riversati 58 mm di pioggia e di 57 mm è la cumulata all’apparecchio dell’Ugolino, a Impruneta. Le situazioni più critiche si sono verificate a Sambuca Val di Pesa e Greve in Chianti. A Sambuca la piazza centrale del paese e le vie della zona industriale hanno raccolto l’acqua senza sversare nella Pesa, che sta intanto salendo, senza però ancora raggiungere le altezze di guardia. Allagamenti anche a Greve in Chianti, probabilmente a causa di esondazioni localizzate della Greve, che ha raggiunto i 3 metri ben oltre il secondo livello di guardia. I tecnici consortili, con personale comunale e della Protezione Civile stanno intervenendo. Anche i corsi d’acqua maggiori hanno innalzato i livelli: l’Ema è vicina ai 2,5 metri a Strada mentre a Grassina rimane abbondantemente sotto le spallette, grazie anche all’attivazione del sistema a bocca tarata di Capannuccia e alla cassa di espansione di Podere Ema e Poggio Deserto, i cui lavori sono stati terminati solo qualche giorno fa. A Scandicci, le acque del Vingone hanno attivato le casse di espansione di Santa Maria a Vingone e la cassa di Villa Antinori, realizzate dal Consorzio negli ultimi tre anni. La situazione rimane regolare in Valdelsa, con limitati disagi in prossimità della Zambra, a Barberino, e a Ulignano, a San Gimignano.
Nel comprensorio del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina, dalle prime ore dell’alba sono stati attivati diversi impianti nei vari Comuni della Piana fiorentina, in modo da gestire il consistente quantitativo di acqua caduto in poche ore. In particolare, sono tuttora attivi l’impianto idrovoro della Viaccia e quello del Fosso di Piano, fra Signa e Campi Bisenzio, l’impianto di Crucignano a Calenzano e le paratoie sul Fosso Reale, a San Donnino, che impediscono alle acque in piena del Bisenzio di “risalire” nel Fosso Reale e di percorrerlo a ritroso verso monte, provocando tracimazioni e allagamenti. Molto alto il livello del Bisenzio che nelle prime ore del mattino ha superato il secondo livello di guardia, raggiungendo i 6,12 metri all’idrometro di San Piero a Ponti, con un impressionante innalzamento in sole due ore. Il picco è stato toccato intorno alle ore 6.15, mentre successivamente il livello ha iniziato a calare. Critica anche la situazione sul torrente Marina, a Calenzano, che ha superato il primo livello di guardia al Ponte del Mulino.
Nottata di lavoro anche per il Consorzio di Bonifica Auser-Bientina. Al momento, il reticolo idraulico sembra comunque reggere bene. In località Rigoli (comune di San Giuliano Terme), allo snodo della confluenza tra Ozzeri e Serchio, un tronco è andato ad intraversarsi nella paratoia presente. I tecnici hanno fatto intervenire un escavatore e la situazione è ora risolta, in tempo per l’arrivo dell’ondata di piena del Serchio attesa nelle prossime ore (negli 180 minuti il livello del fiume in quel punto è già salito di almeno cinque metri). Una squadra di operatori del Consorzio sta ispezionando l’argine dell’Ozzeri per verificare che non siano presenti recenti buche realizzare dalle nutrie. Sul Fosso Lobaco, nell'Oltreserchio (comune di Lucca) i tecnici del Consorzio, coordinandosi con quelli della Provincia di Lucca, sono intervenuti al fine di monitorare la situazione: a causa dei lavori straordinari in corso, l’impianto idrovoro (che solleva l’acqua del fosso e la getta nel Contesora) funziona infatti solo parzialmente. La situazione non desta al momento preoccupazioni particolari; a scopo precauzionale sono stati comunque fatti arrivare due impianti idrovori aggiuntivi.
Molto critica la situazione nell’area del Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese-Bisenzio dove il torrente Ombrone ha superato il secondo livello di guardia, raggiungendo i 6,12 metri. Ha esondato anche il torrente Brana, nella zona dei cimiteri a Pistoia e a valle di Badia a Pacciana, al confine con il Comune di Agliana in via Lungo Brana. Da mezzanotte a stamani piogge eccezionali nella zona pedecollinare di Agliana (Pt). Proprio a Pistoia e provincia si è registrato un record di pioggia senza precedenti nell’ultimo secolo.
Nel comprensorio del Consorzio di Bonifica Padule di Fucecchio, l’allarme è scattato in piena notte per le forti precipitazioni sul monte Battifolle. In quattro ore, dalle 22 di domenica alle 2 di stamani sono caduti 132 millimetri di pioggia, facendo salire all’improvviso il livello del Pescia. Stamani alle 7 il corso d’acqua ha raggiunto nel centro di Ponte Buggianese il punto di massimo di 4,20 metri. Pioggia consistente anche in pianura con il pluviometro dei vivai Tintori, nel comune di Pescia, che ha registrato 60 millimetri. Il personale del Consorzio ha subito messo in funzione le idrovore in località Landino e Pesciamorta. Il reticolo minore di competenza dell’ente di bonifica, nonostante la “bomba d'acqua”, ha tenuto. Problemi ci sono stati sulle fognature comunali che hanno portato all’allagamento di alcune strade. Il Consorzio è intervenuto anche a Montecatini e Monsummano per la rimozione di materiale che si era accumulato intorno ai ponti di alcuni corsi d'acqua.
Relativamente al Consorzio di Bonifica Val d’Era, la zona più critica è quella di San Miniato (Pi) dove i pluviometri hanno segnato 43 mm in sei ore (87 mm in sei ore a Fornacino). Proprio a San Miniato si sono registrate esondazioni di alcuni corsi d’acqua minori: Rio Carriola (dove il Consorzio ha sistemato alcuni sacchini di contenimento), Rio Dogaia, Rio Daino, Rio Enzi, Botro di Bucciano e Rio Enzino, dove si registrano alcune abitazioni temporaneamente isolate. Problemi anche Rio Santa sul Maria (per una tura a valle della ferrovia) e sul Rio San Bartolomeo (per una tura a monte della SS 67): in entrambi i casi i problemi sono in fase di risoluzione. A Montaione, hanno esondato alcuni affluenti dell’Egola e in località Molino di Amarrante, l’Egola ha esondato avvicinandosi al Molino. Alcune esondazoni anche a Casciana Terme e Lari per il Botro della Muraiola.
AGGIORNAMENTO ORE 19
Nuovi aggiornamenti dai Consorzi di Bonifica della Toscana i cui uomini e impianti stanno lavorando a pieno ritmo da stanotte per gestire l’eccezionale quantità di acqua caduta.
Duramente colpita da una pioggia davvero straordinaria l’area pistoiese, dove si sono registrati allagamenti e disagi in tutto il comprensorio. Particolarmente preoccupante si è dimostrata la situazione sui torrenti Brana, Bure, Ombrone e Calice. Il personale del Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese-Bisenzio si è prontamente attivato per far fronte all’emergenza, provvedendo a mettere in funzione le idrovore e le cassa di espansione di Case Carlesi, Ponte alle Vanne e Castelletti.
Situazione molto difficile nel comprensorio del Consorzio di Bonifica Valdichiana Aretina, dove diversi corsi d’acqua hanno rotto gli argini a causa della quantità eccezionale di pioggia caduta. Situazione critica nella zona industriale di Monte San Savino, così come a Castiglion Fiorentino, a Lucignano nei pressi della locale stazione e sul corso del Vingone, ad Arezzo.
Passando al Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale, restano le criticità, nonostante la fine della pioggia. È rientrato l’allarme nell’abitato di Greve in Chianti, mentre resta preoccupante la discesa del torrente Greve, che ha esondato in diversi punti, in particolare nei pressi delle località Gabbiano e Ferrone. Tutte le casse di espansione sono in funzione, salvo quella di Calcinaia in località Citille, dove i resti di una lavorazione forestale privata hanno temporaneamente ostruito lo sfioratore impedendo all’acqua di entrare pienamente anche nel secondo settore. Tecnici del Consorzio stanno effettuando dei sopralluoghi con i sindaci di Impruneta e Greve in Chianti. Sull’Elsa, segnalata una rottura arginale a valle dell’immissione dell’Agliena a Certaldo. Le acque al momento stanno interessando una zona depressa e non abitata, mentre fortunatamente i livelli dell’Elsa stanno scendendo. Tecnici consortili e Protezione Civile sono sul posto. Bacino dell’Ema: un intervento d’urgenza del Consorzio su segnalazione degli uffici comunali di Bagno a Ripoli sta eliminando un tronco caduto nell’alveo del Borro di Ritortoli. Ha ceduto invece la sponda sul Borro delle Serre, nei pressi di Ponte a Niccheri senza però causare disagi. Bacino della Pesa: ancora complicata la situazione a Ginestra Fiorentina, dove i ristagni di pioggia e i livelli del Borro Ringuillo hanno allagato la piazzetta del mercato. Erosioni non troppo preoccupanti si registrano anche sul Torrente Turbone, a Montelupo Fiorentino. Nella piana Empolese, qualche complicazione tecnica sta rallentando il ripristino della rottura arginale sul Torrente Piovola.
Nel territorio gestito dal Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli e in particolare da Montignoso a Vecchiano la pioggia caduta nella notte tra domenica e lunedì ha fatto registrare nuovi record: in alcune zone si tratta di eventi che si verificano ogni 50 anni. Nonostante questo il sistema ha retto bene, grazie anche a un lavoro preventivo effettuato nei giorni scorsi dal Consorzio. Le aree più colpite sono state in Alta Versilia (Cardoso, Terrinca, Pomezzana) e Fiumetto (Marina di Pietrasanta) dove il pluviometro ha registrato 127,2 mm di acqua piovuta dalle 22 di domenica alle 12 di lunedì. Vediamo come è andata zona per zona. Montignoso, Forte dei Marmi: ha risposto bene la rete dei canali di bonifica, preparati ad accogliere la pioggia con l’azione degli impianti idrovori Fossetto, Colatore e Ranocchiaio che hanno scaricato acqua al ritmo di 16.000 litri al secondo. Il Fiume Versilia è entrato in piena, superando alle 3 di notte a Ponte di tavole la prima soglia di allerta e sfiorando la seconda soglia alle 4,30. La piena è stata contenuta grazie alla cassa di esondazione del Lago di Porta. A Fiumetto (zona Versiliana) 127,2 mm di acqua sono stati registrati dal pluviometro del Consorzio. Potenziato l’impianto idrovoro Tonfano delle Bozza, in gestione al Comune di Pietrasanta, con una pompa idrovora mobile da 500 litri al secondo. Anche in questa zona tutti gli impianti erano in funzione preventivamente da domenica: Fiumetto, Teso, Quadrellara, Mandriato, Magazzeno per la portata complessiva di 35.900 litri al secondo. È stato eseguito un intervento di pulizia straordinario a Pietrasanta, sul canale Orsucci. A Viareggio, Massarosa e nell’area del Lago di Massaciuccoli i canali sono andati in piena, ma sono sempre rimasti entro valori accettabili. Anche qui tutti gli impianti erano accesi. Molto critica la situazione per l’Alta Versilia, dove la pioggia ha raggiunto il picco. Solo a Cardoso sono caduti 226,6 mm d’acqua in 24 ore. Hanno funzionato bene i corsi d’acqua, preparati e ripuliti con la manutenzione, così come le 12 briglie selettive e a pettine lungo i canali Cardoso, Capriola, Deglio, Picignana, e Giardino. Circa 40 mm d’acqua sono caduti nella zona di Vecchiano. Operai e tecnici del Consorzio sono intervenuti sul fosso di Nodica e sul canale Bartalini, gli unici ad aver dato qualche disagio. Il fiume Serchio ha registrato una piena importante. Alle 3,30 di domenica notte sono state chiuse le paratoie del nodo idraulico di Avane e Filettole, impedendo all’acqua del fiume di “rientrare” verso gli abitati. I territori di Avane e Filettole sono stati quindi drenati con gli impianti idrovori. La piena del Serchio è iniziata attorno alle 5,30, ma in due ore il fiume ha raggiunto la prima soglia di allerta. Il colmo della piena è avvenuto alle 11, quando la portata ha raggiunto il massimo di 1.502 metri cubi al secondo. Il Comune ha disposto l’allontanamento delle persone dalle case dentro la golena del fiume e il Consorzio ha inviato 200 ballini di sabbia, distribuiti a Migliarino, Nodica e Avane. Il Serchio è tornato a fare paura, ma questa piena, benché importante, è rimasta circa due metri sotto l’evento del dicembre 2009 e il fiume si è sempre mantenuto dentro la golena.
Nel comprensorio del Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio, anche la Valdinievole è stata investita dal maltempo, ma per fortuna non ci sono stati grossi danni. Il personale del Consorzio ha messo in funzione stamani le idrovore in località Landino e Pesciamorta. Il reticolo minore di competenza dell’ente, nonostante la “bomba d’acqua”, ha tenuto. Il Consorzio è intervenuto anche a Montecatini e Monsummano per la rimozione di materiale che si era accumulato intorno ai ponti di alcuni corsi d’acqua. Nella intersezione del Candalla con la Nievole sono stati rimossi detriti e un barchino che ostruivano il sotto attraversamento. Nel pomeriggio il livello dei principali corsi d’acqua è rientrato nella normalità.
Nel comprensorio del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina restano in funzione l’impianto idrovoro della Viaccia e quello del Fosso di Piano, fra Signa e Campi Bisenzio, l’impianto di Crucignano a Calenzano e le paratoie sul Fosso Reale, a San Donnino. La situazione sta comunque tornando alla normalità e il livello dei corsi d’acqua sta scendendo.
Prosegue l’impegno dei tecnici e degli operai del Consorzio di Bonifica Auser-Bientina, dove la situazione meteorologica sta migliorando. In località Rigoli (comune di San Giuliano Terme), allo snodo della confluenza tra Ozzeri e Serchio, la situazione è sotto controllo, dopo che stamani è stato fatto intervenire un escavatore per rimuovere un tronco andato ad ostruire la paratoia. Il Consorzio è intervenuto anche a Corte Beltempo, nell’Oltreserchio, sul Fosso Lobaco, sul Solco dei Colli, a Monsagrati. Nella Piana, interventi sul Rio Frizzone, nella località omonima (tra Capannori e Porcari) per rimuovere una tura e per ripristinare l’argine franato sul Rio Tazzera, a Corte Sesto, a Porcari.
Tutti gli aggiornamenti vengono forniti sui siti dei singoli Consorzi, dell’Urbat e sulle pagine Facebook e Twitter
www.facebook.com/consorziurbat